Aeroporto di Firenze, le Rsa dei lavoratori Cgil-Cisl-Uil-Ugl contro dichiarazioni Noferi
Le RSA dell’Aeroporto di Firenze, a fronte delle dichiarazioni della consigliera comunale del M5S Silvia Noferi di questi giorni (dichiarazioni che prefigurano un ridimensionamento dell’Aeroporto di Peretola), restano quantomeno sbalordite.
Noi riteniamo che sia abbastanza discutibile anche solo ipotizzare uno scenario del tipo proposto dalla consigliera per una azienda florida (101 milioni di ricavi nei primi 9 mesi del 2018) che, a seguito di una trattativa sindacale di circa 10 mesi, sotto pressione delle organizzazioni sindacali, ha portato alle assunzioni a tempo indeterminato di circa 100 lavoratori, in palese controtendenza con il panorama nazionale e regionale che vede quasi giornalmente la chiusura e/o lo spostamento di aziende all’estero.
La proposta della consigliera del M5S, a nostro avviso, appare quindi abbastanza insensata in considerazione delle ripercussioni notevoli sullo sviluppo e sull’immagine della città.
L’ ampliamento infrastrutturale e della nuova pista darebbero sollievo ad un quartiere composto da numerose migliaia di cittadini.
Non tiene conto del fatto che le prescrizioni ambientali (inquinamento acustico e atmosferico) sono state tutte rispettate, e che persiste un monitoraggio sistematico imparziale da parte della stessa proprietà di Toscana Aeroporti con un osservatorio di periti e tecnici esperti.
Queste sigle sindacali, rappresentanti della maggioranza dei lavoratori in Aeroporto di Firenze, che sono anche cittadini, caldeggiano, come e forse ancor di più della consigliera del M5S, il rispetto e la tutela della salute della popolazione, cogliendo anche l’importanza dell’occupazione diretta cheToscana Aeroporti ha (circa 900 persone nel complesso del polo aeroportuale toscano) e dell’indotto (qualche migliaia di lavoratori).