Amministrative nel territorio fiorentino, il PRC: "Ci opponiamo a M5S, destre, ma anche centrosinistra"
Nel territorio fiorentino andranno al voto amministrativo, in questo 2019, 35 comuni, di cui 14 sopra i 15mila abitanti. Il Partito della Rifondazione Comunista è presente su tutto il territorio da lungo tempo (essendo nato nel 1991 vanta una delle storie più lunghe tra le organizzazioni politiche): negli ultimi anni abbiamo condiviso la crisi delle sinistre di classe europee, senza però smettere di portare avanti le nostre lotte. Lo facciamo all’interno dei consigli comunali e fuori, eleggendo persone iscritte al Partito e condividendo progetti politici più ampi.
I passaggi elettorali sono per noi un’importante occasione di verifica del consenso e un momento in cui dare più visibilità alla difesa dei diritti che il mercato attacca quotidianamente. La rappresentanza oggi gode di scarsa salute, con un progressivo svuotamento del sistema democratico, messo in scacco dall’elezione diretta dei sindaci, dalle aree metropolitane al posto delle province, dai tagli ai servizi e delle privatizzazioni giustificate con i vincoli di bilancio. Oggi la politica sembra essersi ridotta alla semplice amministrazione del sistema di cose presenti.
Per questo ci opponiamo ai governi (anche locali) di centrosinistra, centrodestra o a guida 5 Stelle. Mentre avanzano le destre, ci è chiara l’urgenza di dare risposte adeguate ai settori sociali colpiti dal clima d’odio e dalla guerra tra poveri. Per questo non ci siamo mai sottratti a esperienze unitarie con chiunque condividesse l’obiettivo di difendere i diritti e la dignità dei nostri settori sociali di riferimento, tra cui rientra la difesa del territorio, un modello di sviluppo sostenibile e la contrarietà alla logica delle grandi opere.
Ci rendiamo conto di essere in controtendenza rispetto al modello prevalente: mentre domina l’individualizzazione e l’impegno leggero, noi rimaniamo radicati in pratiche di militanza quotidiana, spesso ignorata dal sistema di informazione e non adeguatamente capace di pensarsi anche sul piano della comunicazione.
In tutti i Comuni della Federazione di Firenze il nostro Partito ricerca, anche per queste elezioni amministrative, la più ampia convergenza tra le forze interessate a costruire un’alternativa di sinistra, a partire dagli spazi condivisi di Firenze Riparte a Sinistra (Comune di Firenze), Territori Beni Comuni (Assemblea Metropolitana), Sì – Toscana a Sinistra (Regione Toscana). Non mancano però esperienze negative, in cui vediamo le progettualità finire sacrificate alla politica politicante. Quanto avvenuto in Sardegna e in Abruzzo ci ricorda il problema di base su cui si sono consumate le nostre scissioni: il rapporto con il centrosinistra. Per questo ci preoccupano possibili aperture dei percorsi di cui siamo parte a realtà ammantate di civismo ma con un retroterra politico ambiguo se non avversato.
In queste settimane abbiamo ribadito le coordinate entro cui siamo disponibili a ogni confronto: chiarezza programmatica e nessuna ipotesi di governo con il Partito Democratico. Siamo disponibili a mettere la nostra organizzazione a disposizione in quelle realtà dove esistono energie non organizzate che condividono le nostre battaglie e i nostri obiettivi.
La difficoltà sta nel conciliare la necessaria chiarezza dei progetti politici con la consapevolezza di quanto sia difficile e pericolosa la fase storica in cui siamo. Tra la pura testimonianza fine a se stessa e la rassegnazione si colloca la politica, che è l’unica forza possibile per chi vive dalla “parte sbagliata” di questa società. Il Partito della Rifondazione Comunista persegue obiettivi chiari ed è disponibile a convergere con chiunque li condivida. Il tempo però sta scadendo e ci rivolgeremo nei prossimi giorni a tutti gli interlocutori interessati per capire dove sarà possibile costruire alleanze e dove presentare il nostro simbolo.
Fonte: Partito della Rifondazione Comunista