Sindacati toscani al governo: "Questa manovra va cambiata"
Investire in sviluppo per creare lavoro; proteggere il lavoro (ammortizzatori sociali e politiche attive); non condoni agli evasori e no Flat tax, sì alla riduzione delle tasse ai lavoratori e ai pensonati; lotta all'evasione fiscale; un progetto di sviluppo per il Mezzogiorno che parta dal lavoro; pensioni, soluzioni per giovani, donne, gravosi e flessibilità in uscita; sanità, povertà e politiche sociali, garantire i diritti primari. Di questo centinaia di delegati, sindacalisti, lavoratrici e lavoratori hanno discusso, oggi, nei tre attivi unitari di Arezzo, Prato e Pontedera. Una risposta forte contro una legge di bilancio che delude le aspettative e che non affronta i problemi veri del paese.
Dall’attivo Unitario di Arezzo Dalida Angelini, segretaria generale regionale Cgil, si sofferma sugli spazi bianchi della legge di bilancio: "manca il tema del lavoro e degli investimenti, soprattutto quelli che sarebbero in grado di generare occupazione. Assistiamo al blocco delle grandi opere che sono fondamentali: bloccare i cantieri aperti vuol dire fare passi indietro. Sulla previdenza si continua a parlare di quota 100 e questo è un argomento al quale siamo interessati ma non si può pensare di farla diventare realtà con una decurtazione del 30% della pensione. Il reddito di cittadinanza non ha contorni chiari e se non ci saranno delucidazioni positive rischiamo di avere un 'reddito di sudditanza'"
E da Pontedera Riccardo Cerza, segretario generale Cisl Toscana, manda a dire al governo che “non si possono ignorare 12 milioni di lavoratori e pensionati e non si possono ignorare le richieste che fanno al governo per migliorare nel merito la legge di bilancio. Nel DEF non ci può essere solo assistenza, devono esserci soprattutto investimenti su infrastrutture e lavoro, per creare sviluppo, ricchezza e occupazione."
Era a Prato Annalisa Nocentini segretario generale Uil Toscana. “Da Pontedera, Prato e Arezzo è arrivato un chiaro messaggio da parte di Cgil Cisl e Uil”, dice soddisfatta dopo essersi informata sulla partecipazione agli altri due appuntamenti, “la manovra del governo, così come è stata concepita, non ci convince, va cambiata. Le priorità secondo noi sono altre e cioè, come indicato nella nostra piattaforma unitaria, lavoro, sviluppo e pensioni dignitose. Su questo chiediamo un confronto serio per dare risposte concrete ai cittadini e ai lavoratori”.
Intanto qualcosa sembra essersi mosso, il presidente del consiglio Giuseppe Conte vedrà i sindacati il prossimo 10 dicembre.