Un unico Piano Strutturale Intercomunale per la pianificazione urbanistica del territorio della Valdelsa Fiorentina. Un unico documento valido per il territorio di quattro Comuni: Castelfiorentino, Certaldo, Gambassi Terme, Montaione.
Con la firma del documento programmatico preliminare da parte dei Sindaci dei Comuni interessati (Alessio Falorni, Giacomo Cucini, Paolo Campinoti, Paolo Pomponi) è iniziato stamani l’iter operativo che porterà all’approvazione del Piano Strutturale Intercomunale, documento che dovrà definire le scelte strategiche che riguardano il territorio della Valdelsa Fiorentina per i prossimi anni. Erano presenti – oltre ai Sindaci - anche i tecnici dei Comuni dell’area, che lavoreranno in team nei prossimi mesi tramite l’”Ufficio di Piano”, attivato contestualmente al servizio associato per il Piano Strutturale che è stato deliberato attraverso un’apposita convenzione approvata tra la fine di novembre e i primi di dicembre dai Consigli Comunali dei quattro comuni.
In base alla convenzione, il Comune di Castelfiorentino è stato individuato come Ente responsabile (Comune capofila) mentre organo di indirizzo politico sarà la Conferenza dei Sindaci, che ha provveduto a nominare il responsabile del procedimento. Il Piano strutturale intercomunale – che interessa una superficie di 329 kmq e 42.252 abitanti - risponde alla necessità di definire politiche di razionalizzazione del sistema infrastrutturale e della mobilità (per migliorare il livello di accessibilità dei territorio interessati), attivare preziose sinergie per il recupero e la riqualificazione dei sistemi insediativi e per la valorizzazione del territorio rurale, razionalizzare e riqualificare il sistema artigianale e industriale, prevedere forme di perequazione territoriale. Al fine di incentivare la pianificazione territoriale intercomunale la Regione Toscana prevede appositi finanziamenti: nello specifico, la Regione ha disposto ai quattro comuni interessati un finanziamento di circa 90.000 euro.
Il documento programmatico preliminare, che è stato firmato stamani dai quattro Sindaci, rappresenta in pratica la base di lavoro intorno alla quale sarà organizzato il processo di elaborazione del Piano, definendone temi e finalità. Tra le principali, si ricordano: coordinamento della strumentazione urbanistica anche in relazione alle future necessità di interconnessione dei territori e dei sistemi di viabilità alla nuova SRT 429, con attenzione anche alla riqualificazione e/o riconversione del patrimonio edilizio produttivo, al potenziamento della viabilità di collegamento tra gli insediamenti produttivi esistenti e i nuovi svincoli della 429 (con particolare riferimento all’incrocio con la SP 4 Volterrana).
Garantire contestualmente l’accessibilità, a tutto tondo, della Valdelsa Fiorentina, tramite il potenziamento dei parcheggi (specie in prossimità dei centri storici o delle stazioni), l’implementazione dei percorsi ciclabili e ciclopedonali (specie nei fondovalle fluviali), degli itinerari e dei percorsi turistici, il miglioramento delle aree pedonali dei centri urbani e delle sinergie con la mobilità ferroviaria, mediante riattivazione delle fermate minori (Petrazzi, Cambiano).
Perseguire una nuova alleanza tra il territorio agricolo e le aree urbanizzate, attivando sinergie per recuperare e riqualificare i sistemi insediativi e valorizzare nel contempo il territorio rurale, in vista di una reale integrazione tra ambiente, paesaggio e territorio urbanizzato. In questo ambito si collocano una pluralità di azioni, che vanno dalla valorizzazione della rete dei parchi (fluviali, archeologico, collinari) alla difesa idrogeologica dei territori, alle modalità connesse al riuso degli edifici produttivi o commerciali che si trovano in stato di sottoutilizzazione o abbandono.
Promuovere la valorizzazione della ricettività del turismo nel territorio aperto, nonché l’attivazione di forme di perequazione territoriale, finalizzate alla localizzazione di specifiche funzioni nelle aree particolarmente vocate.
LE DICHIARAZIONI DEI SINDACI
“E’ un passo importante – sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni – poiché farà lavorare con maggiore velocità quattro comuni che presentano notevoli complementarità come un’unica testa. E questo sicuramente sarà un elemento positivo per lo sviluppo economico della valdelsa. Questo territorio – prosegue Falorni – ha bisogno di recuperare il ritardo nella sua evoluzione e il protagonismo che merita. C’è un lavoro importante da fare per riprendere appieno la sua competitività e gestirla in maniera integrata su quello che è un bacino di attrazione strategico per tutta la Toscana centrale. Ed è un lavoro che dobbiamo fare insieme.”
“Il piano strutturale intercomunale – sottolinea Giacomo Cucini, Sindaco di Certaldo rappresenta una novità per la nostra amministrazione, novità che abbiamo voluto perché si tratta di una scelta strategica per il nostro territorio. Da un lato questo piano ci permette di tenere conto e pianificare fino in fondo tutela e sviluppo del territorio, che nei suoi elementi caratterizzanti, basti pensare al fiume Elsa ma anche alle strade extraurbane, non si ferma ai nostri confini amministrativi e quindi le scelte di un comune interessano anche l’altro e viceversa. Dal punto di vista dello sviluppo inoltre, sia la presenza di importanti aree artigianali ed industriali lungo i confini che la crescita del turismo, consigliano di pianificare lo sviluppo in modo omogeneo e coordinato, perché se un’intera area come la Valdelsa agisce all’unisono le imprese e l’economia non possono che trarne vantaggi”.
“Sono convinto – sottolinea Paolo Campinoti, Sindaco di Gambassi Terme – che un piano strutturale che abbraccia un’area composita e vasta come i 4 comuni della Valdelsa rappresenti un’opportunità di programmazione e sviluppo unica. Le grandi direttrici di comunicazione come la 429 bis o il raddoppio ferroviario, che sono ormai più di una ipotesi e si apprestano a diventare reali, la considerazione dei flussi di persone e la possibilità di studiarne le implicazioni, un’opportunità in più insomma per fornire risposte di prospettiva. Dal punto di vista del territorio – prosegue Campinoti – è sufficiente osservare che fiumi e torrenti, zone a pericolosità idrogeologica, settori dedicati morfologicamente e strutturalmente, difficilmente coincidono con i confini comunali. Da qui si evince come sia necessario dotarsi di strumenti per “fare” strategia insieme, con un approccio adeguato ai tempi che non sia più legato ai campanili ma alla collaborazione fra aree territoriali”.
“Obiettivo di un piano strutturale di area – osserva Paolo Pomponi, Sindaco di Montaione - è quello di rappresentare lo strumento da cui far derivare le scelte strategiche che dovranno segnare lo sviluppo del nostro territorio nei prossimi anni nella consapevolezza che le dinamiche insediative e socio-economiche disegnano confini che possono non coincidere con quelli amministrativi. Allo stesso tempo una pianificazione sovracomunale, specialmente per gli enti, come il nostro, di più piccole dimensioni demografiche, ma di più elevata estensione territoriale, dovrà garantire pari dignità e la salvaguardia delle proprie specificità”.
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