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Cooperative di comunità, nel Senese finanziamenti regionali per 5 progetti

«Un bando che ha riscontrato un successo che é andato oltre le previsioni. Venticinque i progetti ammessi a finanziamento di cui cinque collocati in provincia di Siena. Sono particolarmente soddisfatto perché tutto nasce anche da un mio emendamento al Piano regionale di sviluppo, che proponeva proprio di sostenere l’avvio di una sperimentazione per sviluppare progetti promossi da cooperative di comunità nelle aree interne. Voglio ringraziare l’assessore Vittorio Bugli per la sensibilità dimostrata e per l’impegno mostrato».

Lo dice Simone Bezzini, consigliere regionale Pd, commentando la notizia del finanziamento, da parte della giunta toscana, dei progetti delle cooperative di comunità con 1 milione e 200mila euro.

«Questo tipo di cooperative – spiega Bezzini –  rappresentano uno strumento per dare risposte ai piccoli centri delle aree rurali e montane, puntando sull’auto-organizzazione delle comunità locali.
Così si danno risposte ai cittadini, si creano posti di lavoro, si rafforzano i legami sociali e si da prospettiva alla vitalità di territori che in alcuni casi rischiano fenomeni di spopolamento.

Il mio rapporto con questa tematica – ricorda il consigliere - comincia tre anni fa a Monticchiello, dove gli amici del Teatro Povero mi raccontarono le opportunità che questo strumento poteva offrire al piccolo borgo della Val D’Orcia. Oggi, dopo il lavoro fatto insieme a Bugli, sono davvero molto contento di questo risultati, anche per la risposta che c’é stata in provincia di Siena.
Nei mesi scorsi, infatti, mi ero impegnato a fare un’opera di sensibilizzazione rispetto alle opportunità economiche e sociali che potevano derivare dallo strumento delle cooperative di comunità. Ora mi auguro – conclude – che si passi rapidamente alla fase operativa e li verificheremo se questo sperimentazioni sapranno produrre davvero risultati concreti auspicati».

PROGETTI FINANZIATI IN  PROVINCIA DI SIENA

Castiglione d'Orcia - Da un lato il recupero dell'edificato con un'idea di albergo diffuso a vantaggio dello sviluppo turistico, dall'altro la riapertura di uno spazio culturale per creare un luogo di incontro nel centro storico, la manutenzione delle aree a verde e servizi a casa per le persone anziane.  Il progetto interessa la frazione di Campiglia d'Orcia e sarà portata avanti da una cooperativa da costituire coordinata da un gruppo di giovani impegnati nel volontariato.

Castiglione d'Orcia - Nello stesso comune un altro progetto riguarda il recupero, tutela e gestione del parco delle Sorgenti di Vivo d'Orcia, il ‘paese dell'acqua'. Si pensa di usare il vecchio immobile delle scuole del borgo,  attualmente inutilizzato, per realizzare in futuro un ostello. La cooperativa, da costituire, ha come soci fondatori e promotori un gruppo di cinque famiglie residenti.

Pienza - Il turismo in bicicletta ha grandi potenzialità e l'ultima moda sono le bici elettriche, capace di venire in soccorso sui sali e scendi a chi non ha le gambe troppo allenate. L'idea non è però solo quella di noleggiare le bici elettriche ma anche di realizzare una ciclofficina dove offrire lavoro a persone con invalidità civile: a Monticchiello, in un edificio pubblico da recuperare che occupava un tempo un ex ambulatorio  medico. Nell'officina, dotata di tecnologie avanzate, potranno essere sperimentati anche modelli di bicicletta destinati alla disabilità. La cooperativa pronta a seguire il progetto già esiste ed è quella del Teatro Povero di Monticchiello.

San Casciano dei Bagni - Si punta alla costituzione di una cooperativa, prevalentemente femminile, capace di proporre una modello di economia circolare basato sulla filiera della lana: dalla produzione alla vendita. Il Comune potrebbe mettere a disposizione l'edificio, appena ristritturato, che ospitava la ex scuola.

Trequanda - Nel borgo di Petroio, trecento residenti ed un solo nato quest'anno, l'obiettivo è creare e gestire un albergo diffuso e un piccolo negozio di artigianato locale, residenti e imprese insieme, evitare la chiusura del bar e spaccio alimentare della frazione, riaprire l'albergo ristorante Palazzo Brandano. Ma c'è anche di più: per favorire la nascita di nuove professioni sarà realizzato uno spazio coworking con wifi all'interno del bar, sarà realizzato e gestito un infopoint turistico (con tanto di sito web che racconti il territorio), saranno organizzati - cercando finanziamenti nazionali ed europei – spazi e servizi per le prima necessità, la salute, l'aiuto agli anziani o il mercato di prodotti agricoli. Si punta sulla sostenibilità ambientale e anche a ge stire il locale Museo della terracotta. All'idea di dar vita ad una cooperativa hanno già aderito 149 persone ed otto imprese e associazioni locali, di fatto metà paese.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana, gruppo PD - Ufficio stampa

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