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Compiti per le vacanze, gli psicologi consigliano: "Ridurre quelli carta-matita e stimolare altre attività"

Intervento del presidente dell’Ordine della Toscana Lauro Mengheri e del Consiglio nazionale Fulvio Giardina dopo l’invito del Ministro dell’istruzione Marco Bussetti

Compiti a casa, ridurre quelli carta-matita e stimolare altre modalità di accrescere le conoscenze

Non è possibile – spiegano gli psicologi - prendere posizione netta pro o contro i compiti. Indubbiamente i compiti hanno la loro importanza, ma per scegliere quali, quanti e quando è necessario tener conto dei processi che sottostanno all’apprendimento.

“E’ auspicabile ridurre i compiti di tipo carta-matita,per stimolare altre modalità di accrescere le proprie conoscenze, attraverso esperienze dirette (mostre, gite, confronto con gli adulti), per recuperare del tempo da dedicare alla cura delle relazioni, allo stare in famiglia e ovviamente al sano gioco”. A sostenerlo Lauro Mengheri Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana, che commenta così l’invito del ministro dell’istruzione Marco Bussetti. “Da tempo sosteniamo che il carico dell’impegno scolastico appare eccessivo per gli alunni - aggiunge Fulvio Giardina, Presidente del Consiglio nazionale degli psicologi - ed è quanto mai opportuno ridurre i compiti per casa riconsegnando il bambino al clima familiare, al tempo libero e a un apprendimento più informale caratterizzato da minori tensioni”.

Non è possibile – spiegano gli psicologi - prendere posizione netta pro o contro i compiti. Indubbiamente i compiti hanno la loro importanza, ma per scegliere quali, quanti e quando è necessario tener conto dei processi che sottostanno all’apprendimento. Per alcune competenze serve l’esercizio e la ripetizione, mentre per altre occorre stimolare il pensiero critico, la creatività e sempre per tutti la motivazione, l’interesse e la curiosità. Per sedimentare quanto appreso – concludono - è indispensabile prevedere periodi di pausa, le vacanze permettono di alleggerire il carico dovuto agli impegni scolastici per ripartire con energia al rientro”.

Fonte: Ordine degli Psicologi della Toscana - Ufficio Stampa

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