Incendio Monte Serra, convalidato l'arresto del piromane
È stato convalidato l'arresto di Giacomo Franceschi, il volontario del 'Gva Paolo Logli' residente a Calci ritenuto il responsabile del rogo che ha devastato il Monte Serra del 25 settembre scorso. A deciderlo è stato il GIP. Da quanto si apprende l'arresto è stato convalidato a causa dei forti indizi di colpevolezza raccolti dagli inquirenti, non esisterebbe pericolo di fuga.
La notizia è emersa nel corso della conferenza stampa presso la Sala Conferenze della Procura della Repubblica che si è tenuta oggi, venerdì 21 dicembre. Una telecamera incastrerebbe Franceschi, ripreso mentre tornava da appiccare il fuoco sul monte.
Continuano intanto i lavori di salvaguardia
Procedono a gran ritmo i lavori di salvaguardia sui Monti Pisani dopo l'incendio di fine settembre che ha distrutto 1.148 ettari di bosco: a meno di due mesi dall'avvio degl interventi la quota realizzata supera già il 75% del totale. Al massimo entro fine gennaio tutte le opere previste saranno completate. I lavori sono parte di un piano da 1,5 milioni di euro predisposto dalla Regione per contenere i rischi idrogeologici a valle delle aree percorse dal fuoco, per limitare la possibilità di eventuali frane, e per sanare parte delle ferite inferte dall'incendio al reticolo idraulico.
Sin qui gli interventi sono serviti al taglio del materiale vegetale bruciato, quello che non si é completamente incenerito e che viene utilizzato per la realizzazione di opere di consolidamento dei versanti, nella sistemazione idraulica forestale e in interventi di ripristino della viabilità all'interno del bosco. Inoltre sono state effettuati interventi di regimazione delle acque superficiali poste sulle sponde o all'interno dei piccoli bacini di raccolta presenti, con ripristino o realizzazione di fossi di guardia, e sistemazione del reticolo idraulico.
Sono infine stati già ripristinati oltre 11 km di viabilità forestale presente nei vari settori dell'area percorsa dall'incendio. L'ente competente per la realizzazione degli interventi è l'Unione Montana Val di Cecina, nel cui territorio ricadono le aree interessate dal rogo, ma con il rinforzo degli operai forestali di varie Unioni di Comuni limitrofe (Media Valle del Serchio, Lunigiana, Garfagnana, Appennino Pistoiese, Colline Metallifere) e del Comune di Calci. Il consorzio di bonifica del Basso Valdarno ha avuto invece il compito di intervenire sul reticolo idraulico minore.
Sopralluogo di Rossi a Calci
"Voglio complimentarmi con i lavoratori forestali che hanno fatto un lavoro straordinario. A loro esprimo la mia gratitudine e il mio apprezzamento, ai volontari antincendio la mia vicinanza e comprensione mantenendo alta la piena fiducia nella Magistratura".
Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, oggi a Calci per incontrare i lavoratori forestali e visitare cantieri aperti per la ripulitura delle aree bruciate durante l'incendio del 24 settembre scorso. "Se siamo qua oggi – ha proseguito Rossi - è soprattutto per questo, per essere vicini a una comunità che sembra essere stata ferita non una, ma due volte. La volontà adesso è una sola: andare avanti. Il prossimo appuntamento è a gennaio, quando torneremo per vedere il lavoro di recupero completato e per programmare insieme la gestione della ricostruzione del bosco e l'organizzazione delle comunità di bosco".
Dopo aver constatato di persona il grande lavoro compiuto dagli operai forestali nella zona interessata dall'incendio, soprattutto quella vicino all'abitato, con la realizzazione delle palizzate, delle griglie il contenimento e con la ricostruzione anche del tessuto per mettere in sicurezza dal rischio idrogeologico, il presidente ha parlato del futuro. "Seguiremo insieme ai Comuni interessati e alla Provincia la fase successiva a questa – ha insistito -, che è quella della rinascita della grande area verde. Il bosco per fortuna, grazie alla natura, rinasce spontaneamente, ma la spontaneità va un po' guidata. In alcuni casi ci saranno interventi di semina, in altri casi interventi di gestione della ricrescita del bosco. Ci vorranno circa 20 anni per vedere ricrescere il bosco, ma bisogna pensare che lavoriamo anche per il futuro".
"Faremo anche una programmazione di altri interventi in una dimensione regionale – ha quindi detto -, perché questo è diventato il punto: avere la capacità di mettere insieme le nostre forze. Sappiamo che i lavoratori forestali regionali sono diventati pochi, vorremmo per questo rafforzarne i ranghi che si sono assottigliati troppo".
"La Regione a Calci è intervenuta con fondi propri per gli interventi di primo soccorso, con un milione e mezzo di euro, e poi per gli interventi dei lavoratori e per quelli stradali. Soldi spesi bene. Credo . Ha concluso - che da questo evento drammatico nasca anche un modello che abbiamo messo in campo proprio per questa zona. Se dovessero capitare eventi come questo o simili a questo, la modalità di intervento messa in campo qua la riprodurremo e mi pare davvero di grande efficacia".
Oggi la Consigliera Regionale Alessandra Nardini (Pd) è stata a Calci con il Presidente della Regione Rossi, il Sindaco Ghimenti, il Sindaco di Vicopisano Taglioli e il Presidente della Provincia Angori, per effettuare un sopralluogo ai cantieri e un aggiornamento sullo stato dei lavori. Dichiara Nardini: "Sono già state concluse le opere più urgenti e quelle di contenimento idraulico e sono a buon punto le opere forestali.
Un gigantesco grazie alle Amministrazioni, agli operai forestali, al consorzio di bonifica e a tutte le volontarie e i volontari per la reazione organizzata e tempestiva alla tragedia che ci ha colpiti a fine settembre. I Comuni del Monte Pisano sono stati un vero e proprio modello di gestione dell'emergenza e delle fasi successive. Nei prossimi mesi proseguirà a pieno ritmo il lavoro coordinato delle istituzioni per continuare a dare al territorio le risposte rapide che merita. Anche come Regione Toscana, dopo avere fornito uomini e risorse, continueremo a essere in prima linea".
Anpas si costituisce parte civile
«Valuteremo l’opzione di costituirci parte civile qualora si arrivi a processo nei confronti del presunto responsabile». E’ il presidente delle Pubbliche assistenze toscane, Dimitri Bettini a illustrare la decisione che la direzione di Anpas Toscana ha preso all’indomani dell’annuncio del fermo di indiziato di reato a carico di quello che le forze dell’ordine ritengono essere il presunto responsabile del rogo di Calci.
«Restiamo sempre convinti – ha detto Bettini – del fatto che si è innocenti fino a prova contraria. E per questo sarà la magistratura ad accertare se il fermato abbia o meno responsabilità dirette nel fatto. Ma riteniamo anche che sia necessario tutelare l’immagine dei volontari, di tutti i volontari che ogni giorno si mettono in gioco nell’antincendio boschivo e, per quanto riguarda le pubbliche assistenze anche nel soccorso sanitario, nei servizi sociali, nella protezione civile»
Nel rogo del Monte Serra, sono andati in fumo oltre mille ettari di bosco, e 700 persone sono state evacuate. Il danno ambientale è incalcolabile. «Penso ai nostri volontari – ha aggiunto Bettini – che sono corsi immediatamente sul posto e hanno messo in gioco anche la loro vita per spegnere le fiamme. E’ per tutelare questa onorabilità, il cuore dei volontari, che abbiamo preso questa decisione. E sarà una pratica che, valutando caso per caso, osserveremo anche per il futuro, quando ci saranno episodi che mettono a rischio l’integrità dei nostri valori. Per chiudere voglio sgombrare il campo da ogni possibile frainteso. Avremmo deciso in tal senso anche se il presunto responsabile appartenesse al nostro movimento».
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