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Creazioni artigianali lungo la via dei Presepi della Valdipesa

Il Natale ispira il cuore artigiano delle colline del Chianti. La creatività, l’ingegno, la fantasia dei cittadini, abili mani di falegnami, ceramisti, fabbri, impagliatori infondono vita e concretezza al tema della Natività e ogni presepe, avvolto dalla magia delle feste, si traduce in un pezzo unico, fatto a mano esposto lungo le vie e i vicoli, i piccoli borghi, le antiche piazze, le cappelle e le pievi millenarie di un passato che esprime la forte identità e la storia di San Casciano. Un presepe di pregio, coordinato da Don Massimiliano Gori, è quello che tra pochi giorni adornerà l’antica Pieve di Decimo, una delle più antiche di San Casciano. Il tema della Natività diventerà una scena vivente e contemporanea con la partecipazione di cittadini, famiglie, bambini e tanti animali tra cui pecore, asini e un bue.

Un capolavoro collettivo realizzato da 120 persone che interpreteranno le scene della Natività tra gli spazi esterni e interni della Pieve, ristrutturati e addobbati dagli stessi volontari. Le giornate della quarta edizione del Presepe vivente di Decimo, aperte al pubblico, sono previste il 26 dicembre e il 6 gennaio dalle ore 15.30 alle ore 19. "Abbiamo ricreato tante scene ampliando sedi e allestimenti - dichiara uno dei volontari, Giampiero Guarducci - il presepe vivente evoca gli antichi mestieri, l'ambiente della Sinagoga, i momenti legati al cibo intorno al focolare, le attività agricole, la stalla dove sarà collocata la scena della nascita di Gesù, questo lavoro è frutto di un impegno corale che ha coinvolto i cittadini di San Casciano, la Pro Loco, il Comune e le Contrade sancascianesi che sfileranno il 6 gennaio alle ore 16.30 con il corteo dei Re Magi lungo un tragitto che dal convento delle Clarisse attraverserà il centro storico per giungere alla Pieve di Decimo".

A San Casciano il tema della Natività, incorniciato dalla mangiatoia e avvolto dalle scene urbane e agresti, rivive nelle forme, nei materiali e nella bellezza armoniosa delle creazioni firmate dai volontari del territorio per il presepe di ispirazione toscana allestito in forma prospettica nella Propositura di San Cassiano. "Nel presepe della Propositura - precisa Don Massimiliano Gori - è stato rievocato un edificio religioso sancascianese, l'oratorio dell'Annunziata detto anche Il Chiesino, bombardato durante la seconda Guerra mondiale, anche per quello dell’antica chiesa di Argiano, giunto al trentesimo anno di vita, la suggestione è un invito rivolto al visitatore ad osservare i tanti quadri che lo compongono e ad ammirare da vicino la cura e l'attenzione ai dettagli con le quali i volontari si sono cimentati per mesi nella costruzione dell'allestimento, una visita merita anche il presepio all'interno della chiesa di Decimo, realizzato dagli stessi figuranti di quello vivente. “I presepi vissuti e condivisi dalle nostre comunità - dicono gli assessori alla Cultura Chiara Molducci e all'associazionismo Roberto Ciappi - sono l’espressione di una tradizione fortemente legata al passato che stimola creatività, testimonia conoscenza e sapienza artigianale, svolge un’importanze sociale che favorisce coesione, unità, accentua il piacere di stare insieme”. Altri presepi, nella versione più tradizionale, impreziosiscono la chiesa di Mercatale Val di Pesa, la Cappellina dei Paolini e la Pieve di Campoli a San Casciano.

PRESEPI NEL CHIANTI

A Panzano in Chianti, borgo nel territorio di Greve in Chianti, il presepe è un’opera diffusa, una forma d’arte che si moltiplica, riecheggia negli spazi pubblici e privati del borgo. E’ uno degli appuntamenti più attesi nel Chianti la mostra di presepi, organizzata dal Comune di Greve, in collaborazione con gli artigiani locali, che espone presepi di varie dimensioni nei materiali più disparati, legno, vimini, pietra, esposti davanti alle botteghe e ai negozi del paese. La mostra rimarrà aperta fino al 7 gennaio.

La rappresentazione della nascita di Gesù attraversa le colline e i castelli del Chianti e giunge a San Donato in Poggio, nel Comune di Tavarnelle, dove intorno agli amici del presepio si stringe in realtà un intero paese. A Palazzo Malaspina la tradizione medievale di allestire un presepio diventa un linguaggio contemporaneo grazie alla sensibilità degli artigiani locali che utilizzano materiale di recupero. Carta, pietre, ampolle di vetro, materiale ligneo e vegetale vengono riciclati per dare vita alla Natività, allestita tra i piani di Palazzo Malaspina che per tutto il periodo delle feste ospiterà una decina di presepi realizzati dagli studenti delle scuole del territorio e dagli abitanti del paese. L’iniziativa è curata dalla Pro Loco di San Donato in Poggio.

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