Festa della Toscana, due giorni tutti dedicati a celebrale l’abolizione della pena di morte
Festa della Toscana. Tutto pronto per l’edizione 2108 della Festa della Toscana. Il programma, illustrato ieri dal Presidente e dal Vicepresidente del Consiglio Comunale, Alessandro Gennai (nella foto) e Riccardo Buscemi e da Valeria Raglianti, dell’Ufficio Scolastico Provinciale, nel corso di una apposita conferenza stampa, inizia giovedì 29 novembre, alle 10, con una seduta straordinaria del Consiglio Comunale aperta alle scuole pisane e che si terrà alla Stazione Leopolda. Dopo i saluti dello stesso Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Gennai, del professor Giacomo Tizzanini dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, del Sindaco di Pisa, Michel Conti, del Presidente della Provincia, Massimiliano Angori e del Presidente del Consiglio Regionale, Eugenio Giani, sono previsti gli interventi, tra gli altri, di alcuni studenti, del professor Alessandro Tosi dell’Università di Pisa, della professoressa Maria Paola Severi del Liceo musicale "G.Carducci" e di Lorenzo Gremigni, autore e interprete di commedie in vernacolo. Un messaggio, poi, arriverà da Serena Lucotti, la ricercatrice 30enne di Spicchio, in provincia di Firenze, che dopo un dottorato in biologia molecolare all’Università di Oxford è diventata famosa per i suoi lavori sul potere delle aspirine (e di altri farmaci più specifici) di sfavorire la diffusione di metastasi tumorali.
Per quanto riguarda il mondo della scuola, saranno presenti gli studenti del coro r dell’orchestra sinfonica del liceo musicale “G. Carducci” (106 studenti diretti dal professor Carlo Deri) i componenti della Consulta provinciale degli studenti, guidata dal presidente Andrea Aretini del liceo U. Dini, le classi 2°F e 2°G dell’Istituto “Santoni” e alcune classi delle scuole medie “Toniolo” e Fucini” accompagnati dalla professoressa Maria Teresa Alfano.
Le celebrazioni poi proseguiranno anche il venerdì 30 Novembre a Palazzo Reale di lungarno Pacinotti, luogo simbolo perché, com'è noto, proprio in quel Palazzo, il 30 novembre del 1786, Pietro Leopoldo fece del Granduca di Toscana il primo stato al mondo ad aver abolito la pena di morte e la tortura (lo scorso anno, sempre in occasione della Festa della Toscana, proprio lì venne apposta una targa commemorativa).
Il programma per venerdì 30 Novembre prevede, alle 15, 15,45 e alle 16,30 , delle visite guidate gratuite dello stesso Palazzo Reale e che saranno accompagnate dalla musica degli studenti del Liceo “Carducci” che preporranno un ensemble di archi, un ensemble di fiati ed un ensemble di chitarre e un coro, diretti dai professori Laura Sarti, Marialuisa Pepi, Lucia Neri, e Riccardo Boccaccio. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, necessaria la prenotazione contattando dalle 9 alle 12 nei giorni di martedì 27, mercoledì 28 e venerdì 29 novembre i numeri 910234 e 910213. Alle 17, sempre a Palazzo Reale, il Presidente del parlamento Europeo, Antonio Tajani, incontrerà i parlamentari, gli amministratori locali e le autorità religiose, civili e militari.
La Festa della Toscana, cos'è?
La Festa della Toscana si celebra ogni anno per ricordare l'abolizione della pena di morte avvenuta il 30 novembre 1786, per la prima volta nella storia degli Stati moderni, ad opera del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo.
La Festa, celebrata per la prima volta nel 2000, è dedicata ogni anno a un tema specifico, filo conduttore dei numerosi eventi e incontri su tutto il territorio regionale per confermare l'impegno della Toscana nella promozione dei diritti umani, della pace e della giustizia.
Leopoldo II d'Asburgo-Lorena (Vienna, 5 maggio 1747 – Vienna, 1º marzo 1792) è stato Granduca di Toscana con il nome di (Pietro) Leopoldo I di Toscana dal 1765 al 1790 e imperatore del Sacro Romano Impero e re d'Ungheria e Boemia dal 1790 al 1792.
Figlio dell'imperatore Francesco I e di sua moglie Maria Teresa d'Austria, fu fratello della celebre Maria Antonietta, regina di Francia. Leopoldo, succeduto al fratello Giuseppe II, fu un moderato proponente dell'assolutismo illuminato.
Fonte: Comune di Pisa - Ufficio Stampa