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Paolo Masetti a Verese per l’ultimo saluto a Giuseppe Zamberletti, padre della protezione civile e cittadino onorario di Montelupo

Nel 2015 il comune di Montelupo Fiorentino ha conferito la cittadinanza onoraria a Giuseppe Zamberletti. Montelupo è l’unico comune che ha preso questa decisione, senza che Zamberletti vi abbia mai operato in caso di emergenza. Le ragioni, sono tutte insite nella motivazione scritta nel 2015.

Giuseppe Zamberletti ha contribuito in modo determinante, con passione e grande competenza, alla nascita della moderna “protezione civile”, senza mai perdere di vista il senso profondo che ognuna di queste due parole implicitamente esprime.

Ha inoltre intuito il valore della previsione e della prevenzione come attività fondamentali da affiancare al soccorso pubblico, avviando così la riforma che porterà, nel 1992, alla legge 225 istitutiva del Servizio Nazionale della Protezione Civile.

E per tutta la sua vita è stato uno straordinario punto di riferimento per tutti coloro che praticano e vivono la protezione civile.

«Credo che ogni comune avrebbe dovuto nominarlo cittadino onorario, per il grande impegno che lo ha visto costruire, di emergenza in emergenza, il sistema di protezione civile così come lo conosciamo oggi e per avere sempre creduto nel ruolo del sindaco quale autorità di protezione civile e figura chiave nella gestione delle emergenze.

Il suo esempio ha tracciato una strada che la protezione civile dovrà necessariamente seguire.

Oggi ho salutato un mentore, un esempio ed un concittadino e con la fascia ho portato gli omaggi della comunità di Montelupo ad un uomo che ha fatto la storia», afferma il sindaco Paolo Masetti.

Una storia, quella di Zamberletti, che inizia da lontano.

Nel 1976 in occasione del terremoto in Friuli, fu nominato Commissario Straordinario per assicurare il coordinamento dei soccorsi.

Nel 1980, a seguito del terremoto abbattutosi sulla Campania e la Basilicata, la sua esperienza di Commissario Straordinario si ripete.

L'esperienza maturata lo porta al convincimento che le calamità, sia naturali che legate all'attività dell'uomo, non possono essere fronteggiate soltanto con una attività di mero soccorso, ma possono essere previste, prevenute e mitigate nei loro effetti mediante l'operatività stabile di una struttura creata ad hoc.

Così nel 1981 verrà incaricato dal presidente della Repubblica, Sandro Pertini, di predisporre gli strumenti organizzativi della nuova protezione civile, e nel 1982, nominato Ministro per il coordinamento della protezione civile, diventa Capo del Dipartimento appena creato.

Zamberletti sarà Ministro organizzatore e coordinatore del nascente sistema nazionale di protezione civile per il 1982 e poi ancora dal 1984 al 1987 in gran parte sotto la Presidenza di Bettino Craxi.

Dopo la fine dell'esperienza ministeriale, Zamberletti non si è più allontanato da quel mondo che lui stesso aveva creato: la passione, l'impegno per la protezione civile non lo faranno mai desistere dall'interessarsi della materia, tanto che nel 2007 viene nominato Presidente della Commissione Grandi rischi, incarico alla cui scadenza, proseguirà ancora, nella carica di Presidente emerito, che ha mantenuto sino alla fine.

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio Stampa

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