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Snaitech, Fiom ottiene incontro al Ministero: "Azienda continua atteggiamento provocatorio"

Abbiamo nuovamente richiesto un incontro ed un interessamento al Ministro dello Sviluppo Economico riguardo l’azienda Snaitech (dove intanto ci è giunta notizia che il Ministero ha preso in carico la nostra richiesta) mettendo in evidenza che la situazione nel corso di questi mesi ha risentito di ulteriori sviluppi, sia per quanto riguarda il perfezionamento dell’acquisizione da parte di Playtech, uno dei principali attori a livello mondiale nella realizzazione e fornitura dedicate al gioco, sia perché nel frattempo Snaitech è stata condannata per attività antisindacale dal Tribunale di Lucca.

Come avevamo previsto, frattanto Snaitech ha abbandonato la borsa di Milano per passare a quella di Londra e non escludiamo che venga spostato il baricentro aziendale all’estero, con tutte le ripercussioni che può comportare per le sedi italiane ed i livelli occupazionali. Questa operazione non ci ha mai convinto, non a caso Playtech non si è mai pronunciata riguardo alle future strategie, investimenti, organizzazione del lavoro, garanzie occupazionali e nemmeno sulle missioni delle sedi operative in Italia. Siamo in assenza di un benché minimo piano industriale. Tutta la strategia aziendale volta a dividere le organizzazioni sindacali ed i lavoratori, nonché a voler disapplicare il contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici, così come avevamo annunciato, si è rilevata gravemente illegale ed è sfociata in una condanna a Snaitech.

In questi mesi hanno cercato di farci parlare del contratto nazionale e aziendale per non rispondere alla richiesta della presentazione di un piano industriale. Alla Fiom interessa capire quali sono le reali prospettive dell’azienda ed esaminare in sede ministeriale questo poco chiaro passaggio societario. Inoltre, visto che le concessioni legate a questo settore sono pubbliche, riteniamo che ci vogliano scelte coraggiose da parte del Governo e devono essere rilasciate solo a seguito di chiare garanzie per i lavoratori ed i cittadini, a chi rispetta i diritti dei lavoratori, la loro dignità e libertà.

L’ azienda nonostante la condanna sembra insistere nella sua linea arrogante e provocatoria tesa a discriminare i lavoratori a cui viene applicato il contratto nazionale metalmeccanico. Una posizione di basso profilo che denota un livello aziendale “artigianale” e che rischia di sfociare in una ulteriore azione legale. Non si gestiscono le aziende con tracotanza e con l’idea di imporre ai lavoratori le scelte aziendali, ma con relazioni sindacali improntate al pieno rispetto dei ruoli e delle libere scelte dei lavoratori.

 


Massimo Braccini, coordinatore nazionale Fiom Gruppo Snaitech

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