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Tre incontri per spiegare la suddivisione delle scuole in due grandi Istituti Comprensivi

Dopo l’istituzione di un Istituto Comprensivo a Empoli, il primo della città, dal prossimo anno scolastico ne sorgerà un altro, il secondo.

Il percorso di confronto fra amministrazione comunale, scuola, insegnanti e famiglie, in questi mesi è proseguito costantemente con incontri, assemblee pubbliche e prosegue ancora adesso.

Il sindaco di Empoli Brenda Barnini continuerà a parlare con i cittadini per illustrare la scelta che è stata fatta in merito alla suddivisione delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado in due grandi Istituti Comprensivi: Est, già in funzione da questa estate, e Ovest, che prenderà il via dal 2019/2020.

«Per arrivare a questa decisione abbiamo mantenuto aperto il canale di discussione e confronto in modo costante con genitori e insegnanti – spiega il sindaco Barnini –. E la scelta finale è il frutto proprio di questo lungo percorso partecipato. Per questo invito ancora genitori, insegnanti e cittadini interessati a partecipare a questi nuovi incontri che abbiamo organizzato in tre luoghi diversi della città per parlare e spiegare le nostre scelte».

Tre incontri aperti alla cittadinanza che sono in programma il prossimo martedì 11 dicembre, alle 21.15, al Cenacolo degli Agostiniani; quindi giovedì 13 dicembre, alle 18, alla sede Avis di Piazza Guido Guerra in zona Serravalle; e venerdì 14 dicembre, alle 18, nella sala polivalente della Vela ‘Margherita Hack di Avane’.

Dopo il confronto e varie riflessioni l’amministrazione comunale ha deciso dunque per due istituti comprensivi che gestiranno le scuole cittadine con due direzioni scolastiche che faranno capo alle scuole medie Vanghetti (EST) e Busoni (OVEST).

La geografia e la suddivisione delle scuole del Comprensivo EST già partito sarà in piccola parte modificata per disegnare un quadro coerente, ispirato agli obiettivi principali della scelta: ovvero il mantenimento della presenza delle scuole in ogni frazione del Comune, l’eterogeneità sociale e la promozione della continuità educativa.

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