Sollicciano, UIL-PA Polizia Penitenziaria: "Molte aree sono al freddo"
"Nonostante le varie denunce di questi ultimi mesi sia da parte della scrivente che della varie associazioni sul penitenziario di Firenze Sollicciano e sulla sua gestione, che tra l’altro ha portato lo stesso Ministro della Giustizia Alfonso BONAFEDE ad una visita a sorpresa il 17 dicembre 2018 presso tale struttura detentiva, purtroppo parti del penitenziario ad esempio il reparto femminile, la caserma agenti nuova e la mensa di servizio dei poliziotti penitenziari, continua ad essere al freddo, cosi come continua la medesima gestione approssimativa dell’intero penitenziario".
Né da comunicazione il Segretario Generale Regionale della UIL-PA Polizia Penitenziaria Eleuterio Grieco. "La mancata funzionalità del riscaldamento lede la salute degli individui e che il perdurare delle condizioni comporta gravi ripercussioni sia sulla salute dei dipendenti che all’interno del penitenziario lavorano ed alloggiano nonché della stessa popolazione detenuta pregiudicando l’ordine e la sicurezza - ggiunge Grieco- Il paradosso è che la gestione del riscaldamento della struttura detentiva è appaltata ad una ditta esterna che dovrebbe garantire standard qualitativi e di efficienza h24 per cui se non giungeranno segnali immediati di rispristino la scrivente, sostituendosi all’amministrazione, procederà a denunciare la questione alla Procura della Repubblica affinché siano accertate compiutamente le reali responsabilità sulla questione sia del penitenziario che del mancato funzionamento del riscaldamento.
"Poiché il penitenziario per il suo mandato istituzionale ospita persone alle quali è stata privata la libertà personale, quindi, al fine di garantire l’ordine e la sicurezza ed intrinsicamente garantire la sicurezza sotto il profilo della salute di tutti i lavoratori è necessario che l’organo politico oltre alla visita, ben gradita, dia nell’immediatezza risposte concrete al fine di risolvere le problematiche che investono il carcere Fiorentino. Un ringraziamento va al personale di Polizia Penitenziaria nonché a tutti le figure professionali presenti nel carcere le quali nonostante le condizioni in cui versa la struttura detentiva stanno garantendo il mandato istituzionale".
Fonte: UIL-PA Polizia Penitenziaria