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Toscana Aeroporti e Cgil, Moscardi (SI): "Contrari a nuova pista bollati come nemici"

Con l’attacco di queste ore al sindacato, Toscana Aeroporti ripropone un grande classico della narrazione dei padroni: la democrazia è una bella parola, purché si fermi ai cancelli della fabbrica, non sia mai che l’operaio, a forza di discutere e metter bocca sulla produzione, blocchi gli affari”.

Lo afferma Ivan Moscardi, segretario Sinistra italiana Firenze.

Per Toscana Aeroporti - prosegue - la democrazia si ferma ai cancelli dell’aeroporto. Chiunque, infatti, critichi la costruzione della nuova pista viene bollato come nemico dello sviluppo e del benessere. Figuriamoci se a prendere la parola è l’odiata Cgil: ieri prima la FIOM e poi la Camera del Lavoro hanno ribadito la propria contrarietà all’opera. Immediatamente è partito il fuoco di fila contro la CGIL, nel silenzio  del sindaco metropolitano Nardella e del Presidente Rossi che la sinistra la teorizza tanto e la pratica tanto poco. Eppure, anche senza scomodare la difesa del lavoro, in quanto azionista avrebbe potuto a buon diritto chiedere maggiore prudenza e serietà a Toscana Aeroporti. Si è lasciato, invece, che la CGIL venisse inquadrata come un qualunque sindacato corporativo. Invece, un sindacato che si rispetti e che non si pieghi al volere del padrone, non tutela solo il lavoratore sul posto del lavoro, ma lo tutela anche nella società assieme agli altri cittadini, come prevede la Costituzione. E i lavoratori e i cittadini da uno sviluppo sbagliato che devasta l’ambiente, come la costruzione della nuova pista aeroportuale di Peretola, è giusto proteggerli. Bene ha fatto dunque la Cgil, a criticare e condannare quell’opera inutile e dannosa. E bene farebbe il Governo, se fosse un governo degno di questo nome, ad applicare l’articolo 43 della Costituzione, nazionalizzando la gestione degli aeroporti, in quanto beni comuni che non possono essere lasciati ai profitti di società private”.

Fonte: SI Firenze - Ufficio Stampa

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