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Il sindaco Baroncelli è il nuovo presidente della Conferenza dei Sindaci del Chianti

“Il Chianti scommette sulla carta dell’unità del territorio, sulla forza di un lavoro e di un impegno comune che nasce dalla volontà di condividere con le comunità i progetti per il futuro”. Sono le prime parole che il sindaco di Tavarnelle David Baroncelli ha pronunciato da neopresidente della Conferenza dei Sindaci del Chianti, carica precedentemente assunta da Marcello Bonechi. La nomina del ruolo di guida delle amministrazioni chiantigiane è stata ufficializzata in occasione del rinnovo degli accordi sottoscritti nella splendida cornice di Badia a Passignano dai Comuni di Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Greve in Chianti, San Casciano Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d’Elsa. Oltre a David Baroncelli, erano presenti i sindaci, Marcello Bonechi, Pierpaolo Mugnaini, Paolo Sottani, Fabrizio Nepi, Massimiliano Pescini, Giacomo Trentanovi. Il patto ha sancito la volontà e l'impegno di continuare a lavorare insieme come un'unica identità territoriale.

“In questa occasione - ha dichiarato il presidente Baroncelli - abbiamo formalizzato la volontà di sette amministrazioni comunali di lavorare insieme superando i confini provinciali e, forti di una storia secolare, abbiamo portato a sintesi la nostra visione di territorio che può avanzare e progredire solo se resta unito, con una serie di strumenti concreti che coniugano ambiente, promozione, paesaggio, cultura, innovazione”. Sono diverse le azioni che i sindaci hanno messo sul tavolo della Conferenza per realizzare un progetto per il futuro del Chianti, assicurato da un impegno comune. “Non intendiamo accontentarci – ha continuato - abbiamo realizzato percorsi, taluni particolarmente complessi e ambiziosi, e ne stiamo portando avanti altri con tenacia e determinazione e soprattutto con la forza dell’unità; abbiamo accompagnato la fondazione del Biodistretto del Chianti, abbiamo fondato insieme ai produttori, alle associazioni economiche e ambientali il Distretto rurale del Chianti, stiamo lavorando insieme alla Fondazione di Tutela del Chianti Classico per il riconoscimento del Chianti come patrimonio dell'Umanità non solo vitivinicolo ma culturale e paesaggistico, al momento stiamo tentando l’ingresso nella lista che il Ministero dei Beni culturali italiani presenta all’Unesco e questo è un primo passo già complesso”.

Il Chianti è uno dei territori più apprezzati al mondo. Lo sottolinea nel suo intervento il neopresidente Baroncelli. “Sono milioni i turisti che vengono a visitarci ogni anno – ha aggiunto - per la precisione un milione e 170mila nel 2017 nei territori del Chianti, e non vengono solo per assaggiare il nostro vino e conoscere il processo produttivo dell’olio, vengono per lasciarsi incantare da un paesaggio incredibile, apprezzarne la storia millenaria, il ricco e moderno tessuto sociale, il rispetto profondo per l’ambiente, l’innovazione nel settore imprenditoriale. L’obiettivo è raggiungere un lavoro comune che assicuri il bene delle nostre comunità. La forza del Chianti non nasce solo dall’impegno delle amministrazioni comunali o delle istituzioni ma dalla volontà profonda e condivisa di tutte le persone che amano questo territorio e lo vivono da cittadini consapevoli e responsabili”.

Fonte: Ufficio Stampa

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