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Abbattuto campo rom Navacchio, Russo (La città di tutti): "Nostra indagine dice nessuna ghettizzazione"

Siamo ormai abituati alle uscite approssimative del sindaco e della sua maggioranza PD. L'ultima, però, supera di gran lunga tutte le altre.

Le famiglie macedoni trasferitesi un anno e mezzo fa a Ponsacco e provenienti dal campo nomadi di Pisa tutt'a un tratto diventano Rom pericolosi ad alto rischio ghettizzazione. Addirittura il sindaco Brogi prova a fare la voce grossa per contrapporsi ed attaccare Susanna Ceccardi, il sindaco di un comune confinante, ma soprattutto leghista. E' fuori di dubbio che la sparata debba attribuirsi al crollo verticale di consensi del partito a cui appartiene e soprattutto ad un'azione di governo a Ponsacco pressoché inesistente (a parte qualche intervento di livello "condominiale"). Per le famiglie macedoni-rom erano stati stipulati contratti di locazione (anche questi oggi sub iudice) e sarebbero stati anche erogati, a quanto si sa, i contributi affitto nella graduatoria comunale.

La Società della Salute di Pisa a suo tempo avrebbe liquidato somme di incentivo per l'abbandono del campo di Oratoio e, stando alle parole della stessa sindaca, i figli di queste famiglie erano seguiti dal comune per l'inserimento nelle scuole di Ponsacco e dei comuni limitrofi. Quindi il comune seguiva a pieno titolo l'iter di integrazione delle famiglie medesime, mentre il nostro gruppo consiliare si era attivato per controllare e per monitorare le condizioni di questi nuovi arrivi.

A quanto ci risulta, dopo un'indagine da noi condotta, nelle ultime settimane non sono stati attivati né nuovi contratti di affitto per eventuali "ultimi arrivati" sul territorio ponsacchino, né esisterebbero processi di "ghettizzazione".

Anzi, abbiamo saputo che sono in corso le procedure di sfratto esecutivo dagli immobili di via Rospicciano per diversi casi di morosità. Quindi nel giro di alcuni mesi gli appartamenti del complesso saranno liberati mediante l'ausilio della legge. Il Sindaco non poteva non sapere questi fatti e lanciare pertanto allarmi ingiustificati.

Del resto, che questa politica rasenti il dilettantismo si ha prova, quando la sindaca Brogi fa una filippica contro il decreto sicurezza, la Lega, Susanna Ceccardi e il Prefetto, mentre si dimentica clamorosamente che primo dovere e potere del sindaco sarebbe proprio quello di sollecitare la Polizia Municipale a verificare se all'interno degli immobili di Ponsacco risulti una presenza insolitamente maggiorata degli occupanti, che metta a rischio la sanità e l'agibilità degli stessi.

Una domanda, piuttosto, che andrebbe fatta a tutta la sinistra che ha governato dal dopoguerra fino ad oggi Ponsacco e la Toscana, è perché le politiche della cosiddetta integrazione della comunità Rom adottate non hanno fatto altro che rendere irrisolto il problema e alimentare lo scontento e lo scollamento dei cittadini dalla classe politica, a cui era demandato il governo dei territori. Adesso è troppo tardi per gridare al lupo e dare la colpa a terzi.

Roberto Russo, capogruppo consiliare Ponsacco La città di tutti - Fratelli d'Italia

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