Morte Duccio Dini, botta e risposta sulla scarcerazione
“Siamo profondamente amareggiati di fronte a tutto questo. Il Comune, proprio per la tragica morte di Duccio Dini, ha chiesto e ottenuto che fosse cambiata la legge regionale ma senza una condanna definitiva non possiamo allontanare nessuno dagli alloggi popolari". Così l'assessore Sara Funaro replica all'onorevole Bergamini a proposito della messa ai domiciliari di tre nomadi coinvolti nell'inseguimento del 10 giugno 2018 per le strade di Firenze, che causò la morte del giovane.
“Come amministrazione comunale – ha aggiunto l'assessore – siamo riusciti a fare in modo che, nella nuova legge regionale, il procedimento di decadenza sia avviato obbligatoriamente dal Comune nei confronti dell’assegnatario che abbia riportato una condanna definitiva. Siamo stati proprio noi a sostenere, per primi, che non è giusto lasciare nelle case di edilizia popolare pubblica persone coinvolte in reati gravi contro le persone o contro il patrimonio”.
“La vicenda della tragica morte di Duccio Dini – ha proseguito l'assessore Funaro – è ancora nella fase delle indagini preliminari e quindi, come Comune, abbiamo le mani legate e dobbiamo applicare la legge. Senza dimenticare che in questo caso è l'autorità giudiziaria che ha disposto gli arresti domiciliari in quell'alloggio. Per questo trovo molto grave che alcune forze politiche strumentalizzino una vicenda così drammatica. Da parte nostra rimaniamo vicini ai familiari di Duccio: saremo sempre al loro fianco anche con la richiesta, come già annunciato da tempo dal sindaco, di costituirci parte civile al processo”.
Duccio Dini, Alberti (Lega): "Inaccettabile, fuori questa gente da Firenze"
Duccio Dini Marcheschi (FdI) “Insopportabile che scontino i domiciliari nelle case popolari assegnategli dal Pd e da Nardella”
“Amareggiato per la notizia della scarcerazione dei responsabili della morte di Duccio Dini, e cosa ancora più insopportabile è che tali soggetti stanno scontando gli arresti non in carcere, come dovrebbero, ma nelle case popolari dategli dal Comune di Firenze. In particolare il capo della spedizione punitiva tra rom. Mi sono sempre battuto affinché il Comune escludesse i condannati dalle assegnazioni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica ma le mie proposte di legge sono state bocciate dal Pd che fa annunci ma poi persegue la solita logica d’accoglienza e buonismo che conferma la propria simpatia per i rom. Nardella aveva promesso e sbandierato che gli alloggi popolari sarebbero stati tolti a queste persone, e invece questi personaggi godono ancora delle comodità di case pubbliche.C'è tanta ipocrisia da parte di Rossi e Nardella che, al di là degli annunci, di fatto hanno sempre privilegiato i rom rispetto ai toscani” commenta il Consigliere regionale e candidato a sindaco di Firenze Paolo Marcheschi (Fdi).
Morte Duccio Dini, Stella (FI) "Scarcerati in alloggi ERP. Gravissimo"
"Altri tre cittadini arrestati per la morte di Duccio Dini hanno lasciato il carcere di Sollicciano e sono stati mandati dai giudici agli arresti domiciliari, che sconteranno negli alloggi ERP del Comune di Firenze. Ma non era stato proprio il sindaco Dario Nardella a dire, subito dopo l'accaduto, che avrebbe tolto le case popolari alle persone coinvolte nel folle inseguimento, e a tutte le persone che si fossero rese responsabili di reati gravi?". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Firenze), commentando la scarcerazione di altri tre nomadi coinvolti nell'inseguimento del 10 giugno 2018 per le strade di Firenze, che causò la morte di Duccio Dini, travolto mentre era in sella al suo scooter.
"Dunque ad appena sette mesi dalla tragedia, i sei nomadi accusati di omicidio volontario sono tutti fuori dal carcere - sottolinea Stella - e sconteranno la pena in alloggi comunali. E' già grave che queste persone siano state scarcerate dopo pochissimo tempo, ma è altrettanto grave che siano ancora assegnatarie di case popolari. Perché il sindaco non ha mantenuto fede alle sue promesse e non gliele ha tolte? Questa vicenda è gravissima, pretendiamo delle risposte e ci batteremo perché questi fatti non passino sotto silenzio. Le abitazioni ERP vadano a fiorentini e italiani che ne hanno davvero bisogno".