Simone Giglioli è il candidato sindaco per il Pd a San Miniato
A San Miniato il centrosinistra scopre le sue carte e, a pochi mesi dalle elezioni, tira fuori il nome del candidato: Simone Giglioli. Oggi, martedì 18 dicembre, a quasi sei mesi dal voto, a Ponte a Egola nella sede del Partito Democratico Giglioli si è presentato alla stampa. Il suo nome era noto ormai da tempo, anche se era in ballo con altri papabili successori di Vittorio Gabbanini. Quest'ultimo vedrà scadere a maggio il suo secondo mandato e quindi non potrà ricandidarsi. L'assemblea di lunedì 17 dicembre ha sciolto la riserva sulle possibili candidature. Alla conferenza di oggi sono presenti gli Stati Generali del partito locale, la giunta Gabbanini e i consiglieri comunali.
Simone Giglioli candidato sindaco: il profilo
Nato il 18 novembre 1978 a San Miniato e cresciuto a La Scala, Giglioli vive a Balconevisi ed è un profilo quasi 'storico' del PD sanminiatese. Bancario di professione e amante della corsa, è stato consigliere comunale e attualmente è segretario del Partito Democratico sotto la Rocca. Il candidato si presenta sotto la bandiera Pd ma è aperto a una coalizione che abbracci il centrosinistra "in continuità con il 2009 e il 2014"..
"È stato un parto lungo - ironizza Giglioli - ma l'impegno che avevamo preso era di avere un candidato prima di Natale. Il percorso era iniziato a settembre ma adesso inizia il bello fino al 26 maggio". Perché non le primarie? "Non sono state escluse ma tutti le ravvisavano come qualcosa che non serviva. La mia è stata una disponibilità condizionata da un appoggio largo, altrimenti non sarei rimasto". Giglioli segretario e candidato? "Non terrò le due cariche".
Una battuta dall'attuale primo cittadino Vittorio Gabbanini: "Abbiamo fiducia in Simone Giglioli, è un candidato giovane ma esperto, che sa di politica. Tutto il partito e la società civile lo appoggia, così come il Pd".
Simone Giglioli candidato sindaco: i temi
I temi affrontati in conferenza sono stati molteplici, tra cui anche un occhio agli avversari. Il rassemblement di CambiaMenti, casa nella quale hanno trovato alloggio l'ex assessore Manola Guazzini e i consiglieri di opposizione Laura Cavallini e Francesco Lupi, sono visti da Giglioli come un movimento "né di destra né di sinistra, per mantenere tutte le strade aperte anche in un ipotetico ballottaggio" nella prossima corsa a sindaco. "Logico che, stando alla politica nazionale, la destra e la Lega siano gli avversari più temibili. M5S? Non so nulla al momento..." continua Giglioli.
La scelta di Ponte a Egola, con l'imponente Casa del Popolo come sede deputata alla conferenza, non è casuale: "Qui è il luogo produttivo del territorio e il cuore industriale".
I temi da affrontare per la campagna elettorale sono tanti anche se Giglioli ritiene che per gli argomenti dipenderà anche dai competitor: "Il territorio è ricco e vasto, lo sviluppo delle varie zone dovrà essere sia sul turismo che sull'industria, sia per il centro che per le frazioni".
Tra le tante questioni aperte c'è ancora il project financing, cavallo di battaglia di Vittorio Gabbanini all'indomani della sfida alle primarie nel 2009, poi le scuole (liceo Marconi su tutti), la ex Icla.
Lo sguardo al comprensorio, dove si voterà in tutti gli altri comuni nella stessa scadenza: "Lo strumento dell'Unione dei Comuni è desueto e ha finito la sua spinta propulsiva, ciò non vuol dire che non ci sia bisogno di stare insieme, la visione comprensoriale rimane. Serve uno scatto ulteriore anche sulla visione comune di urbanistica. La collaborazione con Fucecchio, nata per vicinanza, sta nei fatti, vediamo le forme". Sarà da considerare anche la presenza di Fucecchio nell'Unione dei Comuni, quella sì esistente, dell'Empolese Valdelsa.