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Nel Salone dei Cinquecento il 13esimo Forum Risk Management in Sanità

Parte domani, martedì 27 novembre, alla Fortezza da Basso (Padiglione Spadolini, ingresso Porta alle Carra) una quattro giorni per fare il punto sulla sanità italiana.

E' il tredicesimo Forum Risk Management in Sanità che si conferma il più grande evento della sanità in Italia con i suoi 1540 i relatori, le 15 sale impegnate, le 130 sessioni scientifiche. Più di 100 i direttori generali delle aziende sanitarie e altrettanti direttori sanitari e amministrativi. Sarà il forum del 40° Anniversario della istituzione del servizio sanitario nazionale e proprio su questo tema si confronteranno gli ex ministri della salute. Sono anche i 40 anni dalla dichiarazione di Alma Ata sulla importanza delle cure primarie e della Legge Basaglia per il superamento dei manicomi.

Alle 19 nel Salone dei Cinquecento “Il ruolo dei Comuni e del Terzo Settore per i servizi sanitari e sociali e la promozione della salute” col coordinatore del Comitato scientifico Forum Risk Management Vasco Giannotti, l'assessore Welfare e sanità Sara Funaro e il consigliere speciale del sindaco per la promozione e l'educazione alla salute Nicola Armentano.

“Promuovere una cultura della salute non è un progetto certo facile, significa far prendere coscienza all’individuo delle proprie scelte, aiutarlo a prendere una decisione e a far sì che salute e benessere diventino veri e propri stili di vita. E’ bene quindi pensare alla salute – sottolinea il consigliere speciale del sindaco per la promozione e l'educazione alla salute Nicola Armentano – come ad un vero e proprio stile di vita che viene promosso sin dall’età più precoce e perseguito e potenziato durante tutto il percorso dell’esistenza. Quando c’è la salute c’è tutto! Il concetto di salute in questi anni si è modificato in senso positivo, la salute è ora vista come il raggiungimento dello stato di benessere e di equilibrio che coinvolge la persona nei suoi tre aspetti costitutivi: biologico, psicologico, sociale. La salute non è quindi la sola assenza o mancanza di qualcosa (la malattia) ma al contrario presenza di benessere, serenità, energia, capacità e competenze. La prevenzione e la promozione della salute – aggiunge Nicola Armentano – ha sempre avuto un ruolo forte e prioritario nel superare le diseguaglianze e migliorare le condizioni di salute e di vita dei singoli cittadini e delle comunità. Occorre quindi recuperare un ruolo attivo della prevenzione, di tutela degli ambienti di vita il cui miglioramento è stato uno dei driver dell’aumento della vita media, in associazione a politiche delle Amministrazioni comunali. E' necessario rafforzare la cooperazione a livello locale tra i settori dell’istruzione, della salute e dello sport; sviluppare cioè un lavoro di rete dove i differenti sistemi siano coinvolti un’ottica di forte condivisione e collaborazione promozione dei concetti che determinano vantaggi salutistici e sociali. Cosicché si possa innescare un circolo virtuoso dove il progressivo invecchiamento della popolazione nel nostro Paese che porta fisiologicamente ad un aumento della spesa sanitaria, possa essere arginata dalla diffusione di una corretta attività motoria oltre a promuovere politiche atte a promuovere corretti stili di vita che di per se stessi contribuiscano in modo sostanziale alla tutela e alla prevenzione della salute pubblica ed anche di politiche di tutela ambientale in grado di contenere e diminuire fattori di rischio per la salute, rappresentanti da inquinanti ambientali. Uno dei possibili strumenti – conclude Armentano – è la promozione della salute tra i luoghi comunali più frequentati e accessibili quali piazza o giardini, spazi utilizzati da famiglie e anziani dove la popolazione possa essere attratta, con ausili didattici per ricevere messaggi educativi e promuoventi la salute e utilizzare, ove possibile, i consorzi già presenti tra mondo sanitario e sociali quali le società della salute che ben si prestano anche nella loro declinazione iniziale di funzioni dentro tali enti”.

I lavori del Forum andranno avanti fino al 30 novembre.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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