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Umanesimo e maniera, Gigetta Dalli Regoli racconta Leonardo e Ginevra de’ Benci

foto di archivio

Terzo appuntamento del ciclo di incontri UMANESIMO E ‘MANIERA MODERNA (martedì 12 febbraio, ore 17.00) con Gigetta Dalli Regoli che parlerà di Un pittore agli esordi e una giovane poetessa: Leonardo e Ginevra de’ Benci.

Il ciclo di conferenze, promosso dall’Opera di Santa Maria del Fiore in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e dalla nascita di Cosimo I de' Medici, a cura di Antonio Natali e Sergio Givone, si tiene presso l’Antica Canonica di San Giovanni a Firenze (Piazza San Giovanni 7). L’ingresso è gratuito, senza prenotazione, fino a esaurimento posti.

Il prossimo appuntamento si terrà il 26 febbraio con Vincenzo Farinella che parlerà di Leonardo e l’Antico. Il 12 marzo sarà la volta di Andrea Baldinotti con Nobiltà e Bellezza: la Dama con l’Ermellino di Leonardo da VinciLeonardo e il concetto vasariano della “grazia” sarà il tema della sesta conferenza di Timothy Verdon prevista il 26 marzo, mentre il 9 aprile Marino Biondi con Destino dell’Umanesimo. Il 23 aprile Sergio Givone con Forma e deformazione dall’Alberti a Leonardo, il 7 maggio Fabrizio Paolucci conSotto il segno dell’Antico: il collezionismo archeologico di Cosimo I. Infine l’ultimo appuntamento, il 21 maggio 2019, sarà conGianluca Garelli e l’Umanesimo oltre l’Umanesimo.

Nel 2019 ricorrono due cinquecentenari importanti, entrambi ragguardevoli per la storia di Firenze: la morte di Leonardo da Vinci e la nascita di Cosimo I de' Medici. I due avvenimenti datano alla primavera inoltrata del 1519. Il 2 maggio moriva ad Amboise Leonardo e il 12 giugno a Firenze nasceva Cosimo. “Per Leonardo (di cui riesce facile presagire l'incalzare delle celebrazioni in ogni luogo), afferma Antonio Natali, le letture si volgeranno ai pensieri, vale a dire alle trame e ai contenuti illustrati. Saranno i pensieri a prevalere sulla lingua figurativa; della quale, d'altra parte, comunque si ragionerà. Di Cosimo I sarà invece commentato lo spessore intellettuale che informò il suo collezionismo archeologico. Essendo poi, tutt'e due – Leonardo e Cosimo – protagonisti (ancorché in àmbiti distinti) della cultura fiorentina fra umanesimo e 'maniera modernà, s'è pensato fosse opportuno prevedere anche ragionamenti che dessero conto di quelle disposizioni ideologiche, peraltro concettualmente correlate”.

Fonte: Ufficio Stampa Opera di Santa Maria del Fiore

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