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Piano Operativo di Scandicci, passi avanti verso l'approvazione

“Un altro passo importante verso l'approvazione del nuovo Piano Operativo di Scandicci, ovvero verso la pianificazione del futuro della nostra città che prevediamo in vigore dalla primavera: avremo meno metri quadri da costruire rispetto a quanto si prevedeva in passato, un'attenzione particolare ai posti e alla qualità del lavoro, servizi a portata di mano dei cittadini - in particolare lungo la tramvia - e una tutela sempre maggiore all'altissimo valore delle nostre colline”. E' questo il commento del Sindaco Sandro Fallani all'approvazione da parte del Consiglio delle controdeduzioni alle 201 osservazioni pervenute da cittadini, enti o dalla stessa Amministrazione comunale al Piano Operativo e alla Variante al Piano strutturale adottati il 10 luglio 2018: le linee principali dei due strumenti di pianificazione urbanistica restano immutate, ma con l'accoglimento di parte delle osservazioni i metri quadri in meno di edificazioni previste (rispetto alle previsioni del Regolamento urbanistico del 2013) passano a 63.521 (39 mila mq in meno di previsioni sono per funzioni produttive), mentre con questa Variante il dimensionamento del Piano Strutturale si riduce di 57.121 mq rispetto allo strumento vigente.

Con l'approvazione delle controdeduzioni alle osservazioni, il Po e la Variante al Ps passano alla Regione e alla Sovrintendenza per la “Conformazione al Piano paesaggistico regionale” (la prima riunione della conferenza dei servizi è stata fissata dalla Regione per il 18 gennaio 2019), dopodiché tornerà al Consiglio comunale per il voto sull'approvazione.

“Lo spirito che ha guidato l'Amministrazione nel valutare le osservazioni pervenute è stato quello di accogliere quelle in linea con gli obiettivi politici del Piano e di respingere quelli in contrasto – dice l'assessore all'Urbanistica e Vicesindaco Andrea Giorgi – abbiamo puntato a dare risposte alle aziende che intendevano espandersi, puntando al tempo stesso ad aumentare i parcheggi nella zona produttiva, abbiamo confermato di non utilizzare nuovo suolo non edificato, quindi non ci saranno previsioni fuori dal territorio urbanizzato. Cerchiamo anche di agevolare e semplificare alcune attività produttive o non produttive in zona collinare – nell'assoluto rispetto della tutela del paesaggio – aiutando così coloro che si prendono cura delle colline scandiccesi, manutenendole”.

La Giunta ha inoltre introdotto una norma, attraverso la presentazione di un'osservazione, per incentivare e potenziare le attività sociali del territorio: sono state infatti introdotte un paio di modifiche alle norme riguardanti gli ambienti privati di interesse collettivo, per incentivare il potenziamento delle strutture sociali.

In tutto le osservazioni in discussione sono state 201: per quanto riguarda la Variante al Piano Strutturale 33 osservazioni sono pervenute da soggetti esterni all'Amministrazione, una è stata presentata dalla Giunta e una dal settore Edilizia ed Urbanistica del Comune, quattro sono stati i contributi di enti esterni; per il Piano Operativo 149 osservazioni sono da soggetti esterni, una presentata dalla Giunta e una dal settore Edilizia ed Urbanistica del Comune, sette sono stati i contributi di enti esterni; quattro osservazioni erano state presentate alla Variante al Piano Strutturale e sono state trattate per competenza come osservazioni al Po.

I pareri dei gruppi consiliari

Massimiliano Tognetti – Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle
Crediamo che, prima di tutto, si debba ringraziare tutto l'Ufficio Urbanistica del Comune per il lavoro svolto in merito alle Osservazioni ricevute ,e l'Architetto Paoli per le precise e comprensibili delucidazioni fornite durante le sedute di Commissione, che hanno permesso di avere un quadro ben delineato di tutte le situazioni nonostante la materia trattata non fosse delle più semplici.
Dovessimo votare in continuità con quanto fatto per il Piano Strutturale ed il Piano Operativo, il nostro voto sarebbe contrario perché la nostra visione dello sviluppo urbanistico della città è molto distante da quello che è stato presentato e portato avanti da questa Amministrazione, come abbiamo avuto più volte modo di ricordare.
Andando a votare ogni singola Osservazione e non un “pacchetto” di provvedimenti o un'idea generale come avvenuto nel caso del Piano Strutturale e del Piano Operativo possiamo, però, essere più specifici nelle nostre posizioni proprio grazie al nostro voto.
Abbiamo perciò fatto un ragionamento legato alla partecipazione dei cittadini alla vita pubblica: la presentazione delle osservazioni che stiamo discutendo è un vero momento di interazione fra la Pubblica Amministrazione ed il cittadino nello sviluppo del territorio, molto più di quanto fatto dall'Amministrazione con gli incontri con la cittadinanza svolti in fase di presentazione del Piano Strutturale ed Operativo. Quindi ci siamo sentiti ancora di più in dovere di rendere merito agli sforzi messi in atto dalla cittadinanza.
Per quanto riguarda le osservazioni che l'Amministrazione ha ritenuto di non accogliere per mera motivazione tecnica, pur avendo stima nell'operato dell'Architetto Paoli e dei suoi collaboratori, riteniamo opportuno astenerci in quanto, per controbattere tecnicamente nel merito avremmo avuto bisogno di molto più tempo.
Per le altre osservazioni in discussione riteniamo che le controdeduzioni dell'Amministrazione siano logiche e condivisibili e pertanto meritevoli del nostro voto favorevole. Fermo restando la verifica puntuale dell'attuazione corretta e dell'assenza di future modifiche che ne stravolgano l'impianto che oggi ci è stato presentato, come, purtroppo avvenuto in passato per altre situazioni.
Resta un punto fermo, comunque, la libertà per ogni portavoce di votare in maniera difforme, e secondo coscienza, su qualsiasi Osservazione.

 

Ilaria Pecorini e Andrea Pacini – Gruppo consiliare Fare Comune
L’approvazione degli strumenti urbanistici avviene alla fine di un lungo e complesso percorso partecipato, con molti incontri con i cittadini nei quartieri, incontri tematici dell’amministrazione con le componenti del territorio e con la restituzione e condivisione di tutto quanto emerso in un evento pubblico.
Con l’approvazione degli strumenti urbanistici si prosegue nella costruzione e nel completamento del centro della città. È il completamento di un progetto già avviato negli anni passati, che ha rivoluzionato il volto della città e che ha già avuto una ricaduta positiva sull’immagine di Scandicci e sulla qualità della vita di una realtà che ormai non è più un dormitorio ai margini di Firenze. Tutti noi che abitiamo a Scandicci abbiamo avuto modo di sperimentare gli effetti positivi sulla vita della città della presenza di un centro nuovo e moderno, diventato luogo di aggregazione, di socialità, di eventi cittadini anche culturali. Questo progetto deve essere completato per la realizzazione degli obiettivi previsti di una Scandicci moderna.
Tutto questo avviene con una definizione dei volumi inferiore a quanto previsto in precedenza e con un aumento dei servizi rispetto al residenziale, perché la maggior parte delle costruzioni nuove, che avranno una qualità architettonica elevata, saranno funzioni pubbliche. Scandicci, non più periferia residenziale di Firenze, assume un ruolo centrale nell’ambito dell’area metropolitana, con nuove funzioni grazie anche al sistema della viabilità e grazie al coordinamento con i comuni limitrofi (si pensi all’accordo che è stato fatto recentemente sulla promozione turistica integrata dei comuni dell’area fiorentina).
Si punta molto all’equilibrio tra aree edificate e verde pubblico, con la presenza di un parco urbano che permea il centro cittadino fino a Villa Costanza. Un parco che rappresenta un elemento vitale e reale del territorio che si sviluppa nel cuore della città proprio per essere vissuto.
Ma non c’è solo il centro, in quanto c’è anche molta attenzione alla riqualificazione dei quartieri, con politiche sensibili alle esigenze di una popolazione che secondo le proiezioni demografiche tende all’invecchiamento, anche se a Scandicci, in controtendenza rispetto ad altri comuni, si osserva aumento dei residenti.
Altro punto di forza è l’attenzione al lavoro come valore costitutivo della città, che prevede uno sviluppo del territorio proprio intorno al lavoro, con tutto il sistema delle relazioni che questo comporta con previsioni di sviluppo produttivo e di espansione nella zona industriale.
Un altro elemento fondamentale è la tutela attiva del patrimonio collinare, che viene preservato e valorizzato.
Si pone attenzione anche alla rigenerazione delle strutture pubbliche come le scuole, il teatro, e alla riqualificazione di piazza Togliatti e del vecchio centro storico con la prosecuzione dell’asse pedonale.
Con gli strumenti urbanistici si prefigura una crescita e uno sviluppo del territorio per una città vivace, totalmente accessibile, che guarda al futuro e che si rinnova, non solo dal punto di vista urbanistico, ma anche sociale e culturale.

 

Chiara de Lucia - Delegata urbanistica Gruppo Misto (componente di minoranza)
Il Regolamento Urbanistico della città di Scandicci è stato un percorso faticoso e pieno di insidie. Il gruppo misto, nella sua quota di minoranza, si è battuto, vincendo, per evitare che fosse presentato il cambio di destinazione nella zona denominata Ex Margheri - un'area inclusa nel processo partecipativo della Ex Lupi di Toscana e attualmente di proprietà di una multinazionale nel settore della grande distribuzione.
Nella fase delle osservazioni, però, ci siamo di nuovo trovate di fronte a situazioni quantomeno bizzarre. Dalle richieste di "velocizzazione" dell'approvazione del piano strutturale entro l'anno con tanto di raccomandazioni ai tecnici pubblici e privati (convocati in una riunione apposita), all'esplicitazione di pareri politici che sembrano essere più cambiali sulle prossime elezioni amministrative, che scelte sulla città e per la città. Come notato dai cittadini, inoltre, si è registrato un disinteresse totale per gli indirizzi offerti e votati dal consiglio comunale (come è accaduto per i luoghi del commiato).
La nostra visione dell'urbanistica è diversa. Per noi esistono funzioni che la regia pubblica deve organizzare.
Questa classe politica improvvisata, vulnerabile e in confusione ha invece subito tanto l'azione dei privati, quanto le controreazioni dei cittadini, delegando anche le scelte pubbliche al comparto tecnico.
A seguito delle ultime vicende in città non possiamo che lanciare una provocazione che a nostro avviso sembra comunque essere l'unica soluzione ancora auspicabile.
Se l'Humanitas ha esigenza di cambiare sede, se a Scandicci, per fortuna, ci sono degli imprenditori che hanno la capacità economica e la volontà di restituire qualcosa al proprio territorio (vedi vendita parte privata della Badia), sarebbe opportuno unire le forze oltre che le esigenze e urbanizzare le zone ancora sprovviste di servizi in città (come Vingone e per l'appunto l'area ex Margheri).
Tutti (l'amministrazione, gli imprenditori privati e i cittadini) devono partecipare all'operazione di costruzione di un senso identitario diffuso, che riguardi la città e in questo momento magari riguardi la salute e il benessere (parliamo quindi di servizi sanitari, di aree sportive al chiuso e all'aperto, di luoghi di commiato, di spazi per le associazioni e le farmacie comunali, di luoghi di formazione e che possano andare incontro alle esigenze delle start up).
Ci sentiamo soddisfatte per l'impegno e per il coraggio con cui abbiamo affrontato questo percorso. Abbiamo "proposto" alternative partendo dalla nostre idee di valore, di comunità e di città. Perché l'urbanistica deve tendere ad aumentare il benessere dei cittadini, e non deve essere adoperata come metodo per misurare le proprie aspettative di consenso.

 

Alexander Marchi – Gruppo consiliare Partito Democratico
Il Partito Democratico riconosce il grande lavoro di partecipazione e coinvolgimento che l'amministrazione ha messo in campo nel valutare tutte le controdeduzioni alle osservazioni al Piano Operativo. Il numero relativamente basso di osservazioni esterne, 160 in tutto, dimostra quanto questa amministrazione sia stata attenta nel ricevere, durante la stesura del nuovo piano, le istanze dei cittadini, in seguito anche a tante assemblee e incontri nei quartieri. Tali incontri sono stati concretamente valorizzati nelle scelte assunte e danno prova di come in questi anni abbiamo ottenuto una maggiore consapevolezza di ciò che occorre al nostro Territorio. Inoltre, diverse osservazioni verranno accolte o parzialmente accolte, segno che abbiamo accolto le richieste dei cittadini, nel rispetto del nostri principi: una Scandicci a volumi “sotto zero”, attenta al consumo del suolo, ma aperta a chi vuole investire e crescere con sostenibilità. Una città sempre più attenta e vicina ai bisogni delle famiglie e delle imprese.

 

Leonardo Batistini – Gruppo consiliare Alleanza per Scandicci
Questo Regolamento prevede un sacco di nuove costruzioni concentrate nel centro cittadino, con il rischio di congestionare completamente l’area. Come Lega crediamo molto invece nello sviluppo delle periferie, nel cercare di rendere vivi anche i quartieri non centrali. Tutte cose che non sono previste in questi atti. Che senso ha costruire nuovi centri commerciali o studi medici in pieno centro dov’è già difficile parcheggiare adesso? Sarebbe stato meglio spostare questi edifici in zone più periferiche a nostro avviso.
Inoltre il pericolo è anche quello di un aumento del traffico, dato che non tutti utilizzano i mezzi pubblici per andare a lavoro o a fare shopping. Noi vorremmo aiutare invece anche i piccoli commercianti che lavorano nelle periferie, se questi chiuderanno i battenti quelle zone diventeranno dormitori pericolosi anche per la sicurezza dei cittadini. E’ dimostrato che dove i quartieri non sono abbastanza vivi aumentano furti e delinquenza.
Infine non sono previsti abbastanza case popolari per garantire sostegno alle persone in difficoltà, quelli che sono rimasti fuori dalle attuali graduatorie.

 

Alessio Babazzi – Gruppo Misto (componente di maggioranza)
Il voto di oggi, con l’esame delle osservazioni a Ps e Po, ci consegna, grazie all’amministrazione e ai nostri uffici comunali, uno strumento urbanistico completo e chiaro, che presenta indubitabili pregi. Innanzitutto la tempestività con cui è stato redatto, senza “vuoti di contenuto” successivi alla scadenza dello strumento 2013-18. La rapidità e la certezza delle prescrizioni sono fondamentali per potenziare l’interesse che questo territorio suscita in investitori, imprese e professionisti, interesse che denota una forte competitività.
Confermiamo il nostro essere protagonisti della Cintura metropolitana, grazie al legame con Firenze. Città dalla cui contiguità dobbiamo continuare a trarre potenzialità di crescita, senza porsi in subordinazione rispetto a essa. Vicini, diversi, collaborativi. La tramvia è la base di questo ragionamento, perché ci unisce a Firenze, nella speranza che le corse possano essere aumentate e le banchine allungate, per la dignità dei pendolari scandiccesi.
Conserviamo l’attenzione e il rispetto del territorio collinare, la più bella ricchezza che Scandicci abbia. Cura non vuol dire “imbalsamare le colline”, ma vuol dire favorirne lo sviluppo, sostenendo coloro che delle colline si prendono cura attraverso iniziative imprenditoriali compatibili e sostenibili con la bellezza del nostro verde.
Altro elemento che ci dà fiducia nel sostegno a questo PO è l’attenzione al tema del lavoro. Il tragitto tramviario allungato oltre Casellina è un elemento di forza da questo punto di vista. Continuiamo anche il nostro pressing presso Autostrade e soprattutto sul Governo per quanto riguarda l’accessibilità autostradale, che costituisce per adesso un deficit strutturale della città. Dobbiamo cercare, unendo le forze, di superarlo.
Infine, l’urbanistica a servizio delle funzioni pubbliche, in primis l’istruzione. La scelta di pensare di collocare una scuola moderna, basati su nuovi criteri didattici, e anche la Scuola di Musica, nella attuale area sportiva è a mio parere il tratto più coraggioso di questo PO. Un polo formativo europeo, giovane, centrale, lungo la tramvia. Non case, non solo rendita, ma istruzione. Deve rimanere per sempre a mio avviso il tratto distintivo di questa città.

Fonte: Comune di Scandicci - Ufficio stampa

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