Se io fossi sindaco...parola ai giovani
Se io fossi sindaco cosa farei? E’ la domanda che tutti i cittadini prima o poi si fanno nel vivere responsabilmente il proprio comune. Nel 1959, nel 1985 e nel 2019, ad ogni passaggio generazionale, l’amministrazione comunale di San Casciano ha posto questa e altre domande ai suoi cittadini più giovani con l’obiettivo di sondare il livello di soddisfazione dei propri servizi ma anche di attrezzarsi meglio per le sfide del futuro. Come migliorerebbero i giovani la comunità e il tessuto sociale di cui fanno parte?
Nel passato, con un dato inedito che vede il Comune di San Casciano, primo in Italia ad aver prodotto una ricerca sul mondo giovanile, le interviste sono state condotte attraverso un lavoro capillare, stile porta a porta, caratterizzato da incontri e colloqui personalizzati e mirati. Hanno preso la parola i giovani degli anni ‘50 (oggi nonni), i giovani degli anni ‘80 (oggi genitori). E tra dicembre 2018 e gennaio 2019 i ragazzi della contemporaneità sono stati interpellati attraverso una piattaforma on line. Si chiama "Energie Giovani Energie" il progetto sostenuto dal Comune di San Casciano e realizzato da giovani ricercatori della Cooperativa LabCom, spinoff dell'Università di Firenze.
L'indagine ha coinvolto 211 ragazzi in età 14/25 anni che hanno risposto alle 50 domande di un questionario scaricato sul proprio pc o smartphone. I primi risultati, per alcuni versi sorprendenti, sono stati presentati nel corso di un incontro negli spazi del Circolo Arci di San Casciano. “La nostra idea è quella di lavorare insieme ai giovani, valorizzare il loro ruolo nella società - ha dichiarato l’assessore alle Politiche giovanili Chiara Molducci - individuare le esigenze e la visione di cambiamento dei ragazzi ci aiuta a programmare, a elaborare proposte condivise e concrete. L’obiettivo del progetto di ricerca è quello di porre al centro il futuro della comunità”.
Al tempo della prima indagine del 1959, la fascia giovanile residente rappresentava il 18% dell'intera popolazione sancascianese; la seconda ricerca nel 1985 fotografava un universo di 2400 ragazzi, il 15% sul totale cittadino. Oggi i 14/25enni sono 1.900 e il loro peso si è nel frattempo quasi dimezzato. “Alla riduzione quantitativa – spiega il curatore della ricerca Stefano De Martin - possiamo rispondere con una maggiore attenzione ai loro bisogni, alle fatiche che segnalano questi giovani ma anche alle enormi potenzialità che essi rappresentano per la propria comunità. Sono i nostri 'portatori sani' di futuro. E' dunque strategico l'investimento del Comune per dare loro spazio e considerazione politica”.
Tra gli elementi segnalati dagli intervistati: avere spazi autogestiti, potenziare la viabilità anche notturna su Firenze, opportunità formative e occupazionali, la difesa dell’ambiente, infrastrutture sportive più fruibili, un'attenzione alle fasce più fragili della comunità, tra cui disabili e anziani non autosufficienti.
Sono iniziati i tavoli di progettazione gestiti dagli stessi intervistati. Il prossimo passo è la presentazione nel mese di marzo, nell’ambito di un Consiglio comunale aperto, di una piattaforma contenente proposte e priorità concrete, come "se io fossi sindaco".
Fonte: Comune di greve in Chianti - Ufficio Stampa