Bissietta, a Palazzo Grifoni la prima mostra dedicata al pittore sanminiatese
“Vogliamo rendere il giusto omaggio ad un concittadino illustre di cui andiamo veramente orgogliosi, che nonostante i lunghi periodi vissuti in Australia, non ha mai dimenticato le sue origini e la nostra San Miniato: Giuseppe Fontanelli, da tutti conosciuto come Bissietta. A lui abbiamo voluto dedicare una personale con 62 opere tra dipinti (ne sono esposti ben 47, comprensivi di 4 bozzetti per “Assassinio nella Cattedrale”), sculture (complessivamente 5) e alcuni disegni (10 in tutto), esposti nelle splendide sale di Palazzo Grifoni, un segno di riconoscenza per aver lasciato a tutti noi una testimonianza così importante di una sensibilità artistica che contribuisce a creare quella bellezza di cui San Miniato è ricca”. Queste le parole del sindaco Vittorio Gabbanini in occasione dell'anteprima riservata alla stampa della mostra Bissietta - Giuseppe Fontanelli: la vita e l'arte, il ritorno a San Miniato, allestita nelle sale di Palazzo Grifoni dal 9 febbraio al 17 marzo, a cura del pittore Luca Macchi. Ad organizzarla il Comune di San Miniato con il sostegno di Crédit Agricole Italia e dell'Azienda Speciale Farmacie.
“La mostra inizia con opere degli anni Trenta, gli inizi dell’attività pittorica di Bissietta, eseguiti a San Miniato, Reggio Emilia e Milano per proseguire con alcuni acquarelli dai vari fronti come inviato di guerra in Africa, in Egitto e Libia dove fu ferito – spiega Macchi -. Prosegue poi con i lavori dell’immediato dopoguerra e i bozzetti dei costumi per Assassinio nella cattedrale di Eliot per la regia di Strehler (1948). Dal 1949 inizia invece il periodo australiano che, attraverso varie opere da lui stesso chiamate aborigeno-surreali, ci porta fino al 1970 anno del suo rientro in Italia. Dal 1970 al 1977 si svolge l’ultimo periodo della creatività di Bissietta con il ritorno a San Miniato e l'ispirazione di una pittura dedicata alla 'scomposizione luminosa'”.
Ad accompagnare il primo cittadino in questa visita sono l’assessore alla cultura Chiara Rossi, il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani e il curatore della personale Luca Macchi, insieme ai nipoti di Bissietta Jeanette, Roberto e Andrea Maier. “La maggior parte delle opere conservate all'interno della mostra provengono da collezioni private – spiega ancora Macchi -. Le famiglie di San Miniato che gentilmente ci hanno donato quadri e disegni sono 16; oltre a queste, molte delle opere esposte provengono da Istituzioni cittadine come il Dramma Popolare e la Misericordia. Fa parte della mostra, anche se non esposta a Palazzo Grifoni, la Pala di grandi dimensioni conservata nella Chiesa della Santissima Trinità”.
“Questa non è solo una mostra, ma un vero e proprio viaggio. E’ il modo con cui vogliamo valorizzare Bissietta: la lontananza dalla Rocca lo ha reso un artista noto a pochi, nonostante la vastità della sua opera e la straordinaria sensibilità con cui si è avvicinato all’animo umano, a quello di tutti noi – spiega ancora il sindaco -. Per questo la nostra amministrazione comunale, da anni oramai impegnata a garantire progetti culturali che valorizzino i percorsi di molti artisti nati e cresciuti a San Miniato, ha voluto fortemente raccontarlo, valorizzare un uomo che non ha mai lasciato il suo cuore lontano dalla nostra Città: anche se per venti anni ha vissuto in Australia, San Miniato l’ha sempre portata nel suo cuore”.
La mostra sarà aperta il giovedì dalle 9 alle 12, il venerdì dalle 15 alle 18, il sabato e la domenica dalle 12 alle 18. L'ingresso è libero. Per informazioni: 0571/406700 (Ufficio Cultura), 0571/42745 (Fondazione San Miniato Promozione).
Biografia
Giuseppe Fontanelli nasce a San Miniato nel 1910 da Eugenio Fontanelli e Assunta Rossi. Inizia gli studi al Seminario Vescovile di San Miniato, si iscrive poi all’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze. Completa la sua formazione artistica all’Accademia di Brera a Milano. Nel 1933 a Milano sposa Giuletta Padovani. Nel 1937 nasce la figlia Magda. A Milano è disegnatore di fumetti per il “Cartoccino dei Piccoli”, per “Robinson”, per “Audace” e anche per editori francesi. Per il giornale per ragazzi “Jumbo” inventa il personaggio di Nottolino. Giuseppe Fontanelli allestisce la sua prima mostra personale a Milano nel 1935 e nello stesso anno entra a far parte della Famiglia artistica milanese. Partecipa ai Premi Bergamo e Cremona che gli valgono apprezzamenti. All’entrata in guerra dell’Italia Giuseppe Fontanelli presta servizio nell’esercito come Ufficiale e viene inviato in Africa dallo Stato Maggiore con l’incarico di corrispondente di guerra. Partecipa alla XXIII Biennale di Venezia del 1942 con l’opera “Osservatorio avanzato a Tobruk” che viene premiato. Pubblica con l’editore Gastaldi “Fiori di Ghibli” (1944) e “Orme” (1946). Nel 1948 realizza i costumi del secondo spettacolo dell’Istituto del Dramma Popolare, “Assassinio nella cattedrale” di Thomas Stearn Eliot allestito nella monumentale Chiesa di San Francesco per la regia di Giorgio Strehler e tiene conferenze all’Accademia degli Euteleti di San Miniato. Tra il 1946 e il 1949 alterna la sua attività tra San Miniato e Podenzano. Tiene mostre in Italia, Svizzera, Austria e Belgio. Nel 1949 parte per l’Australia. Nei venti anni trascorsi in Australia Bissietta fu direttore Scuola d’Arte Italiana, insegnante di Figura e composizione alla “National Art School” di Sidney. Nel 1954 a Sidney apre una propria Galleria “Bissietta Art Gallery” ed è Direttore Artistico della Summer School” all’Università di Adelaide. Continua a dipingere tenendo nel continente Australiano dieci mostre personali. Nel 1965 gli viene assegnato l’ambito Primo Premio “Young Festival”. Bissietta in Australia è anche regista di un film dal titolo “Villa Etruria” girato con la collaborazione dei suoi studenti. Nel 1970, al suo rientro in Italia insegna Storia dell’Arte all’Università Italiana per Stranieri di Perugia, coordina i corsi internazionali estivi dell’Accademia di Belle Arti di Perugia e nel 1970-72 i corsi di Storia dell’Arte dell’American Institute for Foreign Study (Greenwich, CT). Il suo ritorno a San Miniato coincide la fase pittorica forse più caratterizzante della sua produzione, caratterizzata da una scomposizione che potremo definire geometrico-luminosa. Dal 1974 al 1977 ricopre la carica di Presidente della Arciconfraternita di Misericordia di San Miniato. Giuseppe Fontanelli muore l’11 dicembre 1977 a Sant’Ilario d’Enza in seguito ad una malattia. Riposa con la moglie nel cimitero di San Miniato.
Fonte: Comune di San Miniato - Ufficio Stampa