San Donato in Poggio accoglie l'illustrazione italiana: successo per la mostra di Roberto Innocenti
Prima delle “figure per raccontare” ci hanno pensato le parole e le note intonate e interpretate sul palcoscenico del Cinema Teatro della Filarmonica di San Donato a scaldare il cuore che ama, cresce e narra nel giardino di ogni età, illuminato dai sogni di adulti e bambini. E’ stato un evento denso di emozioni quello che ha accompagnato l’apertura della prima antologica di uno dei più grandi illustratori del mondo, Roberto Innocenti, in mostra a Palazzo Malaspina, nel borgo medievale di San Donato in Poggio, fino al 31 marzo. Con la voce del celebre cantautore Matteo Setti e le parole dell’attore Andrea Giuntini, testimonial nell’anno leonardiano, e della sorella Benedetta, il sipario si è alzato su uno degli eventi di punta del cartellone espositivo di Palazzo Malaspina, promosso e curato dall’Unione comunale del Chianti fiorentino in collaborazione con la Pro Loco, il Cinema Teatro della Filarmonica di San Donato.
“Figure per raccontare”, la personale che offre l’opportunità di conoscere e riscoprire un’intera parabola di vita artistica, dagli anni ‘80 ai giorni nostri, racchiude una summa di 80 capolavori firmati da Roberto Innocenti, alcuni dei quali inediti, tra tempere e acquerelli, manifesti e oggetti decorati. A rendere omaggio alla grandezza internazionale del maestro toscano, considerato uno degli ultimi eredi della tradizione italiana dei figurinai del Novecento, premiato con 4 premi Andersen, autore di decine di pubblicazioni tradotte in più lingue e diffuse in tutto il mondo, una carrellata di performances e un legame speciale tra l’arte, la comunicazione e la ricerca scientifica applicata alla sindrome di Rett. Di fronte ad una sala gremita il presidente dell’Unione comunale del Chianti fiorentino Paolo Sottani ha aperto la serata rilevando l’alto profilo culturale dell’evento curato dall’Ufficio Cultura dell’Unione comunale del Chianti fiorentino. “E’ una mostra di spessore nazionale – ha dichiarato il presidente – che valorizza un indiscusso talento italiano e ripercorre gli anni d’oro della sua prolifica attività di illustrazione, tavole che hanno fatto il giro del mondo raccontando per immagini fiabe note, come Cappuccetto Rosso, Pinocchio, Cenerentola e testi originali come Rosa Bianca, La Nave, La Casa del Tempo, un ringraziamento speciale a Francesca Rosi e Gianna Magnani dell’Ufficio Cultura dell’Unione comunale per la professionalità dimostrata nell’organizzazione di questo importante evento espositivo”.
Sul palcoscenico della Filarmonica si sono alternate le performances di Matteo Setti, cantante e attore, noto al grande pubblico per il ruolo del Gringoire interpretato nel musical Notre Dame de Paris di Riccardo Cocciante. Una giostra di brani è stata dedicata dal cantautore emiliano all’arte di Innocenti per rilevarne le qualità artistiche e umane. La serata si è impreziosita dello sguardo luminoso di alcune spettatrici speciali, le bambine affette dalla sindrome di Rett, sensibili alla musica e all’arte. La loro presenza ha testimoniato il valore aggiunto che assume la potenza comunicativa dell’arte nel rapporto con la patologia che colpisce lo sviluppo del sistema neurologico quasi esclusivamente delle bambine, alle quali sin dai primi mesi di vita sono negati la parola e l’uso delle mani.
“La voce di Matteo Setti e l’arte di Roberto Innocenti – ha spiegato il neonatologo Claudio De Felice, presente all’iniziativa - si uniscono nel lavoro di ricerca che stiamo portando avanti con un team di medici ed esperti, impegnato a dimostrare che l’ascolto della voce di Setti e l’osservazione delle illustrazioni di Innocenti dialogano in qualche modo con la sindrome caratterizzata da tratti autistici determinando nelle pazienti un aumento del livello di ossigenazione”.
Gli interventi degli attori Andrea e Benedetta Giuntini hanno chiuso la serata con la lettura di alcuni brani tratti dalla pubblicazione “Con la voce dei tuoi occhi. Viaggio tra arte e scienza nella sindrome di Rett” a cura di Andrea Giuntini e Roberto Innocenti. La mostra è stata salutata anche dagli ex sindaci David Baroncelli e Giacomo Trentanovi con i quali è stato avviato il progetto culturale. Dalla Filarmonica il pubblico si è spostato a Palazzo Malaspina, a pochi metri di distanza dal palcoscenico del Circolo, dove le sale espositive si sono riempite di centinaia di sguardi, pronti ad esplorare le dimensioni della fantasia e ad affacciarsi sul mondo dalle finestre d’arte di Roberto Innocenti.
Fonte: Comune di Barberino Tavarnelle - Ufficio stampa