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Sgombero campo Navacchio, Potere al Popolo: "Cambiare politica verso i rom"

"La chiusura del campo rom di Cascina, come avevamo previsto è diventata il luogo di una polemica politica che allontana la soluzione dei problemi, ma sopratutto nasconde le responsabilità di molti attori.

Intanto le vittime sono sicuramente i 25 bambini rom che andavano a scuola e adesso vedono impedito il loro diritto alla promozione sociale e all'integrazione. In seconda battuta le famiglie rom che sono state convinte con i soldi pubblici ad abbandonare le baracche di via del Nugolaio, che erano la loro residenza, senza passare da una sentenza di un giudice, che avrebbe garantito per lo meno il rispetto di un percorso privilegiato per i minori e sicuramente un alloggio temporaneo.

Terza vittima la politica: perché l'approssimazione della giunta comunale di Cascina, la presente, ma anche la passata, hanno scaricato su altri i problemi, sperando di nascondere le proprie responsabilità istituzionali con i soldi pubblici (di tutti noi), con l'obbiettivo neanche tanto nascosto di farsi un selfie accanto ad una ruspa.

Le responsabilità della situazione non finiscono qui perché anche la struttura amministrativa di Cascina, accettando con la variazione al PEG di raggiungere l'obbiettivo di chiudere il campo entro la fine dell'anno, ha commesso una grave inadempienza non ottemperando agli obblighi derivanti dal diritto all'istruzione di quei 25 bambini (art. 2 e 34 della Costituzione) e contravvenendo all'art 731 del codice penale che punisce le autorità che non lo rispettano.

La legalità, lo sappiamo, viaggia ormai solo in una unica direzione, ovvero quando si vuole colpire i poveri e difendere i cittadini dal “degrado” delle città, ma come possono gli esseri umani difendersi dal “degrado della politica”?

Chiedendo di operare con giustizia e lo chiediamo anche alla sindaca di Ponsacco perché gli errori non si sommino agli errori, che si aprano veri percorsi di integrazione per tutte le vittime di questa situazione, perché qualcuno dica basta e interrompa la corsa alle politiche securitarie, che è solo un modo per aumentare l'insicurezza. Giustamente occorre coinvolgere il prefetto, ma anche le autorità scolastiche, la Società della salute e tutte le forze democratiche e sociali, per creare un fronte contro i furbetti della politica che alimentano l'odio e la paura.

Potere al popolo della Valdera vigilerà perché questo percorso di vera integrazione sia trasparente e non vengano strumentalizzate le vittime in alcun senso, che chi ha delle responsabilità paghi fino in fondo, perché si combatta la politica dello sciacallaggio fatta da sciacalli della politica".

Fonte: Potere al Popolo Valdera

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