Lavoro, scuole e mafia nigeriana: le decisioni del Consiglio regionale
Il Consiglio regionale è stato convocato per ieri, martedì 15 gennaio, ed è continuato oggi, mercoledì 16, in seduta antimeridiana. All’ordine del giorno molti temi tra cui la mafia nigeriana, Mps e il lavoro.
Lavoro, Ales: approvata mozione Sì
Al centro della mozione del gruppo Sì Toscana a sinistra, approvata dall’Aula di palazzo del Pegaso, le prospettive occupazionali dei lavoratori di Ales (arte, lavoro e servizi spa), società in house del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
La mozione impegna la Giunta regionale “ad esprimere all’attuale Governo la propria preoccupazione riguardo al futuro occupazionale degli attuali lavoratori di Ales, avviando un opportuno dialogo che porti alla loro stabilizzazione nel quadro delle risorse umane del Ministero per i Beni e le Attività culturali”.
Nell’atto si precisa che questi lavoratori svolgono ruoli importanti nel contesto delle funzioni dei beni culturali, anche in Toscana, e che alcune decine di loro, nelle sedi di Firenze – dislocati tra Uffizi, Biblioteca nazionale e Giardino di Boboli – sono stati assunti da Ales in seguito al licenziamento collettivo operato dalla Fondazione del Maggio musicale fiorentino in applicazione della legge Bray-Franceschini. “Sarebbe opportuno, anche considerando la dignità di questi lavoratori, le loro storie professionali e le loro aspettative, sottolineate dallo stesso Ministro Alberto Bonisoli – recita il testo – pensare ad una loro stabilizzazione dentro al futuro quadro organico del Ministero”.
Agricoltura di precisione, ok ai droni: parla Scaramelli (PD)
“Agricoltura di Precisione, la Toscana si attrezza per fare da apripista in una delle sfide più importanti a cui è chiamato il sistema produttivo regionale, in particolare quello agricolo. Grazie all’utilizzo dei droni agricoli sarà possibile intervenire in modo preciso, lavorare in sicurezza, evitando l’inquinamento e i rischi che possono derivare dall’utilizzo dei trattori”.Lo afferma il consigliere regionale del Pd Stefano Scaramelli primo firmatario della mozione in merito allo sviluppo in Toscana della ricerca scientifica e tecnologica connessa all’Agricolura di Precisione. L’atto sottoscritto anche dai consiglieri Antonio Mazzeo, Leonardo Marras, Simone Bezzini, Nicola Ciolini, Lucia de Robertis, Elisabetta Meucci, Enrico Sostegni, Paolo Bambagioni ha avuto il via libera del Consiglio regionale. “Per le future generazioni spiega Scaramelli illustrando l’atto in Consiglio- siamo chiamati ad aumentare la sostenibilità del nostro modello attraverso l’innovazione e mantenere il primato di agrobiodiversità che ci contraddistingue. Si parla di Agricoltura di Precisione quando si intendono strumenti che intervengono al posto giusto, al momento giusto e nulla oltre. L’agricoltura di precisione è quindi anche una filosofia, un approccio alla terra, oltre che un modo di coltivare che prevede l’impiego di droni agricoli. Strumenti utili nell’indagine dello stato di salute delle colture e per l’impiego fitosanitario nella lotta biologica”. Nel dettaglio la mozione impegna la Giunta ad avviare una fase di confronto diretto con le singole aziende interessate allo sviluppo dell’Agricoltura di precisione, nella prospettiva di predisporre un protocollo d’intesa con il quale individuare un complesso di azioni sperimentali da intraprendere ; l’atto impegna anche la Giunta a coinvolgere in questo protocollo le istituzioni, le università toscane, Asl, Arpat, sistema d’istruzione professionale, centri di ricerca del settore Agricoltura 4.0 e Industria 4.0. La richiesta rivolta alla giunta è anche indirizzata a valutare la possibilità di istituire un incubatore per l’innovazione tecnologica in agricoltura in grado di valorizzare l’importante tradizione di eccellenza nel campo della ricerca agricola.
Ambiente, progetto per intercettare i rifiuti nelle acque dei fiumi: ok alla mozione di Sostegni (PD)
Per ridurre l’inquinamento marino si deve agire a… fiume. Questo il senso di una mozione, approvata ieri dal Consiglio regionale, proposta dal consigliere Pd Enrico Sostegni. Grazie a questo atto, la giunta regionale è stata impegnata ad attivarsi per “coinvolgere i soggetti che a vari livelli, dalle Autorità di Bacino ai Consorzi di bonifica, svolgono funzioni in materia di gestione dei corsi d’acqua in un progetto di studio, finalizzato ad applicare in ambito regionale la tecnica volta ad intercettare i rifiuti presenti nelle acque fluviali prima che giungano al mare, nella prospettiva di contribuire a rafforzare ed implementare le strategie di riduzione dei rifiuti marini e di salvaguardia del Mediterraneo”.
«Recenti e autorevoli studi dell’Unione europea – spiega Sostegni – hanno messo in evidenza come il miglioramento della gestione dei corsi d’acqua possa essere uno degli strumenti più efficaci per ridurre l’inquinamento da plastica dei mari. Addirittura, secondo alcune metodologie, è possibile ricercare e bloccare i rifiuti non solo al momento del loro ingresso in mare, ma ancor prima del loro ingresso nei fiumi. La Regione Toscana – ricorda Sostegni - nell’ambito delle azioni di salvaguardia delle risorse dell’ambiente marino ha di recente contribuito ad attivare, con successo, il progetto sperimentale “Tuscany Fisching for Litter- Arcipelago pulito”, che ha già prodotto risultati molto incoraggianti. Credo – conclude il consigliere – che questo sforzo possa essere implementato e migliorato con un’azione che parta dall’inquinamento presente nei fiumi della nostra regione».
Monte dei Paschi: mozione per tutelare posti di lavoro del Consorzio operativo
La Giunta regionale è impegnata ad attivarsi, per quanto di sua competenza, per un diretto coinvolgimento nella trattativa in corso per l’alienazione del Consorzio operativo del gruppo Monte dei Paschi, con l’obiettivo prioritario di tutelare “i posti di lavoro del personale coinvolto nonché la tutela di quel patrimonio collettivo, economico e professionale, che continua a essere il gruppo Monte dei Paschi di Siena per il territorio toscano”. È quanto prevede la mozione presentata da Sì-Toscana a Sinistra, illustrata da Tommaso Fattori e approvata dall’Aula nel pomeriggio di ieri, 15 gennaio, con un emendamento proposto dal consigliere Simone Bezzini (Pd), che vincola la Giunta anche a chiedere al Governo “un impegno diretto affinché, pur nel pieno rispetto dei ruoli, si faccia carico dell’esigenza di mantenere l’integrità aziendale di MPS nonché di difendere la storica collocazione della sede della Direzione della Banca nella città di Siena”.
La mozione accende i riflettori sul Consorzio che ha “il compito istituzionale di gestire i sistemi informativi e i relativi servizi, accentrati e non, nell’ottica della centralizzazione informatica e dei servizi stessi a livello di Gruppo Bancario”. Si tratta, ha ricordato Fattori in Aula, di una società in house che al momento conta circa 870 dipendenti, 320 a Siena e 180 a Firenze. “Ciò che desta preoccupazione, soprattutto, riguarda la tutela dei posti di lavoro”, ha ribadito il consigliere di Sì-Toscana a sinistra, richiamando l’operazione con cui cinque anni fa Mps aveva esternalizzato i servizi ausiliari, contabili e amministrativi di back office. “Un’operazione che non ha dato un buon risultato”, ha affermato Fattori e che oggi torna di attualità dinanzi all’annunciata trattativa per l’alienazione del Consorzio operativo del gruppo per la quale Mps ha deciso di selezionare come partner unico VRM, un fondo di investimento basato in Lussemburgo.
Bezzini ha affermato la condivisione di “spirito e contenuto” della mozione, e l’impegno a seguire le vicende di “una delle più grandi aziende dell’Italia centrale, grande motore di sviluppo del territorio e polo occupazionale”. L’impegno, ha ribadito, “è salvaguardare l’integrità aziendale” e garantire che la sede della direzione generale banca Monte dei Paschi su Siena; un indirizzo che credo possa trovare un largo consenso”.
Marco Casucci (Lega) ha annunciato voto favorevole e assicurato l’attenzione alle vicende che riguardano la Banca. Condividendo “lo spirito dell’atto e dell’emendamento”, Casucci ha affermato che di fronte alle esternalizzazioni bisogna “da una parte mantenere il livello occupazionale, dall’altra tenere alto anche il valore territoriale e la professionalità”.
“Voteremo a favore, ma è strano sentire la forza politica che rappresenta il partito che ha spolpato la banca dall’interno parlare di salvataggio di posti di lavoro”. È quanto ha dichiarato Giacomo Giannarelli (M5S), che ha ricordato quanto appurato dalla commissione d’inchiesta su Mps da lui presieduta nel corso di questa legislatura. “Sono preoccupato – ha detto – che ancora una volta, per gli intrecci del groviglio armonioso, paghiamo l’erogazione allegra del credito agli amici degli amici”. “La parte pubblica continua a metterci soldi – ha aggiunto Giannarelli – e si paga l’erogazione del credito a progetti e aziende che ottenevano questi soldi per un’affiliazione politica”.
Motorizzazione, ritardi nelle patenti: mozione M5S
Assumere tutte le iniziative necessarie, anche attraverso un confronto con il ministero competente, per risolvere il disagio manifestato da numerosi utenti della motorizzazione (di Firenze e dell’intera Toscana) che non riescono a conseguire la patente nei tempi stabiliti”. È quanto chiede la mozione presentata dal consigliere regionale del Movimento 5 stelle Gabriele Bianchi approvata dall’Aula nella seduta di oggi, mercoledì 16 gennaio.
Il problema è imputabile, si legge nel testo, alla “scarsità di sedute che vengono fissate per lo svolgimento delle prove pratiche”. Da qui la richiesta alla Giunta anche per “impedire aggravi di spesa non attribuibili a negligenze da parte degli utenti” e per“ridurre significativamente il numero di conducenti in circolazione in possesso del solo foglio rosa” che incidono “negativamente anche sulla sicurezza stradale”.
Alla base delle criticità riportate nella mozione, il “blocco del turn over che impedirebbe l’assunzione di nuovi esaminatori”. Anche l’accordo con la direzione territoriale di Roma che ha permesso agli esaminatori, fino a marzo 2018, di svolgere gli esami in orario straordinario “è stato recentemente messo in discussione con gravi restrizioni”, tanto che la “copertura delle sedute di esame risulta meno del 20 per cento delle richieste”.
E dal prossimo novembre, secondo informazioni ricevute dai responsabili sindacali del settore (si legge sempre nel testo della mozione) non saranno più disponibili gli esaminatori provenienti da Roma in sostegno delle motorizzazioni toscane.
Lavoro: progetti per inclusione disoccupati, mozione Lega chiede stanziamenti alla Giunta
Una mozione per intervenire sui progetti di inclusione che riguardano i soggetti disoccupati di lunga durata o licenziati da aziende in crisi. E’ quella approvata ieri, 15 gennaio, in Consiglio regionale, firmata da Elisa Montemagni (Lega), illustrata da Luciana Bartolini (Lega) emendata da Giacomo Bugliani (Pd) che ha poi sottoscritto l’atto. La Giunta regionale dovrà individuare le necessarie risorse finanziarie e avviare le relative procedure per arrivare “alla riproposizione di progetti finalizzati all’impiego temporaneo e straordinario in lavori di pubblica utilità che consentano ai lavoratori di proseguire o riprendere i propri percorsi lavorativi”. Inoltre, il governo toscano è impegnato “a coinvolgere le amministrazioni locali in relazione ai provvedimenti rivolti ad intervenire sulle situazioni di disoccupazione di lunga durata”.
La mozione si riferisce ai progetti di inclusione lavoro avviati dalla Regione e rivolti a disoccupati di lunga durata o licenziati da aziende in crisi, compartecipando alle spese di assunzione a tempo determinato di concerto con i Comuni interessati. Come ricordato nelle premesse, nella graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento, approvata nel 2016, figura anche il progetto R.U.GIA.DA (Recupero Urbano Giardini d’Amare), che riguarda 25 lavoratori nella zona di Massa. Questi progetti debbono concludersi di norma, entro 15 giorni, e il sindaco di Massa ha già dichiarato la sua disponibilità a dare riposte ai lavoratori.
La mozione considera “importante poter addivenire ad una riproposizione sia del progetto R.U.GIA.DA che degli altri progetti attivati in ambito regionale”. D’altra parte, considera l’atto approvato, i lavoratori coinvolti in questi progetti si sono dimostrati di “grandissima utilità, rendendo efficienti i servizi alle comunità”. E’ importante anche riuscire a proseguire nel percorso di reintegro nel mondo dei lavoratori attivi in un’ottica di “rafforzamento delle professionalità acquisite, che permettano alle persone impiegate di rendersi appetibili sul mercato del lavoro”, come ha ricordato al consigliera Bartolini. Da Bugliani la sottolineatura dell’importanza “dell’intervento della Regione Toscana, che da anni rende disponibili importanti risorse per il territorio” per dare sostegno ai lavoratori. L’impegno per il progetto R.U.GIA.DA risponde proprio a questa impostazione.
Irene Galletti (M5S) ha annunciato il suo voto favorevole, ricordando una mozione rivolta a una situazione simile presentata da M5S riguardo ai lavori di pubblica utilità nel Comune di Livorno. “In quel caso, 70 persone avevano già avuto un percorso all’interno del Comune, con soddisfazione reciproca anche da parte del Comune, e con l’acquisizione della relativa professionalità. Ma quella mozione fu respinta”. “Mi spiace che su Livorno questo esito non si sia potuto avere”.
Venezuela, riflessione sulla crisi umanitaria
“Il Consiglio regionale con il presidente Giani ha accolto la mia richiesta di mantenere alta l’attenzione sulla crisi umanitaria in Venezuela”, così interviene il consigliere regionale Paolo Marcheschi, anticipando l’incontro e la proiezione del docufilm “Chiavismo: la peste del XXI secolo” del regista venezuelano Gustavo Tovar Arroyo.
L’appuntamento è per venerdì 18 gennaio, alle 17 nell’auditorium Spadolini a palazzo del Pegaso (via Cavour, 4). Si tratta di un film documentario promosso a Firenze dall’associazione culturale “Venezuela in Toscana”, che parla della terribile situazione di un Paese precipitato negli ultimi anni in una condizione di profonda povertà, nonostante un passato ricco e glorioso.
Tra i relatori ci sarà anche Tamara Suju, avvocato venezuelano, che, all’Organizzazione degli Stati americani e al tribunale dell’Aia, ha denunciato centinaia di casi di tortura e l’uso della fame come strumento di repressione e di controllo politico e sociale dal regime di Maduro.
“Il Venezuela, tra i principali esportatori di petrolio nel mondo, si trova a combattere contro lo spettro della fame – commenta Marcheschi –. Secondo le stime dell’Onu sono circa 3 milioni i venezuelani che hanno lasciato il Paese a causa della grave crisi. Servono azioni concrete da parte delle istituzioni internazionali e da parte nostra una sensibilizzazione continua”.
Nell’occasione sarà possibile intervistare Tovar Arroyo, scrittore e attivista per i diritti umani.
All’evento saranno presenti anche il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani e Monica Baldi, membro CdA e Former Members del Parlamento Europeo.
Giovedì 17 gennaio 2019, alle 17.15, nella sala Gigli a palazzo del Pegaso si tiene, invece, la presentazione del cortometraggio di Ines Cattabriga “Come un rinoceronte”. Si tratta di una storia sulla forza femminile, una storia d’amore familiare, un confronto tra tre generazioni dove la situazione dell’anziano ai giorni nostri diventa argomento di riflessione. Intervengono il presidente dell’Assemblea toscana Eugenio Giani e il consigliere regionale Giacomo Bugliani.
Mafia nigeriana, interrogazione Lega: "Si è insediata in Toscana?"
Focus sulla Black Axe, ascia nera, ovvero sulla mafia nigeriana, con l’interrogazione del gruppo consiliare della Lega, primo firmatario Marco Casucci, per sapere “se la mafia nigeriana si sia ormai insediata nelle nostre città e, nel caso, quale sia lo stato di tali infiltrazioni in Toscana”.
Nell’atto si sottolinea che si tratta di un’organizzazione criminale di tipo mafioso tra le più potenti e pericolose al mondo, un gruppo ramificato che si sta espandendo lungo la penisola e che rappresenta una seria minaccia per l’ordine pubblico e il vivere civile. Situazione aggravata dalla “mancata autorizzazione degli ingressi senza le adeguate indagini preventive e dal forte integralismo islamico, che si sta diffondendo in Nigeria e che potrebbe aumentare la minaccia terroristica nel nostro Paese”.
Secondo dati Istat, la Toscana nel 2018 risulta essere al settimo posto tra le regioni italiane per numero di residenti nigeriani, con un incremento del 26,2 per cento rispetto all’anno precedente. “Il governo regionale mostra giustamente il pugno duro nei confronti delle associazioni mafiose presenti e attive sul territorio – recita la mozione –mentre il suo silenzio è assordante nei confronti di queste nuove mafie”, da qui l’invito a iniziative adeguate e forti per contrastare situazioni che non sono ulteriormente tollerabili.
Nella sua risposta, l’assessore regionale Vittorio Bugli ha sottolineato il fatto che secondo i dati della Direzione nazionale antidroga in Toscana gli stranieri risultati coinvolti nel narcotraffico sono stati 1.440, e di questi meno del 10 per centro sono di origine nigeriana. “Il fenomeno che desta più preoccupazione – ha spiegato l’assessore – è la mutazione di attività di sfruttamento della prostituzione/traffico di stupefacenti in fenomeni di vera e propria riduzione in schiavitù, data la peculiare vulnerabilità dei soggetti coinvolti, in condizione di clandestinità o di richiedenti asilo”.
Per quanto riguarda le azioni delle istituzioni toscane, secondo Bugli, “svolge un ruolo fondamentale il progetto regionale anti-tratta con i suoi obiettivi di emersione, identificazione, prima assistenza”. Esistono unità mobili che contattano le donne coinvolte, le quali vengono successivamente accolte in strutture speciali (50 i posti letto in Toscana) e coinvolte in progetti di inserimento.
Marco Casucci ha sottolineato che “c’è assoluta determinazione a livello governativo ad intervenire con maggiore forza per contrastare questo fenomeno” e si è detto “soddisfatto perché oggi in Aula si è parlato della vicenda. Occorre - ha concluso - fare di più a tutti i livelli e occorre che se ne parli di più”.
Rifiuti, M5S e PD a proposito di Sei Toscana
Attivarsi celermente per tutelare i lavoratori interinali di Sei Toscana, dal 2014 gestore unico dei rifiuti di Ato Toscana Sud che serve le province di Arezzo, Grosseto, Siena e sei Comuni della provincia di Livorno per un totale di 104 Comuni coperti (35 aretini, 28 grossetani, 35 senesi e 6 livornesi).
È quanto chiedono due mozioni, una presentata dal Movimento 5 stelle e l’altra dal Pd, in Consiglio regionale. Entrambe le mozioni sono stati approvate in aula: quella di M5S all’unanimità, quella del Pd a maggioranza, con l’astensione della Lega.
Come ha spiegato Giacomo Giannarelli (M5S) illustrando la mozione presentata dal suo gruppo, si chiede il coinvolgimento, oltre che dell’azienda, anche di Ato, sindacati e istituzioni del territorio e si ricorda che fino ad agosto 2018 la “gran parte dei contratti temporanei con le agenzie interinali non è stata rinnovata nonostante gli accordi di stabilizzazione presi con sigle sindacali e Rsu”; anzi la società ha indetto procedure per l’affidamento dei servizi di raccolta e conferimento da riservare a cooperative sociali di tipo B, ossia quelle imprese finalizzare all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
Esternalizzazioni, ha proseguito il consigliere, che “sembrano presentare rilevanti profili di illegittimità”. Anomalia rilevata anche da “innumerevoli sindaci del territorio”, i quali hanno inviato una lettera all’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni.
Inoltre, ha detto Giannarelli, alcuni lavoratori hanno segnalato di essere stati avvicinati, a ridosso della scadenza del rapporto di lavoro o immediatamente dopo, da personale anche di cooperative sociali di tipo B in procinto di rilevare i servizi, ed esortati ad inviare i curricula per eventuali assunzioni.
Leonardo Marras (Pd) ha illustrato la mozione del suo gruppo, definendola “antecedente e molto simile nei contenuti a quella presentata da M5S”. Marras ha sottolineato che “serve un intervento della Regione Toscana che non ha competenze dirette in materia, ma in funzione della tutela dell’occupazione. Per questo è necessaria l’apertura di un tavolo di confronto”. Se una certa flessibilità va attuata, per garantire ad esempio la stagionalità visto l’aumento di richiesta di servizi durante l’estate, dall’altra secondo il consigliere “è evidente che a risentirne non può essere la qualità del lavoro e la correttezza e la stabilità dei rapporti”.
Marco Casucci (Lega) ha osservato di trovare “maggiormente incisiva la mozione del Movimento 5 Stelle” e ha annunciato voto favorevole all’atto; per quanto riguarda la mozione del Pd Casucci ha registrato “un cambiamento, certo positivo, rispetto alla precedente posizione espressa, per cui il tavolo doveva essere richiesto dall’azienda” e ha annunciato voto di astensione.
Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra) ha annunciato voto favorevole a entrambe le mozioni e ha posto l’accento sul fatto “che esiste anche il problema del danno economico per i Comuni. Questo dovrebbe indurre a un ragionamento complessivo sulle esternalizzazioni”.
Sicurezza stradale, ok alla mozione M5S
“Maggiori iniziative, anche in termini finanziari, per sostenere azioni di messa in sicurezza delle strade e per ridurre la mortalità dei pedoni, categoria molto a rischio”. È quanto chiede la mozione presentata dal capogruppo del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli, approvata dal Consiglio regionale.
Il testo è stato emendato dal Pd e chiede alla Giunta anche di “realizzare tutte quelle azioni necessarie a garantire, sulle strade di interesse regionale, maggiore sicurezza ad automobilisti, ciclisti e pedoni anche per una minore incidenza sui costi sociali”.
L’Esecutivo toscano dovrà inoltre riferire alla commissione Ambiente del Consiglio sulle azioni intraprese.
In sede di dichiarazione di voto il capogruppo M5S ha parlato della Toscana come la “peggiore in Italia” in tema di costi per incidenti stradali. Il consigliere Pd Massimo Baldi pur confermando il voto favorevole ha criticato le affermazioni di Giannarelli:“Non siamo i peggiori e se spendiamo tanto vuol dire che offriamo servizi maggiori e migliori di altri”.
Lavoro, approvata mozione sulla Molino Rossi
È stata approvata ieri in Consiglio Regionale la mozione sul destino del Molino Rossi di Ripafratta e dei suoi lavoratori. Prima firmataria dell'atto, sottoscritto anche dai Consiglieri Mazzeo e Pieroni, è la Consigliera Regionale Alessandra Nardini (PD), che commenta: "Il nostro impegno sulla situazione del Molino è sempre stato massimo e questa mozione lo conferma. Con il voto abbiamo impegnato la Regione a continuare nella propria azione di sostegno e vicinanza ai lavoratori, in coordinamento con le altre istituzioni locali e con le rappresentanze sindacali, supportando l’individuazione di un percorso, che passa anche attraverso il coinvolgimento di nuovi soggetti imprenditoriali, in grado di dare un futuro alla storica attività di Ripafratta. In questo percorso si deve partire dalle risorse umane licenziate, portatrici di una cultura del lavoro maturata nel corso degli anni e quindi insostituibile per un nuovo inizio della produzione. Questo, in un’ottica più generale, anche al fine di scongiurare le ricadute negative in termini sociali che la cessazione dell’azienda avrebbe per il territorio pisano."
Tutela piccoli comuni, Casucci (Lega): "Approvata mozione"
“Da troppo tempo stiamo assistendo ad una progressiva riduzione dei servizi, anche di quelli essenziali come la sanità, nelle zone montane, insulari e periferiche del nostro territorio regionale. Ma non solo, assistiamo a tagli dei servizi postali, della chiusura delle stazioni ferroviarie, della riduzione delle farmacie e sportelli bancari, della soppressione delle scuole e servizi di trasporto pubblico, della chiusura di esercizi commerciali visti come luoghi di socializzazione per gli anziani. Noi invece vogliamo ribadire la necessità di valorizzare la cosiddetta “Toscana minore” considerato che oltre 200 Comuni sui 274 della nostra Regione hanno meno di 10mila abitanti. Luoghi che si stanno spopolando per mancanza di lavoro ma dove continuano anche a vivere persone che, con tenacia e sacrifici, hanno scelto di non abbandonare i luoghi natii –spiega il consigliere regionale Marco Casucci (Lega)- I piccoli Comuni devono essere sostenuti e non possiamo rischiarne l’estinzione per mancanza di risorse adeguate. E allora in Consiglio è stata approvata all’unanimità la mia mozione (con un emendamento del Pd). Una mozione che impegna la Giunta regionale ad agire sulle piccole realtà con interventi lungimiranti in grado di generare ricchezza, ad individuare ulteriori politiche di sostegno ai residenti delle zone marginali del territorio regionale che sono in difficoltà occupazionale, offrendo loro opportunità di lavoro che rendano possibile anche la riqualificazione dei servizi della collettività locale. Ad assumere infine tutte le azioni possibili ogni volta che ci si trovi di fronte a tagli dei servizi così da poterli scongiurare” annuncia Casucci.
Ecocompattatori, le parole di Bartolini (Lega)
“Con soddisfazione-afferma Luciana Bartolini, Consigliere regionale della Lega-è stata approvata dall’Aula del Consiglio regionale una nostra mozione in cui chiediamo alla Giunta di attivarsi presso i comuni toscani affinchè s’incentivi l’installazione ed il successivo uso di macchine eco-compattatrici.” “In pratica-prosegue il Consigliere-questi strumenti idonei per la raccolta di bottiglie di plastica permettono la riduzione di circa il 20% del volume del rifiuto e la diretta consegna del tutto alle società che si occupano del riciclo del predetto materiale.” “In tal modo-precisa l’esponente leghista-si ottiene quantomeno un doppio e qualificato obiettivo: un risparmio economico ed una chiara limitazione dell’impatto ambientale.” “Un modo di operare-conclude Luciana Bartolini-che, fortunatamente, si sta sempre più capillarizzando nel nostro Paese ed il nostro auspicio è che si possa, dunque, radicare sempre più anche nella nostra regione, premiando i cittadini che svolgono continuativamente la raccolta differenziata, con appositi buoni spesa o altri similari incentivi.”
Scuole, mozione di Niccolai (PD) per renderle sicure
Reperire e stanziare le risorse necessarie a rendere adeguati e sicuri quegli edifici scolastici, di ogni ordine e grado della Toscana, che necessitano inderogabilmente di interventi strutturali. È quanto chiede la mozione presentata dal gruppo Pd, primo firmatario il consigliere Marco Niccolai, approvata dall’Aula di palazzo del Pegaso.
“Questo è un tema delicato, quanto mai attuale e importante – ha esordito Niccolai – che nasce dalla sollecitazione degli studenti, attraverso varie iniziative, tra cui l’appello lanciato da Pistoia, ‘Salvateci le scuole’, che in poco tempo ha raccolto più di 5mila firme”.
La mozione impegna la Giunta a continuare nei periodici finanziamenti regionali a supporto di Province e Comuni così come stabilito all’articolo 2 della legge 32/2002 che sancisce la possibilità di adottare misure “finalizzate ad assicurare l’accessibilità e il miglioramento sia dell’offerta formativa che dei servizi ad essa connessi”. Accanto alle misure messe in campo dalla Regione Toscana, pur non avendo competenze dirette in materia, come sottolineato dal consigliere, la mozione impegna l’esecutivo ad attivarsi presso il Governo per dare priorità al Piano triennale regionale 2018-2020, quindi per “finanziarlo integralmente”.
L’atto cita, inoltre, i contenuti dei Piani di edilizia scolastica: 514 progetti per oltre 1 milione di finanziamenti ammissibili da destinare, per la maggior parte, a lavori di adeguamento sismico, antincendio, igienico, sanitario, di sicurezza e riqualificazione funzionale per il mantenimento dell’agibilità degli edifici.
Nel corso del dibattito hanno annunciato voto favorevole sia Giacomo Giannarelli (M5S) che Luciana Bartolini (Lega). In particolare il consigliere del Movimento 5 Stelle ha annunciato che sembrerebbero confermati dal Governo 1 miliardo di euro per la messa in sicurezza degli edifici, mentre la consigliera della Lega ha sottolineato che “non si può solo chiedere al Governo, visto che il Pd in Toscana non è stato capace di far fronte all’edilizia scolastica”.
Scuole, sicurezza nei luoghi di lavoro
Al centro dell’attenzione la sicurezza nei luoghi di lavoro, declinata ai plessi scolastici della Toscana, grazie a una mozione presentata da Maurizio Marchetti (Forza Italia), emendata da Francesco Gazzetti (Pd) e approvata dall’Aula di palazzo del Pegaso.
“Ho toccato una serie di esempi passando da Lucca, Livorno, Pistoia, per sottolineare che non è più rinviabile un intervento da parte della Regione Toscana a seguito del ripetersi di cedimenti strutturali degli edifici scolastici, in più parti del territorio regionale”, ha affermato Marchetti, guardando alle scuole come luoghi di lavoro, sia per il personale docente e amministrativo, che per gli stessi studenti.
In seguito all’emendamento proposto da Francesco Gazzetti (Pd) e sottoscritto dallo stesso proponente, questa l’impegnativa della mozione: “attivarsi nei confronti dei soggetti competenti ad ogni livello per sollecitare la messa in atto di ogni strumento utile alla verifica sulla sicurezza e l’incolumità di studenti e lavoratori negli edifici scolastici della Toscana. Sollecitando altresì l’individuazione e la messa a disposizione agli enti proprietari delle risorse necessarie”.
Gazzetti, ringraziando per l’emendamento accolto, ha sottolineato che “atti su questi temi sono un buon modo per accogliere le istanze dei territori”.
Carceri, mozione Sì: Icam anche in Toscana
Al centro della mozione del gruppo Sì Toscana a sinistra, approvata dall’Aula di palazzo del Pegaso, l’Istituto a custodia attenuata per detenute madri (Icam), per consentire a chi non può usufruire di alternative alla detenzione in carcere di tenere con sé i propri figli.
Nel corso dell’illustrazione, il consigliere Paolo Sarti ha ricordato il protocollo d’intesa tra il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, la Regione Toscana, la presidenza del Tribunale di sorveglianza, l’Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa e l’Istituto degli Innocenti per la creazione di una “Sezione a custodia attenuata”, per donne imputate o condannate che abbiano con sé bambini di età fino ai tre anni; l’individuazione dell’immobile e i 400 mila euro stanziati per la ristrutturazione. “E’ urgente sollecitare la Giunta a procedere perché il carcere non è un luogo per bambini”, ha concluso Sarti.
La mozione, infatti, oltre a invitare l’esecutivo a intervenire per avere in tempi certi un Icam in Toscana, lo impegna anche a sollecitare Governo e Parlamento perché vengano approvate disposizioni innovative, nell’ambito dell’ordinamento penitenziario, riguardo ai rapporti genitori-figli e alla tutela dell’infanzia coinvolta, come la chiusura dei nidi nelle carceri e la priorità per le case famiglia protette.
“Totale condivisione” alla mozione è stata espressa dalla consigliera Monia Monni (Pd), pur trattandosi di un testo superato dai fatti, perché gli enti interessati hanno confermato l’impegno su Icam e la conseguente consegna della struttura entro un anno.
Imprese: crisi Ivv, approvata mozione M5S per salvaguardia lavoratori
“Garantire il massimo sostegno sociale così come la ricerca di una nuova occupazione”. È quanto chiede la mozione presentata dal Movimento 5 stelle, prima firmataria la consigliera Irene Galletti, che intende salvaguardare i 15 dipendenti licenziati dall’Industria valdarnese vetraria Ivv di San Giovanni Valdarno.
La mozione, approvata dal Consiglio regionale nella seduta di oggi, mercoledì 16 gennaio, emendata dalle consigliere di maggioranza Valentina Vadi (Pd) e Serena Spinelli (Art.1/Mdp), ripercorre la crisi dell’azienda valdarnese e la “ristrutturazione completa” per il “riposizionamento dei canali distributivi e commerciali, l’efficientamento produttivo e la sistematica riduzione dei costi” tra cui quello per il personale “ormai non più in linea con i volumi attuali”, si legge nel testo.
A novembre, ricorda ancora la mozione, è stata aperta la procedura di mobilità per 35 addetti poi limitata a 29 in sede di accordo sindacale che ha anche previsto la richiesta della cassa integrazione guadagni straordinaria. Sono poi scattati 15 licenziamenti per il pensionamento di alcuni e la trasformazione di due contatti da full time in part time.
Nell’esprimere “solidarietà e vicinanza” a lavoratori e famiglie, la consigliera Galletti ha ribadito che il “mantenimento e l’incremento dei livelli occupazionali deve rimanere obiettivo prioritario”.
In sede di dichiarazione di voto, Valentina Vadi ha ricordato l’importanza della cooperativa del vetro, “realtà storica importante”cui la Regione ha profuso “impegni sin dal 2009 e fino al 2016” con “oltre 1milione 635mila euro a sostegno dei lavoratori”. “Non dobbiamo però abbassare la guardia” ha continuato. “L’azienda sta cercando di rimettersi in moto e purtroppo il suo ridimensionamento ha comportato una perdita importate di capacità umane difficilmente recuperabili e know how di grande valore”.
La capogruppo Art.1/Mdp ha parlato di Ivv come di una “realtà bella e importante, esempio delle nostre migliori capacità”. Il“mantenimento della qualità in un mercato complesso e non solo nel vetro, ma anche in altri settori come il cotto”, per Spinelli è una “riflessione che vale la pena avviare”.
Sostegno alla mozione è arrivato anche dal consigliere della Lega Marco Casucci che ha dichiarato un voto “convintamente favorevole”. Casucci ha inoltre osservato come ci siano, in Valdarno, “situazioni che preoccupano”. “Fino a qualche tempo fa era una realtà vivace e produttiva, oggi è attraversata da crisi aziendali cui tutte le istituzioni, senza distinzioni di colore, devono interessarsi”.
Tariffe Siae: esenzione per Comuni e associazioni, mozione impegna la Giunta
Approvata la mozione per abolire le tariffe Siae (Società italiana degli autori ed editori) per gli spettacoli organizzati dalle amministrazioni locali e dalle associazioni senza scopo di lucro. L’atto è stato illustrato da Luciana Bartolini (Lega), firmataria con Elisa Montemagni (Lega), ed impegna la Giunta ad attivarsi presso le sedi competenti affinché “tutte le manifestazioni a ingresso gratuito” organizzate da amministrazioni locali e associazioni senza scopo di lucro, così come delle iniziative promosse all’interno del consesso scolastico, siano “esentate totalmente” dal pagamento Siae.
Bartolini ha ricordato “il valore sociale e formativo della musica per la persona e anche per l’identità giovanile”. Spesso Comuni e associazioni senza scopo di lucro, che rappresentano “i fondamentali attori per la promozione della musica, non organizzano eventi proprio per i costi della Siae”, ha detto Bartolini. Le tariffe sono dovute anche per manifestazioni in cui “generalmente non viene chiesto alcun biglietto di ingresso e gli spettacoli sono gratuiti per gli spettatori”, come pure negli eventi culturali in cui è prevista “l’esecuzione di pochi brani con funzione di arricchimento”, quali premi di poesia, presentazione di mostre e altro. Tra i riferimenti richiamati dalla consigliera della Lega anche la mozione approvata nel 2016 in Consiglio “in merito all’esenzione della tariffa Siae”. Ha replicato la consigliera Pd Ilaria Giovannetti che, pur esprimendo il voto favorevole per l’atto, ha comunque ricordato la nota di attuazione dell’assessore Monica Barni, con la quale la Giunta conferma che scriverà al Ministero per i beni e le attività culturali sul tema oggetto della mozione del 2016.
Lupi, mozione Marras per favorire i rimborsi per gli attacchi dei predatori
Come ha spiegato Marras illustrando l’atto all’Aula, la mozione impegna la Giunta regionale a sollecitare “la richiesta, già posta in essere dalla Regione, necessaria a prevedere il superamento del regime de minimis e quindi a consentire un congruo rimborso per i danni diretti e indiretti, causati al bestiame dai lupi e dagli ibridi, e le spese di smaltimento delle carcasse”. Si chiede inoltre di semplificare e velocizzare le procedure per l’erogazione dei rimborsi, di realizzare “uno specifico piano per contrastare la riduzione delle attività zootecniche nell’Area vasta sud est della Toscana” e di sostenere “le iniziative messe in atto dalla provincia di Grosseto per la tutela e il sostegno degli allevatori colpiti dagli attacchi dei lupi”. La mozione è, inoltre, stata approvata con un emendamento, proposto dalla consigliera Irene Galletti (M5S), che impegna a verificare con gli organi competenti “le criticità autorizzative di carattere urbanistico e paesaggistico per la realizzazione delle opere di prevenzione, come le recinzioni fisse ed elettrificate, per giungere a una semplificazione delle procedure”.
“Dobbiamo metterci attorno a un tavolo e avviare un confronto serio a tutti i livelli, fuori da ogni propaganda”, ha commentato Marras, mentre Galletti ha ricordato “che l’approccio deve essere tecnico e operativo e la questione non può essere affrontata a livello regionale, perché i lupi si muovono coprendo grandissime distanze”. Roberto Salvini (Lega) ha sottolineato che “occorre fare chiarezza sulla questione degli ibridi e dei lupi ‘in purezza’, dato che ci sono tutti gli strumenti per identificarli: gli ibridi devono essere catturati e trattati come tutti gli altri cani randagi”.
Carenza idrica, mozione Giannarelli garantire un servizio valido ed efficace
La Giunta regionale dovrà proseguire ed intensificare tutte le iniziative ritenute opportune, anche in coordinamento con l’Autorità idrica regionale e con i gestori, per garantire ai cittadini, in particolare a quelli che risiedono in zone montane o territorialmente periferiche, un servizio idrico valido ed efficace.
È quanto prevede una mozione presentata dal consigliere Giacomo Giannarelli (M5S) e successivamente emendata insieme al consigliere Stefano Baccelli (Pd) sulla carenza di acqua nella nostra regione, che è stata approvata dal Consiglio regionale.
In particolare nella provincia di Massa-Carrara, Gaia, società per azioni interamente pubblica, ha in gestione 46 Comuni su una superficie totale di 2mila 593 kmq, con 431mila 758 residenti e una densità abitativa tra le più basse della Toscana. Una piccola parte della popolazione, cha abita in montagna, in case sparse, lontano da centri abitati, nel periodo estivo ha avuto problemi gravi, che sono stati oggetto di un decreto del presidente della Giunta regionale nel luglio del 2017, con il quale si è cercato di fronteggiare l’emergenza, sostanzialmente, con attività di contenimento delle perdite.
Consorzi di bonifica: aree di confine, mozione chiede accordo tra Toscana ed Emilia-Romagna
La Regione dovrà sottoscrivere un’intesa con la Regione Emilia-Romagna per la gestione dei territori che ricadono all’interno dei consorzi di bonifica interregionali, per evitare la marginalizzazione delle aree di confine e assicurare un’omogenea attività di vigilanza, controllo e intervento. È quanto prevede una mozione approvata a maggioranza dal Consiglio regionale della Toscana nella seduta di questa mattina, mercoledì 16 gennaio. La mozione è stata presentata dai gruppi Pd e Art.1-Mdp, prima firmataria la consigliera regionale Fiammetta Capirossi (con il capogruppo Leonardo Marras, Ilaria Bugetti, Nicola Ciolini, Serena Spinelli, Giacomo Bugliani, Valentina Vadi, Massimo Baldi, Elisabetta Meucci, Andrea Pieroni).
La Giunta regionale è impegnata ad “arrivare quanto prima a definire e sottoscrivere un’intesa” con l’Emilia-Romagna “per la gestione dei territori che ricadono all’interno dei consorzi di bonifica interregionali”, con la finalità di “evitare la marginalizzazione delle aree di confine e assicurare un’omogenea attività di vigilanza, controllo e intervento nelle materie di bonifica, difesa del suolo e sicurezza idraulica, su tutto il territorio regionale”.
A seguito del riordino dei consorzi di bonifica di Toscana ed Emilia-Romagna, si legge nella mozione, i consorzi di bonifica che operano sul territorio compreso tra le due regioni “fanno parte del sistema dell’Emilia-Romagna, sebbene gestiscano una consistente parte di territori” che fanno parte di Comuni della Toscana. I territori toscani interessati sono nei seguenti Comuni: Comano (Massa) dal consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale; Abetone (Pistoia) dal consorzio Burana; Barberino del Mugello e Firenzuola (Firenze), Cantagallo e Vernio (Prato), Pistoia, Sambuca Pistoiese e San Marcello Pistoiese (Pistoia) dal consorzio Renana; Dicomano, Marradi e San Godenzo (Firenze) dal consorzio della Romagna; Borgo San Lorenzo, Dicomano, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio e Vicchio (Firenze) dal consorzio della Romagna Occidentale. Non esistono invece consorzi di bonifica toscani che si estendano in Emilia-Romagna.
Approfondimenti tecnici per arrivare a un’intesa e non disperdere l’omogeneità territoriale sono già in corso, scrivono i firmatari della mozione. Il rischio da evitare è quello della marginalizzazione di quei territori. Le Associazioni nazionali delle bonifiche e irrigazioni di Toscana ed Emilia-Romagna si stanno adoperando per favorire il raggiungimento di un’intesa tra le due Regioni, alle quali spetta la definizione degli ambiti, delle modalità e delle procedure per l’esercizio delle funzioni di tutela e vigilanza sui consorzi di bonifica. Analoghe intese sono state già siglate dall’Emilia-Romagna con il Veneto e la Lombardia.
Rifiuti: commissione d’inchiesta, al via sopralluoghi per verificare esempi di pratiche virtuose
Stanno per terminare le audizioni programmate dalla “commissione d’inchiesta in merito alle discariche sotto sequestro e al ciclo dei rifiuti”, presieduta da Giacomo Giannarelli (M5s).
Quelle previste per oggi, mercoledì 16 gennaio, sono saltate per impegni istituzionali improrogabili degli amministratori comunali di Grosseto e Capannori. Le domande che i commissari avevano intenzione di approfondire saranno inviate via posta elettronica così da ultimare il quadro su gestione, volumi e assetto nei diversi territori della Toscana che la commissione sta componendo anche a supporto della relazione finale che “auspichiamo unitaria” ha rilevato il presidente Giannarelli.
A questo proposito è stata annunciata l’imminente costituzione di un gruppo di lavoro che dovrà occuparsi della stesura del documento ed è stato anche rivisto il calendario delle sedute: quindicinali invece che settimanali, anche per rispettare la naturale scadenza prevista per il 19 marzo prossimo, a nove mesi esatti dall’insediamento. A chiudere il calendario degli incontri, dovrebbe essere l’assessore regionale all’Ambiente Federica Fratoni, “anche se siamo ancora in attesa di una risposta da parte del sindaco di Firenze, Dario Nardella”, ha chiarito Giannarelli.
Chiusa una fase, se ne apre però subito un’altra: “Partiremo a breve con sopralluoghi in siti regionali e fuori Toscana per verificare l’applicazione di buone pratiche da replicare sul nostro territorio”, ha dichiarato il presidente della commissione.
Il calendario delle visite sarà probabilmente steso la prossima settimana. Tra i sopralluoghi previsti, quello suggerito da Giannarelli al Consorzio Priula di Treviso e quello avanzato dal consigliere di Forza Italia Maurizio Marchetti all’impianto di Piteglio di San Marcello Pistoiese.
Sulla fine di una parte del programma di attività votato lo scorso luglio, il vicepresidente Francesco Gazzetti (Pd) si è dichiarato soddisfatto: “È necessario avviarsi verso la conclusione delle audizioni, anche per mettere testa sui contenuti della relazione finale che dovrà peraltro arrivare in tempi brevi”. Gazzetti ha infatti rilevato l’opportunità di “rispettare la naturale scadenza”. “Sarebbe difficile pensare ad una proroga” ha sottolineato.
Fonte: Ufficio stampa