Anno giudiziario, Rossi: "Positive collaborazioni con la Regione"
Una maggiore attenzione da parte di tutta la magistratura riguardo al contrasto alla criminalità, ai reati ambientali, a quelli sociali (violenze familiari, droga) alla lotta al caporalato. La richiesta di intervenire più sulla depenalizzazione di alcuni reati che non sulla prescrizione. Sono alcuni dei punti toccati dal presidente della Regione Enrico Rossi, che questa mattina, insieme all'assessore regionale alla presidenza Vittorio Bugli, ha partecipato all'apertura dell'anno giudiziario 2019 al Palazzo di Giustizia a Firenze. Rossi si è detto poi colpito molto positivamente dalla relazione del pg Viola il quale ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti grazie alle collaborazioni avviate con la Regione.
"Un grazie – ha detto Rossi - va anzitutto a tutta la magistratura, alla parte inquirente e giudicante, per il lavoro che svolge in Toscana a contrasto della criminalità, in primo luogo quella organizzata. Rilevo un'attenzione, una presenza e una capacità di intervento nuove, più efficaci e rispondenti alle esigenze della Toscana. Anche sugli aspetti ambientali noto una maggiore attenzione, come pure sulle questioni sociali o ai problemi del lavoro e al suo sfruttamento".
Rossi è poi intervenuto sulla questione legata alla prescrizione dei processi. "Non faccio il ministro della giustizia – ha aggiunto - ma a mio parere ci sono molti reati che forse andrebbero depenalizzati per consentire alla magistratura di fare fino in fondo la propria parte. Ho partecipato di recente come testimone ed è evidente che c'è un ingolfamento della magistratura con conseguente allungamento dei tempi dei processi, a volte importanti e che rischiano di andare in prescrizione e di venir bloccati da inezie che potrebbero essere risolte in altro modo. Forse questa mi sembrerebbe la maniera di intervenire, piuttosto che eliminare tout court la prescrizione che, dal punto di vista dell'impatto sulla cultura giuridica, sarebbe un fatto piuttosto forte e non mi pare possa essere la strada migliore. Inoltre credo poi che si dovrebbe garantire un organico adeguato alle procure".
"Sono infine rimasto colpito positivamente – ha concluso Rossi - dalla parte della relazione in cui sono state sottolineate positivamente le collaborazioni avviate con la Regione". Il pg Viola in particolare ha citato il protocollo d'intesa tra la Regione Toscana e la Procura Generale in tema di omicidio stradale, allo scopo di garantire la necessaria collaborazione tra l'Autorità giudiziaria, la Polizia giudiziaria e le Aziende Sanitarie per assicurare l'omogeneità su tutto il territorio regionale per l'esecuzione a scopo medico-legale degli accertamenti connessi al verificarsi di un grave incidente stradale. Ed il Protocollo di intesa per l'attuazione delle linee di indirizzo giuridico-forensi nella rete regionale Codice Rosa, sottoscritto lo scorso luglio tra Regione Toscana, Procura Generale e tutte le Procure del distretto per garantire sul territorio in modo uniforme il miglior supporto alle vittime di violenza che accedono al Pronto Soccorso.
Fonte: Regione Toscana