Fondo per i negozi che dismetteranno le slot: la scelta contro la ludopatia
Stretta sul gioco d’azzardo patologico ad Altopascio. La giunta D’Ambrosio ha infatti approvato la delibera “anti slot”, grazie alla quale viene istituito un fondo economico, concesso tramite bando, nel bilancio comunale da destinare agli esercizi commerciali che dismetteranno le macchinette “mangiasoldi” o che sceglieranno di incentivare e promuovere la cultura del gioco sano all’interno del proprio locale, come strumento di aggregazione per bambini, ragazzi e adulti. Inoltre, confermata anche per il prossimo anno la decisione di raddoppiare la tariffa sui rifiuti alle sale slot, che già quest’anno è aumentata del 98% rispetto al 2017.
“Negli ultimi cinque anni in Toscana si registra un incremento del 44 per cento dei pazienti trattati dai servizi per gioco d’azzardo patologico - spiegano il sindaco, Sara D’Ambrosio e l’assessore al sociale, Ilaria Sorini - Ad Altopascio, a fronte di un reddito pro capite medio basso (se paragonato ad altri comuni della provincia), la spesa nelle slot è tra le più alte, con circa 1.600 euro a testa all’anno. Sono dati allarmanti e molto significativi, di fronte ai quali abbiamo deciso di attivarci: come prima cosa abbiamo approvato in consiglio comunale il regolamento sul gioco d’azzardo patologico, che limite fortemente l’installazione di nuove slot grazie allo strumento del distanziometro; dopodiché abbiamo istituito il fondo economico - siamo uno dei pochi comuni in Toscana ad averlo introdotto -, che funziona come un incentivo per dismettere le slot-machine dai propri locali e per promuovere un gioco sano, quale elemento di ritrovo e di coesione sociale. Ed è proprio il sociale, infatti, il settore direttamente interessato dalla piaga del gioco d’azzardo patologico: spesso, a essere dipendenti dal gioco, sono le persone più fragili, non solo dal punto di vista economico, ma anche e soprattutto umano, a partire da quelle che all’improvviso si ritrovano a gestire situazioni sconosciute fino a poco tempo prima, come una separazione, una malattia o la perdita del lavoro. A giorni apriremo il bando attraverso cui chiedere i contributi e ci piacerebbe che anche altri comuni istituissero misure simili, la collaborazione tra territori in questi casi è fondamentale”.
Per partire l’amministrazione comunale ha deciso di versare nel fondo “anti slot” 7.500 euro, una cifra che aumenterà di anno in anno. Due le forme di contributo: la prima, che può arrivare fino a un massimo di 1700 euro, riconosciuta a chi decide di dismettere le slot-machine; la seconda, pari a 200 euro, per chi decide di promuovere nel proprio locale, circolo privato o realtà associativa un gioco sano. La cifra in questo caso, potrà essere utilizzata per l’acquisto di nuovi giochi da tavolo o attrezzature di gioco da mettere a disposizione dei consumatori, senza aggiunta di costi; per l’organizzazione di iniziative specifiche, come eventi o tornei; per l’allestimento, all’interno del negozio, di angoli dedicati al gioco, per bambini o adulti. inoltre, tutte le attività di contrasto al gioco d’azzardo patologico, promosse sul territorio di Altopascio, avranno il patrocinio, il supporto e il contributo dell’amministrazione comunale.
Fonte: Comune di Altopascio - Ufficio stampa