Doposcuola musicale gratis a Montelupo, soluzione per genitori e figli
Montelupo Fiorentino è un paese per donne? Se lo è chiesto l'amministrazione comunale nel 2017 lanciando l'indagine rivolta alla popolazione femminile per comprendere il grado di soddisfazione rispetto ai servizi, all'organizzazione della città; ma anche e soprattutto alle idee, alla visione e ai bisogni delle donne.
L'indagine, svolta dalla società di ricerca Poein Lab, ha messo in evidenza come Montelupo sia una cittadina in cui si vive tutto sommato bene, ma ha evidenziato fra le tante cose due importanti necessità:
1. Avere un supporto per la gestione dei figli
2. Poter avere occasioni di incontro informale a carattere formativo e culturale
La mancanza dei servizi è stata lamentata soprattutto dalle donne con uno o più figli (43,5%), diplomate (45,35), e che lavorano in proprio (42,1%). La conciliazione dei tempi del lavoro e di quelli della famiglia è uno nodo cruciale per il miglioramento della qualità della vita delle donne, ma anche dei loro figli.
L'amministrazione comunale, dati alla mano, è quindi partita da quanto emerso dall'indagine per avviare alcuni interventi che potessero soddisfare le esigenze espresse. "School of Rock" rappresenta una prima risposta concreta.
A partire da mercoledì 13 febbraio dalle 16.30 alle 17.30 è previsto un percorso di doposcuola musicale gratuito, curato dagli insegnanti del CAM di Empoli.
I corsi si svolgeranno sia presso la scuola Baccio da Montelupo, sia presso la scuola Margherita Hack. Complessivamente i posti disponibili sono 50 e dal momento in cui è stata comunicata questa possibilità le famiglie hanno risposto in maniera rapida e i posti disponibili sono terminati in pochi giorni.
"Vogliamo dare risposte concrete, per quanto piccole, ai bisogni espressi dalle nostre cittadine. Il progetto School of rock si tiene a conclusione delle lezioni pomeridiane, in questo modo allunghiamo il tempo di permanenza a scuola e i genitori che lavorano hanno tempi più elastici. Per noi è anche importante che questo sia un tempo di qualità, che arricchisca i ragazzi e che permetta loro di confrontarsi con stimoli nuovi: ecco perché abbiamo pensato a percorsi dedicati alla musica. Partiamo in questa seconda parte dell'anno gratuitamente, in modo sperimentale. Poi con l'inizio dell'anno scolastico 2019/2020, faremo i cambiamenti necessari in base alla risposta avuta", spiega l'assessore alle pari opportunità, Marinella Chiti.
Nei mesi a venire, con le associazioni del territorio, sarà inoltre attuato anche un altro progetto finalizzato proprio ad offrire alle donne occasioni di incontro informali e occasioni di approfondimento.
Alcuni dati a proposito della ricerca “Quello che le donne non dicono”. Un mondo in bilico fra tradizione e apertura. Una realtà in cui i vecchi cliché si incrociano con una nuova organizzazione della vita. In cui le donne si dichiarano aperte, ma si attaccano (forse inconsapevolmente) agli stereotipi più classici. Un contesto generale in cui la sensazione di smarrimento è molto forte.
Una città – Montelupo – percepita come accogliente (dal 66,4%), tranquilla (64%), ma anche profondamente provinciale (28,8%). Quelli riepilogati sopra sono solamente alcuni aspetti di un complesso quadro che emerge dalla ricerca sociale promossa dal comune di Montelupo Fiorentino e dall’associazione Auser e realizzata da PoieinLab, società che collabora con l’Universtità di Firenze. L’indagine ha avuto una durata di circa 7 mesi nel corso dei quali sono state utilizzate diverse modalità per raccogliere le informazioni.
1. Interviste quantitative sul campo tramite questionari somministrati alle cittadine di Montelupo. Sono state realizzate fra giugno e settembre, hanno risposto circa 300 donne
2. Interviste video in profondità, effettuate dalle ricercatrici sociali e volte ad approfondire alcune tematiche
3. FOCUS GROUP su temi specifici.
Al questionario hanno risposto circa 300 donne, in 24 hanno preso parte alle interviste video qualitative e circa in 35 sono state disponibili per i Focus Group.
L’obiettivo iniziale della ricerca era quello di indagare bisogni, valori e aspettative delle cittadine di Montelupo al fine di attuare un’adeguata programmazione degli interventi e delle attività. Ne è scaturito un quadro variegato e interessante su valori, bisogni, aspettative delle donne di Montelupo Fiorentino.
Alcune indicazioni emerse dalla ricerca
- Quale è il grado di soddisfazione rispetto alla città?
Gli elementi maggiormente apprezzati sono legati ai servizi per i ragazzi e a quelli scolastici, mentre gli emerge una lieve insoddisfazione in merito alla sviluppo economico e anche all’offerta culturale.
- Montelupo è una città a misura di donna?
Circa la metà delle intervistate (50,4%) afferma che Montelupo non può essere - o può essere considerata solo in parte una città a misura di donna. Fra le principali motivazioni troviamo la carenza di servizi per le lavoratrici e i tempi della città poco adeguati alle donne che lavorano. Pesano su questa percezione anche aspetti più immateriali, quali ad esempio le “dicerie”
- Spostandosi dall’analisi degli elementi materiali a quelli valoriali ed emotivi emerge che il senso di solitudine è uno dei tratti più ricorrenti e che esso è prevalentemente collegato alla mancanza di fiducia negli altri (24,4%) e alla carenza di ascolto (26,9%). Se poi andiamo a vedere quali sono i valori più importanti appare chiara la preponderanza della dimensione privata su quella sociale: famiglia, amicizia e poi lavoro sono in generale i punti di riferimento per le intervistate.
Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa