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Carcere delle Sughere, detenuto appicca un incendio e crea agitazione

Con una enormità di problemi, da quelli strutturali alla cronica mancanza di risorse, dai servizi alla  vigilanza armata sui camminamenti perimetrali del muro di cinta e nelle garitte ma anche nei reparti detentivi. Non ultima, a dimostrazione della situazione igienica, la presenza di topi lungo il percorso degli addetti alla vigilanza. Turni su tre quadranti, dalle 8 alle 12 ore continuative. Si mangia a volte sul ballatoio delle sezioni detentive e i cattivi odori fanno da miscela alle pietanze.  Servizi operativi svolti in grande sofferenza, riposi a volte non concessi o concessi in ritardo, congedi ordinari in arretrato e tantissimi disagi tra gli addetti della polizia penitenziaria. Il sindacato Co.s.p. registra un episodio in Toscana a Livorno, nel carcere delle Sughere dove attimi concitati si sono vissuti il 6 dicembre scorso all’interno del penitenziario livornese.

Un detenuto ha incendiato le lenzuola e alcuni capi di abbigliamento intrisi di olio provocando l’arrivo dei poliziotti penitenziari per l’intervento di spegnimento mentre nascondeva una bottiglia di urine pronta per essere lanciata contro i soccorritori. In pochi secondi si è scatenato l’inferno a causa del fumo sprigionatosi e il reparto denominato “nuovi giunti” angusto e cieco, senza alcuna finestra nel corridoio è stato subito invaso dal fumo tanto da rendere necessario  il temporaneo sgombero dei reclusi presenti nelle celle. Il principio d’incendio è stato domato con l’uso degli estintori grazie al tempestivo intervento dei pochi poliziotti presenti nel turno serale.

Fonte: Ufficio Stampa Nazionale Co.s.p.

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