Formigli e Massini premiati a Vinci: "Fondamentale il racconto indipendente del giornalista"
Una sala gremita in ogni ordine di posto ha partecipato ieri sera (domenica 25 novembre) alla cerimonia per il premio giornalistico “Li omini boni” per la comunicazione e il premio “Leonardo Berni” per il Cronista toscano 2018. L'iniziativa è stata organizzata dall'associazione Vinci nel cuore e ha avuto il patrocinio del Comune di Vinci, della Regione Toscana, dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana e dell’Associazione Stampa Toscana.
Ospiti d'eccezione, direttamente dal programma di La7 Piazza Pulita, Corrado Formigli e Stefano Massini, che hanno ricevuto dalle mani del presidente di Vinci nel cuore, Nicola Baronti, e dal sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia, il Leonardo d'Oro “per il loro contributo quotidiano al mondo della comunicazione”.
Formigli e Massini hanno risposto alle domande del conduttore della serata Antonello Riccelli, giornalista di Granducato TV e vice presidente dell’Unione della Stampa Cattolica Italiana, raccontando il loro rapporto professionale e di amicizia, e poi toccando diversi temi, dal ruolo della comunicazione nella società odierna fino a quello del giornalista, ancora oggi minacciato e intimidito da chi detiene il potere politico.
Su questo ultimo punto Formigli è stato categorico: “Io credo che i politici debbano solo pensare a governare e fare le leggi - ha detto - I politici che danno le pagelle ai giornalisti sbagliano e se si sentono diffamati hanno tutto il diritto di usare i mezzi previsti dal codice penale e civile, vale a dire querele, richieste di rettifica, eccetera, ma non si devono intromettere nel nostro lavoro e non possono dirci come andrebbe fatta l'informazione. Dall'altro lato, i giornalisti cerchino di fare un’informazione migliore di quella che fanno, coraggiosa, con meno timori e meno pressappochismo. Il racconto indipendente dei giornalisti è fondamentale, anche per rompere il flusso diretto che va dal potere direttamente al popolo, oggi possibile grazie all'uso dei social network”.
Prima di Formigli e Massini, per il “Premio Leonardo Berni” è salito sul palco di Vinci il giornalista del Tirreno Alessandro Bientinesi, premiato con l'Albero della Vita del maestro Taccini e con il Leonardo d’Argento per aver guidato la sua inchiesta sul lavoro “grigio”.
Nel corso della serata è stato dedicato un momento a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, i giornalisti del Tg3 uccisi in Somalia nel 1994 per la loro inchiesta sul traffico di rifiuti tossici, grazie a Rosaria Bux e alle ragazze della compagnia teatrale AlBeLuMaRe. Con “Incontrando Ilaria” le sei adolescenti hanno voluto trarre libero spunto da “Lo schifo”, il racconto di Stefano Massini dell’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. A introdurre la Bux e le ragazze Sara Bessi, vincitrice dell’edizione 2014 del “Leonardo Berni” e componente della giuria del premio insieme a Mauro Banchini e Massimo Mancini.
Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco di Vinci Giuseppe Torchia, il presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Eugenio Giani, l’assessore alla Cultura del Comune di Vinci, Paolo Santini e il senatore vinciano Dario Parrini.
“Una serata straordinaria ha incorniciato la consegna dei premi dedicati al cronista toscano e alla comunicazione - ha dichiarato l’assessore Santini - Un giornalista impegnato sul campo locale, che ha affrontato nel suo lavoro temi d interesse generale come quello del lavoro e dello sfruttamento, Alessandro Bientinesi, ci ha riportato in prima persona nel bel mezzo della professione del cronista. Avere sul palco del teatro di Vinci Corrado Formigli e Stefano Massini poi, è stato davvero un grande onore. La cronaca e le storie raccontate e da raccontare, unite a una straordinaria capacità di entrare subito in sintonia con il pubblico, resteranno a lungo impresse nella memoria dei presenti. Continueremo come abbiamo sempre fatto a sostenere il premio e le associazioni vinciane che lo animano e ne sono il cuore”.
Fonte: Comune di Vinci - Ufficio stampa