Molina di Quosa raccontata nel nuovo libro di Gabriele Santoni
Sabato 22 dicembre, al Magazzino di Antonio (piazza Martiri della Romagna, 26), alle 17.30, ci sarà la presentazione di Molina di Quosa. Una guida romantica (Edizioni Ets) di Gabriele Santoni, che ancora una volta ha deciso di raccontare al pubblico (non solo locale) la sua Molina di Quosa, il paese dov’è nato e cresciuto, attraverso una dichiarazione d’amore sotto forma di guida.
Una quarantina di raccontarelli, di spaccati di vita quotidiana che si intrecciano con la storia d’Italia, con i suoi miti e i suoi eventi nazionalpopolari, raccontati da un uomo ma visti con gli occhi di un bambino durante i suoi primi dieci anni di vita. Gli anni Sessanta, Molina di Quosa ma anche Pisa, il lungomonte, San Giuliano Terme. Quella che emerge è la storia di un territorio e delle persone che lo hanno vissuto e reso unico. Gabriele Santoni, l’autore, chiacchiererà con Francesco Bondielli, giornalista e curatore del libro.
Poi, tra un racconto e un’immagine, l'attore Marco Azzurrini e il cantautore Ico Gattai daranno una dimensione teatrale e musicale all’opera e, perché no, a tutta Molina. Parteciperanno anche Valter Cecchetti e Sandro Catassi, autori dei disegni e della cartina del paese.
La presentazione è organizzata dall'associazione culturale Molina mon amour.
“Come dico sempre – spiega Santoni –, io scrivo come si gioca a calcetto, per passione. La Serie A del calcio e degli scrittori è un’altra cosa. Questo libro è un viaggio attraverso una quarantina di raccontarelli per fissare i tempi che furono e proiettarli sia nel nostro presente che, magari, verso il futuro, dando anche a chi a Molina ci capita per lavoro o per svago la possibilità di conoscere la storia di un paese, i suoi personaggi, le sue storie, i suoi miti”.
“Questo che fra poco leggerete è un libretto di ricordi, i miei… Determina traiettorie inaspettate. Fa diventare piccoli luoghi centro del mondo, rinfocola passioni e suggestioni. Ricorda nomi, soprannomi, figure indimenticabili, fenomeni e miti. Traccia itinerari del tempo che fu”.
Fonte: Associazione Molina mon amour