gonews.it

Mef confisca rimborso, in sciopero i benzinai

Pompe di carburante chiuse per sciopero mercoledì 6 febbraio. La protesta, che vede schierate tutte le sigle sindacali dei gestori di carburante, è contro il Ministero Economia e Finanza che ha deciso di confiscare il rimborso (che dopo 15 anni di trattative era stato concesso in termini di credito d’imposta a favore dei gestori) per il maggiore livello di commissioni bancarie collegate alle transazioni con carte di credito. “Si tratta di una decisione del tutto ingiustificata – spiega il neo presidente Faib Confesercenti Toscana Nord Alessandro Pardini ed il coordinatore Adriano Rapaioli - ma anche gravissima perché pretende di cancellare arbitrariamente un atto politico (nella precedente Finanziaria) attraverso espedienti tecnici unilaterali negli emendamenti collegati alla conversione del Decreto semplificazioni. Sarà bene ricordare che, al prezzo medio attuale della benzina – dicono ancora i due dirigenti Faib - ogni 100 euro di commissioni che il sistema bancario pretende dal gestore, 66,59 euro sono generati dal tributo incassato dall’Erario, vale a dire proprio dal Ministero che quindi più di qualunque altro soggetto dovrebbe sostenere e difendere tale provvedimento. Quel provvedimento sul credito d’imposta che, partorito 13 mesi fa, i gestori non hanno neanche potuto cominciare a spendere per i ritardi dell’amministrazione, è stato reso persino tassabile ed è stato incassato nel frattempo dal monopolista Nexy che ha poi cominciato a raddoppiare il peso delle commissioni, senza che né il Ministero né l’Antitrust, trovassero niente da ridire, nonostante le ripetute sollecitazioni. A ciò si aggiunga – concludono Pardini e Rapaioli - l’aumento esponenziale delle transazioni con carte di credito causato dall’introduzione degli obblighi relativi alla fatturazione elettronica”.

Fonte: Confesercenti Toscana Nord

Exit mobile version