gonews.it

Unione dei Comuni, Rusconi (Ricostruiamo) al PD: "Progetto arenato, perché?"

Dopo anni di chiacchiere, tavoli, incontri tra amministratori locali, annunci e smentite, adesso è ufficiale, l’Unione dei Comuni del Valdarno Inferiore non si farà, anche il comune di Santa Croce sull’Arno ha ratificato l’atto ufficiale di revoca proprio ieri sera in consiglio comunale, sul caso è intervenuto Marco Rusconi, consigliere comunale di “Ricostruiamo”: “Sono passati oramai sei anni da quando il Partito Democratico ha inserto nelle “cose da fare” la costituzione dell’Unione dei Comuni del Valdarno Inferiore. Nonostante non si riuscissero a comprendere i reali vantaggi derivanti da questo ennesimo ente intermedio, con ogni probabilità riempito di persone nominate, il PD ha continuato imperterrito cercando di dare vita a questo carrozzone utile forse più a creare nuove poltrone che non a portare reali vantaggi ai cittadini.”

Rusconi entra poi nel merito ricordando anche le passate battaglie in consiglio comunale: “Quali fossero gli effetti miracolosi tanto decantati di questo nuovo ente non lo abbiamo mai capito e forse non lo capiremo mai, quel che è certo è che avremmo creato un nuovo ente, dotato di una propria sede, di proprie strutture politico amministrative, che si sarebbe andato a collocare a metà strada tra i comuni e le province, appesantendo ulteriormente la struttura amministrativa dei territori. Il centrodestra Santacrocese, anche attraverso i suoi rappresentanti in consiglio comunale nelle precedenti amministrazioni, ha sempre manifestato la propria contrarietà a questo progetto, per i motivi sopra citati, vedendolo come un qualcosa di fallimentare in partenza, come poi i fatti hanno tristemente dimostrato.”

Il consigliere infine non risparmia critiche agli amministratori locali: “A questo punto però vorremmo sapere come mai sia fallita miseramente questa Unione, se per motivi tecnici, se per motivi politici, se per motivi campanilistici o se a causa di una sommatoria dei tre. Agli occhi dei cittadini infatti sembra che il progetto si sia arenato nelle sabbie di una politica fatta tra soggetti che hanno fatto a gara ad assumersi meriti, medaglie e ruoli di primo piano nella gestione del nuovo ente. Abbiamo assistito ad un teatrino nel quale si è parlato e si è discusso di tutto; si è parlato infatti di quale dovesse essere il comune capofila, di quale fosse il comune con la miglior qualità della vita, della suddivisione dei collegi elettorali di camera e senato all’interno della neonata unione, si è parlato e si è discusso di tutto escluso dei problemi reali che ci toccano quotidianamente. L’unica tematica che sembra essere stata vagamente toccata riguarda la sanità, tematica che ha mostrato come fin da subito vi fossero divergenze importanti tra i vari attori dell’unione. Viene da chiedersi se ci siano state fin da subito le basi per la creazione di questo nuovo soggetto o se invece si sia trattato, all’epoca dei fatti, solo di uno spot politico in vista delle vicinissime elezioni amministrative del 2014 per cercare di mandare agli elettori, a livello comprensoriale, un segnale di unità che nella realtà non c’è mai stato. “

Fonte: Ufficio Stampa

Exit mobile version