Irpet: parere favorevole al bilancio di previsione 2019
“L’Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana si è rivelato un ente di supporto fondamentale per il lavoro di Giunta e Consiglio. Ha svolto un ruolo superiore a quello degli istituti analoghi delle altre regioni e viene preso come modello. Ha avuto inoltre una sensibilità particolare per le richieste che venivano dal Consiglio. Merita il nostro plauso”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Assemblea regionale, Eugenio Giani, intervenendo stamani ai lavori della commissione Affari istituzionali, che aveva all’ordine del giorno proprio il bilancio di previsione per l’esercizio 2019 dell’Irpet. “Un plauso al quale si associa anche la presidenza della commissione”, ha aggiunto Giacomo Bugliani (Pd), seguito dal vicepresidente Gabriele Bianchi (M5S), che ha invitato il direttore a sviluppare anche il tema dell’e-government.
“È tanto importante il lavoro dell’Irpet che Consiglio e commissioni dovrebbero utilizzarlo di più nella loro attività – ha sottolineato Elisabetta Meucci (Pd) – All’inizio della prossima legislatura dovrebbero essere individuati gli strumenti per poter addirittura sviluppare un’iniziativa legislativa autonoma, basata su dati certi e ricerche approfondite e serie”.
Il conto economico preventivo dell’istituto per lʹesercizio 2019 registra un valore della produzione di 3.457.600 euro. A fronte di costi di produzione pari a 3.307.000 euro, cui si aggiunge un importo Irap di 141.600 euro. Le imposte sul reddito da attività commerciali ammontano a 8.500 euro.
I contributi regionali sono di 3.307.000 euro, con una diminuzione del 3 per cento rispetto allo scorso anno, costituiti dal contributo ordinario annuale di 2.750.000 euro, e dai finanziamenti per le attività comuni di 527.000 euro, finanziate da fondi strutturali e di investimento europei. In particolare, 187.000 euro sul Fondo sociale europeo; 160.000 euro sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; 180.000 euro sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. A questi si aggiungono 30.000 euro, di contributo regionale per il finanziamento di attività comuni. Nella parte entrata del conto economico sono inoltre iscritti 60.000 euro per la concessione in uso di modelli, la vendita di tavole intersettoriali e servizi di studio e ricerca, 60.000 euro da contributi per attività di interesse comune con Regione Veneto, Regione Liguria, Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano e 30.600 euro quale rimborso del costo annuo complessivo di un proprio dipendente di categoria C collocato in posizione di comando all’Agenzia per le attività di informazione degli organi di governo della Regione.
Il conto economico preventivo 2019 registra quindi una diminuzione del valore della produzione nel suo complesso (‐ 2 per cento rispetto al 2018, ‐ 3 per cento al netto dei rimborsi per il personale comandato) derivante dal contenimento delle attività comuni con Regione Toscana (‐ 15,6 per cento rispetto allʹanno precedente). C’è una significativa diminuzione (‐ 26,8 per cento) delle risorse destinate al conferimento di incarichi individuali e all’acquisizione di servizi di natura intellettuale per le attività di studio e ricerca. In particolare si è passati da 230.500 euro a 39.648 euro per le attività comprese nel programma istituzionale dell’istituto. Questo deriva dall’attuazione della normativa statale e regionale sul reclutamento speciale per il superamento del precariato, che ha portato all’assunzione di tre nuove unità.
“Con legge regionale ci è stato concesso di fare le stabilizzazioni attingendo dalla voce ‘collaborazioni’ – ha precisato il direttore dell’istituto Stefano Casini Benvenuti – Ecco perché nel bilancio c’è una drastica riduzione della voce collaborazioni per le attività istituzionali, che in passato erano utilizzate per finanziare i tempi determinati. Ricorrevamo alle collaborazioni per esigenze di ricerca”. “Tutto questo è avvenuto nel rispetto del patto di stabilità e dei vincoli imposti dalla Regione Toscana – ha aggiunto il direttore, rispondendo ad una domanda del consigliere Marco Casucci (Lega Nord). “Sono tutti giovani ricercatori, molto esperti, intorno ai 35 anni – ha sottolineato il direttore, sollecitato sul punto dalla consigliera Valentina Vadi (Pd) – L ’età media dell’istituto è molto più bassa del pubblico impiego, che in regione Toscana e di circa 52 anni” .
Lʹammontare complessivo dei costi, somma dei costi stimati della produzione e delle previsioni di Irap, risulta in diminuzione rispetto al 2018 (‐ 2,2 per cento), in coerenza con il decremento del valore della produzione. Il costo per acquisti di beni aumenta di euro 12.200 (+ 12,6 per cento) rispetto al 2018, con specifico riferimento al costo di acquisizione di dati statistici e di banche dati per l’esecuzione delle attività di ricerca istituzionali. Il costo complessivo per acquisti di servizi (manutenzioni, riparazioni, ecc..) diminuisce del 12,8 per cento rispetto al 2018.
Le spese previste per i servizi destinati al personale dipendente (formazione ed aggiornamento, servizio sostitutivo di mensa, viaggi e trasferte, sorveglianza sanitaria, svolgimento di selezione pubbliche per il reclutamento) aumentano di meno dell’1 per cento e le spese di manutenzione dell’immobile e degli impianti rimangono sostanzialmente invariate rispetto al 2018.
Ugualmente inalterate rispetto all’esercizio precedente sono le spese per godimento di beni di terzi, costituite quasi interamente dal canone di concessione di parte di Villa La Quiete alle Montalve, di proprietà di Regione Toscana, quale sede dell’istituto, fissato in 140.400 euro.
La spesa del personale, intesa quale somma di retribuzioni e di oneri contributivi, assicurativi ed assistenziali, è sostanzialmente pari a quella dell’esercizio 2018, con un incremento complessivo dello 0,4 per cento, corrispondente ad un incremento dell’1,23 per cento dell’importo degli stipendi ed una diminuzione del 2,33 per cento degli oneri riflessi.
Gli oneri diversi di gestione per il 2019 sono in aumento (+ 81,6 per cento) rispetto al 2018 per il conferimento di tre borse di studio, con una spesa complessiva di 26.500 euro. Relativamente alla spesa per gli organi, la stima complessiva per lʹanno 2019 è pari a 135.200 euro, invariata rispetto al 2018.
Sulla proposta di deliberazione relativa al bilancio preventivo economico per il 2019, con proiezione triennale, ed il programma di attività dell’ Irpet, è stato espresso dalla commissione parere favorevole a maggioranza. Si sono astenuti i consiglieri di Lega e Forza Italia.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale