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CasaPound a Pontedera, SI: "Niente fascisti nelle nostre città"

Per “i fascisti del Terzo millennio”, come amano chiamarsi, il modello dichiarato è il primo movimento mussoliniano, con matrice anti-borghese, avanguardista e violenta. Le ben note azioni di “squadrismo mediatico” o di militareschi momenti di piazza si associano all’apertura di nuove sedi, a gruppi musicali spiccatamente nazirock come “ZetaZeroAlfa” e al tentativo di collegarsi formalmente al principale partito di destra, la Lega, per rientrare nell’attenzione pubblica.

Proprio a fronte di questo, oltre che degli attacchi pubblici che esperienze simili, come Forza Nuova, hanno compiuto e compiono, a livello nazionale – si pensi al tentativo recente di “assediare” la sede nazionale ANPI – o locale – le offese tramite striscione al circolo ARCI “La Perla” di Montecalvoli, reo di aver invitato don Massimo Biancalani di Vicofaro – riteniamo indispensabile la vigilanza pubblica, massiccia e nonviolenta delle forze democratiche che si riconoscono nell’antifascismo costituzionale.

Fuori i fascisti dalle nostre città! Che tale occasione veda un impegno pubblico delle principali organizzazioni sociali, in primis ARCI Valdera (confidiamo con il sostegno dei comitati territoriali del Cuoio e del pisano) e ANPI, perché la chiamata a raccolta della doverosa indignazione popolare non sia un atto retorico, ma un concreto argine a tali presenze. Non si dia un centimetro di più a CasaPound e alle composizioni ad essa simili – che in rispetto della Legge Scelba e delle disposizioni transitorie e finali della Costituzione dovrebbero anzi essere soppresse – ma soprattutto non si diano ulteriori centimetri sociali a tali odiosi venti razzisti, xenofobi e razzisti: le presenze di tali reti sono possibili perché si desertificano i corpi intermedi democratici, perché si lasciano vuote le case del popolo, perché si lasciano le persone abbandonate alle loro solitudini, perché non si strutturano reti solidali a sostegno di chi vede perdersi la qualità della propria esistenza o il diritto al lavoro. Pontedera, città del riscatto di chi lavora, sia quindi argine indignato, popolare e non retorico, a tale presenza, indegna della Valdera, della storia e dei valori del territorio.

Sinistra Italiana Federazione provinciale di Pisa

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