Affitti più 'leggeri', benefici per i proprietari e legalità: accordo tra le associazioni nell'Empolese Valdelsa
Favorire il mercato degli affitti con aiuti a proprietari e inquilini, in una cornice normativa che garantisce la legalità. È questo l'obiettivo dell'Accordo firmato oggi tra Associazioni degli inquilini e quella dei proprietari che sarà applicato in tutti gli undici comuni dell'Empolese Valdelsa.
L'accordo, che è il recepimento del Decreto Ministeriale del gennaio 2017 e avrà durata di tre anni, intende favorire una tipologia di contratto di locazione 'regolamentata', opposta al mercato libero: o si ottiene l'attestazione prevista dal decreto ministeriale, oppure nessuna risorsa pubblica verrà elargita, questa è la logica.
Dopo mesi di discussione tra le varie associazioni degli inquilini (SUNIA, SICET, UNIAT, UNIONE INQUILINI, CONIA) e quelle dei proprietari (APPC, ASPPI, CONFABITARE, CONFAPPI, CONFEDILIZIA, UPPI), sono stati definiti vari punti, tra cui il valore dei canoni, e ridisegnato il territorio dell'Empolese Valdelsa. Ogni contratto di locazione che voglia ricevere l'attestazione deve rispettare questi punti, questo garantirà benefici sia al proprietario in termini di sgravi fiscali, ma anche agli inquilini che vedranno i canoni 'normalizzarsi' su valori prestabiliti e spesso più bassi di quelli del mercato libero.
Il documento, che dovrà essere recepito dai Comuni, ha l'ambizione di smuovere il mercato degli affitti invogliando i proprietari a immettere gli immobili sul mercato invece di lasciarli vuoti, ma anche rispondere all'emergenza abitativa con canoni più sostenibili e non per ultimo far emergere il mercato sommerso e irregolare. Una sorta di 'patto' tra le Amministrazioni che garantiscono benefici fiscali, ma in cambio di una soluzione contrattuale regolamentata e definita che venga incontro anche alle esigenze dei locatari.
Nel concreto attenersi a questa tipologia permette di accedere a sgravi IMU e IRPEF, oltre che avvalersi della cedolare secca, ma contenendo su valori prefissati il valore mensile degli affitti. Per ottenere l'attestazione, senza il quale il Comune non garantirà nessuna agevolazione, si dovrà rivolgersi alle associazioni di categoria con il contratto già firmato o registrato.
"Abbiamo impegnato un po' di mesi per sottoscrivere l'accordo - spiega Franco Belli del SUNIA - che non veniva rinnovato dal 2000 (ndr, a Empoli era stato invece aggiornato). Un lavoro serio e senza polemiche ha prodotto un documento positivo che intende contenere i valori dei canoni di locazione e garantire dei benefici ai proprietari. Abbiamo aggiornato la situazione ad oggi, ridisegnando anche le specifiche aree territoriali. L'accordo può favorire la rimessa in moto del mercato in un contesto in cui nel nostro territorio ci sono più case vuote che famiglie. L'attestazione è un elemento di serietà e certezza che mette i firmatari in una condizione di onestà e trasparenza. Le risorse pubbliche vanno elargite a chi rispetta le regole e non al mercato scorretto, questo documento va in questa direzione".
L'attestazione garantisce insomma una certezza normativa che si oppone agli abusi. In Toscana il 30% degli affitti si attiene a questa tipologia, il resto continua ad essere nel libero mercato. Un dato comunque migliore che in altre regioni come la Lombardia, dove questo dato scende al 7-8%.
"L'obiettivo - spiega Alessio Spinelli, isndaco di Fucecchio - è quello di promuovere il mercato degli affitti e riuscire a smuovere questo mercato. Il documento promuove più snellezza nel mondo degli affitti e accordi su canoni agevolati. L'Italia su questo punto è rimasta una roccaforte. Ora i Comuni prenderanno atto del documento e le agevolazioni saranno garantite solo in caso di attestazione, chi non rispetta queste regole non ne avrà accesso. Così aiutiamo chi vuole andare in affitto e agevoliamo il proprietario".
"A Empoli in un anno circa 1000 proprietari hanno richiesto il ristoro - spiega il sindaco di Empoli Brenda Barnini - sintomo che è un tema importante. Questo accordo favorisce la mobilità abitativa rendendola economica e tutelata in un percorso che vede istituzioni e associazioni lavorare in sinergia"