Lavoro nero, emissioni fuori norma e cane in cattive condizioni: due denunce e attività sospesa
La metà dei dipendenti lavoravano a nero, irregolarità nelle emissioni di inquinanti e pessime condizioni del cane presente in ditta. Per questi motivi è stata sospesa l'attività imprenditoriale di una società gestita da cittadini nella zona industriale di Montemurlo. I due titolari sono stati denunciato e sono state anche emesse multe per circa 7 mila euro.
Dopo le segnalazioni di un cittadino riguardo maleodoranze nella zona, il carabinieri forestali hanno svolto alcuni controlli: la Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale con l'ausilio di unità civili dell’Ispettorato del Lavoro, dell’Inail e dell’Arpat di Prato e con l’ausilio di un interprete hanno controllato la gestione dei rifiuti prodotti dall’azienda nonché le condizioni di benessere animale del cane presente in azienda, riscontrando alcune irregolarità.
La mancanza di alcuni documenti obbligatori ai sensi del Testo Unico Ambientale e l’inosservanza delle disposizioni in materia di tutela e benessere degli animali di affezione hanno comportato l’irrogazione di sanzioni amministrative di natura pecuniaria per 2.200 euro nei confronti del titolare.
I tecnici dell’ARPAT hanno quindi controllato le emissioni in atmosfera prodotte dall’azienda. Ciò ha permesso di rilevare il mancato possesso in azienda di alcuni documenti obbligatori per legge con richiesta della documentazione integrativa necessaria per completare gli accertamenti, anche sulle emissioni che dall’interno dei locali vengono proiettate all’esterno.
Oltre alle sanzioni amministrative per violazioni in materia di lavoro per complessivi 5.150 euro, è stato denunciato in stato di libertà il titolare e il cogestore della ditta, entrambi cittadini extracomunitari di nazionalità cinese ma residenti in Provincia di Prato, per aver impiegato nell’azienda un cittadino extracomunitario di nazionalità cinopopolare sprovvisto di permesso di soggiorno.