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Un pasto al giorno e nessuna pulizia nei centri di accoglienza, ai domiciliari presidente consorzio Astir

Per irregolarità e cattivo servizio per l'accoglienza dei richiedenti asilo a Prato, Carmignano e Poggio a Caiano è finita agli arresti domiciliari la presidente del consorzio Astir Loretta Giuntoli mentre i rappresentanti della cooperativa Humanitas (all'interno dello stesso consorzio) Roberto Baldini e Alberto Pintus sono stati interdetti dalla professione per 9 mesi. L'inchiesta della procura di Prato riguarda 8 centri di accoglienza straordinaria. Si parla di frode nelle pubbliche forniture: le accuse riguardano il servizio di pulizia assente all'interno dei centri e un solo pasto al giorno al posto dei tre previsti. Giuntoli dovrà rispondere anche dell'accusa di minacce nei confronti di tre dipendenti del consorzio.

Alcuni cittadini di Poggio a Caiano hanno fatto partire l'indagine a inizio estate, e i risultati elencati dal procuratore Giuseppe Nicolosi hanno dell'incredibile. Alcuni degli ospiti delle strutture avrebbero recuperato dalla spazzatura le lenzuola per coprirsi la notte, e avrebbero acceso fuochi in giardino per cucinare. Cinque appartamenti adibiti all'accoglienza a luglio scorso erano stati sequestrati per violazioni urbanistiche.

Inchiesta Cas Prato, il vicedirettore Alberto Pintus si autosospende dall'incarico

La Caritas diocesana è estranea alle indagini e non si occupa neanche dei Cas a Prato e provincia, ma Alberto Pintus, diacono, che è iscritto nel registro degli indagati per l'inchiesta su una presunta frode nelle pubbliche forniture nella gestione delle strutture per l'accoglienza dei migranti a Prato e provincia, "si è autosospeso dall'incarico di vice direttore della Caritas diocesana di Prato. Pintus fino al 29 giugno di quest'anno, giorno in cui è stato nominato vice direttore della Caritas, ha ricoperto la carica di presidente della cooperativa Humanitas, appartenente al consorzio Astir. La scelta di autosospendersi dall'attuale incarico è stata presa in attesa che la sua posizione venga chiarita. Lo spiega in una nota la Diocesi di Prato.

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