Nuovo statuto della Fondazione Strozzi: parere favorevole a maggioranza
La seconda Commissione, guidata da Gianni Anselmi (Pd), ha espresso parere favorevole a maggioranza – a favore Pd e M5S; astenuta la Lega – alla modifica dello Statuto della Fondazione Strozzi, fondazione di partecipazione di cui la Regione Toscana è sostenitore istituzionale.
In primo piano finalità e obiettivi della Fondazione che non ha scopo di lucro e che contribuisce allo sviluppo economico e culturale della comunità locale e regionale, tenendo conto delle ricadute culturali sul territorio, e anche l’ampio spettro delle attività che la Fondazione può mettere in campo per perseguire i suoi obiettivi, tra cui gestione e valorizzazione di Palazzo Strozzi, la promozione e commercializzazione di mostre e altre iniziative culturali, l’attivazione di ogni strumento per accedere a sovvenzioni e contributi di enti pubblici e privati.
Il parere della Commissione invita la Giunta a intervenire nei confronti della Fondazione, nel pieno rispetto dell’autonomia privata di questa, per correggere l’articolato dello Statuto per ‘conseguire una maggiore chiarezza dei ruoli e della competenza degli organi’, con una stesura più lineare in termini di ‘governance’ e anche per evitare ‘duplicazioni di competenze e farraginosità operative’.
La Commissione suggerisce anche di definire maggiormente le competenze del direttore generale, che la nuova versione statutaria inserisce come vero e proprio organo. Tra le modifiche statutarie evidenziate anche l’inserimento del Comitato dei Partners - che rappresenta i soggetti che contribuiscano agli scopi mediante versamenti annuali - tra gli organi della Fondazione.
Nel dibattito sono state sollevate le criticità legate al necessario contemperamento di interessi pubblici e privati che è proprio delle fondazioni di partecipazione, che perseguono un interesse generale e di utilità sociale in un assetto giuridico di natura privatistica.
La Regione Toscana partecipa con l’assessore regionale alla cultura all’assemblea dei sostenitori e nomina, tramite il Consiglio regionale, un proprio rappresentante nel Consiglio di amministrazione, che diviene uno dei sette componenti del cda così composto: tre membri nominati dai sostenitori istituzionali (uno da parte del Comune di Firenze, uno dalla Regione e uno dalla Camera di Commercio di Firenze); tre dai sostenitori non istituzionali (Comitato dei Partners di palazzo Strozzi; Intesa San Paolo s.p.a e Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze); il settimo consigliere, indipendente, è nominato all’unanimità dal Consiglio di amministrazione.
L’ammontare della quota dovuta annualmente dalla Regione è determinata dal Consiglio di amministrazione della Fondazione stessa. La Commissione, visto lo specifico ruolo della Regione quale “sostenitore istituzionale” raccomanda di operare ‘un costante controllo’ sia per quanto riguarda il contributo annuale, sia sull’utilizzo delle risorse erogate per il fondo di gestione per le attività della fondazione.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale