Problema rifiuti, lettera di un operatore Alia: ecco la mia ricetta
Salve sono un cittadino di Empoli e premetto anche un dipendente di ALIA che voleva sottolineare un aspetto che riguarda il problema rifiuti abbandonati o mal conferiti del nostro comune.
Si vede spesso articoli di cittadini che si lamentano del problema rifiuti e che accusano ALIA o il comune di non essere efficaci ed efficienti nel ripulire o contrastare il fenomeno. Il sottoscritto lavorando nel settore spesso si meraviglia della mancanza di informazioni e della superficialità con cui molti trattano questo argomento, è vero che il problema esiste ed è concreto ma ci si dimentica che queste problematiche nascono in primis dai cittadini che mancano di coscienza sociale, che non sanno pensare alla collettività ma sono solo autoreferenziali, e che quindi una volta risolto il loro problema personale di disfarsi dei rifiuti la questione diventa una cosa che altri devono pensare a risolvere perché loro “pagano” e non hanno tempo di pensare a svolgere ciò che dovrebbe essere il semplice dovere di cittadini coscienti di quello che un semplice gesto di noncuranza comporta nei confronti della collettività, dei loro figli e dell’ambiente in cui vivono.
Detto questo bisogna far presente che l’ignoranza e l’incoscienza si possono e si devono combattere per prime con adeguate forme di prevenzione quali una diffusa e capillare informazione agli adulti e una formazione scolastica primaria per le nuove generazioni. Su questi primi due punti devo dire che con la reintroduzione dell’educazione civica come materia nelle scuole dell’obbligo e la presenza di un apposito servizio di ALIA, rivolto alla formazione scolastica, da parte dei due enti (Comune, Alia) si sta lavorando in maniera egregia. Per quel che riguarda invece il mondo degli adulti penso sia necessario qualche sforzo in più mirando a campagne informative più diffuse sul territorio dove si illustri in modo esaustivo l’intero ciclo dei rifiuti soprattutto dal punto di vista ambientale ma anche economico facendo capire quali sono le ricadute sia ambientali che economiche sulla qualità della vita e del portafoglio di tutti i cittadini. Più diffuse come? Attraverso assemblee cittadine presso circoli o durante manifestazioni di pubblico interesse o attraverso social-media interattivi o attivando anche personale specializzato di ALIA ( Ispettori Ambientali) che può presidiare il territorio, individuare eventuali responsabili di comportamenti non rispettosi delle normative, informarli delle corrette modalità e se non basta possono anche reprimere certe azioni ricorrendo a sanzioni amministrative.
Con tutto questo non posso certo pretendere di dire che si risolverebbe totalmente il problema ma sicuramente si potrebbe ridurre a più ragionevoli termini rispetto all’attuale superficialità e noncuranza da parte dei cittadini che di fronte ad una maggiore informazione socio- economica ad un maggior controllo del territorio ed al rischio più concreto di essere individuati e sanzionati forse si potrebbero convincere ad adottare atteggiamenti più consoni alla civile convivenza.