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Lavoro domestico: impatto sociale e valore economico, ecco i dati toscani

Il ruolo del lavoro domestico in Italia, in particolare in Toscana, il suo impatto sociale e il valore economico generato. Questo l’argomento al centro della ricerca “Il valore del lavoro domestico: il dettaglio regionale” che DOMINA, l’associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico sta svolgendo in collaborazione con la Fondazione Leone Moressa.

La presentazione è prevista per domani, mercoledì 23 gennaio alle 10.30, in auditorium Spadolini, a palazzo del Pegaso (via Cavour, 4).

Un’anticipazione di alcuni dati sulla realtà Toscana. I collaboratori familiari regolarmente iscritti all’INPS sono 74mila 554, con una prevalenza di badanti al 55per cento (è nel 2014 che si inizia a registrare un numero di badanti superiori alle colf). Per quanto riguarda la nazionalità, gli stranieri rappresentano il 77 per cento del totale e la componente più significativa è quella dell’est Europa, subito seguita dagli italiani al 24 per cento.

Complessivamente, nel 2017 le famiglie in Toscana hanno speso 634milioni di euro per la retribuzione dei lavoratori domestici (stipendio, contributi, TFR), mentre il valore aggiunto dall’intero comparto supera il miliardo di euro.

Nel corso della presentazione verranno resi noti anche i dati sul lavoro domestico a livello locale, sulla tipologia del lavoratore domestico e del datore di lavoro.

All’evento interverranno il presidente dell’Assemblea toscana Eugenio Giani, il presidente della commissione Sanità Stefano Scaramelli. Ad aprire i lavori sarà Massimo De Luca, direttore dell’osservatorio nazionale DOMINA sul lavoro domestico, a seguire Marcella Morbiducci, responsabile DOMINA Firenze. Alle 11, si parla della ricerca DOMINA – Dossier n. 9 "Il Lavoro Domestico in Italia: dettaglio regionale" con gli interventi di Chiara Tronchin, ricercatrice Fondazione Leone Moressa, del giornalista Stefano Arduini,  del vicedirettore e dirigente responsabile dell’area di ricerca lavoro, istruzione, welfare dell'Istituto regionale di programmazione economica della Toscana Nicola Sciclone e di Lorenzo Gasparrini, segretario generale di DOMINA.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio Stampa

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