"Simone Giglioli è da capire: non deve davvero essere facile fare il candidato sindaco del PD con un predecessore ingombrante come quello che si ritrova. Certo, uno sforzettino in più per dire come intende caratterizzare il suo programma rispetto a quelli di tutti gli altri avrebbe anche potuto farlo, perché sarà davvero difficile trovare, nella prossima campagna elettorale, qualcuno che dirà che il turismo sulla Francigena va affossato o che il lago di Roffia non va valorizzato. Ma con i condizionamenti che ha addosso dire “abbiamo sbagliato questo, e pensiamo di cambiare nettamente strada su quest’altro” non gli è proprio consentito.
Eppure se non dice questo non lo spiega come mai a San Miniato è quasi certo che si andrà al ballottaggio; come mai ha addirittura paura che possa vincere le prossime elezioni una destra che finora si è comportata in consiglio comunale come un cagnolino pronto ad abbaiare o a scodinzolare su comando di chi deteneva il potere; e soprattutto come mai basta uscire in strada per trovare gente che si sente di sinistra ma pensa che il PD non lo sia.
E quindi se non dice questo appello “votate tutti per noi altrimenti viene la destra” non è credibile. A San Miniato un’alternativa vera, a disposizione di chi chiede cambiamento e discontinuità e vuole rompere un assetto di potere che si è fatto agli occhi di molti pesante e oppressivo, alle prossime elezioni sarà presente, con forza e credibilità. E non sarà certo la destra".
Manola Guazzini, Comitato CambiaMenti
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