Attività intramoenia, serviranno 6 mesi per l'indagine conoscitiva della commissione
Attività intramoenia: la commissione Sanità presieduta da Stefano Scaramelli (Pd) ha definito e approvato il programma operativo dell’indagine conoscitiva richiesta dal portavoce dell’opposizione Jacopo Alberti (Lega).
Sei mesi, questo l’arco temporale individuato per portare a compimento l’indagine, con l’obiettivo di conoscere un quadro completo e approfondito sullo svolgimento della professione medica intramoenia in Toscana. Sarà fatto particolare riferimento alla gestione regionale dell’attività, sia per criteri e modalità dello svolgimento attuale, che per criteri, ripartizione e destinazione dei costi sostenuti quale corrispettivo delle prestazioni da parte dei cittadini toscani. Sarà messa sotto la lente l’organizzazione del servizio nelle Asl toscane e lo stato delle prestazioni attivate: servizi di prenotazione, strutture ambulatoriali individuate, prestazioni specialistiche in regime di libera professione; determinazione del tariffario, ripartizione e destinazione degli introiti; copertura dei costi sostenuti. Ci si occuperà anche dell’utilizzo dell’intramoenia ‘allargata’: casi, controlli e ipotesi di sperimentazione in strutture pubbliche-private . Saranno tenute audizioni con gli assessorati regionali competenti, con l’Agenzia regionale di sanità, gli ordini professionali, le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria e dei cittadini; le Asl e le Aziende ospedaliero universitarie.
“Sarà un’analisi accurata, che terrà conto dell’organizzazione, delle tariffe e degli introiti e una volta portata a termine fornirà uno strumento di conoscenza finora non disponibile”, ha spiegato il presidente Scaramelli.
“Mi ritengo soddisfatto dell’impostazione, che risponde perfettamente allo spirito della mia richiesta”, ha dichiarato Jacopo Alberti. “Lo spirito non è polemico, ma costruttivo – ha aggiunto il portavoce dell’opposizione –, con questa indagine intendiamo soltanto contribuire al miglioramento dell’attività intramoenia in Toscana”.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana