Muore 32enne dopo inseguimento a Empoli, aveva usato una banconota falsa
Un 32enne tunisino, Arafet Arfaoui, è morto dopo aver dato in escandescenze in seguito alla fuga da un negozio di money transfer, Taj Mahal, in via Ferrucci, nel centro di Empoli, nel quale si era presentato con una banconota falsa. Il tragico fatto è avvenuto nel pomeriggio di oggi, giovedì 17 gennaio, in via Del Papa. Secondo la ricostruzione, è stata chiamata la polizia per l'uomo che cercava di scambiare i soldi falsi. È scattata la fuga e sono stati chiamati rinforzi per fermare l'uomo. Questi è stato bloccato dagli agenti ma ha cominciato ad agitarsi, tanto da rendere necessaria la chiamata al 118. Sul posto sono giunte un'automedica e un'ambulanza della Pubblica assistenza di Montelupo Fiorentino. I soccorsi sono stati vani perché poco dopo l'uomo è morto, senza permettere nemmeno il trasferimento al pronto soccorso dell'ospedale di Empoli. Sul posto è giunto il pubblico ministero Christine Von Borries, che sta coordinando le indagini. La squadra mobile di Firenze si è appostata in via Ferrucci, angolo via del Papa. Tutta l'area è stata transennata
Inseguimento Empoli, ipotesi del decesso l'attacco cardiaco. Le telecamere interne riprendono la scena
Secondo una prima ricostruzione, la causa del decesso sarebbe da addebitarsi a un attacco cardiaco. Il tunisino, classe 1987, residente per anni a Montelupo Fiorentino, operaio al porto di Livorno e con una moglie italiana, avrebbe iniziato ad agitarsi, quando il titolare gli ha contestato l'autenticità della banconota da 20 euro e ha chiamato la polizia. L'uomo in stato di agitazione si è recato all'esterno del locale e ha tentato la fuga. Secondo la testimonianza di un uomo che dice di essere stato presente alla scena, la fuga del giovane sarebbe iniziata e finita nei pressi dello stesso posto, dopo una corsa tra via Del Papa, via Fabiani e via Ferrucci. Intanto sono arrivati gli agenti, chiamati dal titolare del money transfer e hanno bloccato l'uomo per verificare quanto affermato dal negoziante. Poliziotti e sanitari stavano parlando con il tunisino, che è rimasto in stato di agitazione fino poi a perdere conoscenza, in preda ad un attacco cardiaco. A seguire il decesso. Varie fasi della vicenda sarebbero state riprese dalle telecamere interne del money transfer e da quelle che puntano sul triangolo di vie all'esterno.
Inseguimento Empoli, disposta l'autopsia
Sul posto è intervenuto il pm Christine von Borries, magistrato di turno, che ha terminato il sopralluogo. Ora le indagini e la redazione degli atti proseguiranno in un ufficio di polizia giudiziaria. Verrà disposta l'autopsia sul corpo del tunisino, che sarebbe morto per un attacco cardiaco improvviso. Il personale del Gabinetto regionale di Polizia scientifica, venuto da Firenze, prosegue il sopralluogo. All'esterno i poliziotti della Scientifica avrebbero fatto rilievi su una volante della polizia ferma davanti al negozio, alcune foto sono state scattate all'interno della vettura, mentre molte foto sono state scattate all'interno nel negozio. Un cappello invernale nero, prelevato dalla strada, è stato repertato, pare appartenesse al giovane. Si prendono in considerazione anche le telecamere che si trovano in strada. Sembra che il tunisino, secondo alcune testimonianze, volesse inviare dei soldi alla sua famiglia e che l'accusa di aver usato una banconota falsa sarebbe stata il motivo scatenante per cui il ragazzo avrebbe dato in escandescenze, allarmando per il suo atteggiamento altre persone presenti nei pressi del money transfer.
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