Inchiesta Asl Prato, Alberti: "Indecente comportamento, allontanare subito gli indagati"
Il consigliere regionale della Lega chiederà il commissariamento del direttore sanitario dell’ospedale santo Stefano e che tutti i coinvolti nell’indagine siano immediatamente rimossi dalle mansioni svolte fino ad ora
“Quattro anni di truffe e esami regalati a parenti e amici sono uno scandalo di proporzioni catastrofiche per la sanità toscana – dice il consigliere regionale Jacopo Alberti - quello che è accaduto a Prato disintegra il tanto sbandierato ‘modello’ toscano del sistema sanitario una volta per tutte. E per adesso sono emersi 44 indagati, chissà quanti altri e per quanti anni è stata portata avanti questa truffa, quanti si sono voltati dall’altra parte e non hanno denunciato comportamenti scorretti. Non è possibile che nessuno si sia accorto di nulla in tutti questi anni”.
“Tra gli indagati, si legge sulle cronache, che ci sarebbero anche medici con incarichi apicali: è già il secondo caso che sconvolge la Asl di Prato, dopo quello dei ginecologi che visitavano a nero, ma chi doveva controllare che cosa faceva nel frattempo? Se hanno agito per così tanti anni sicuri e indisturbati, forse qualcuno ha chiuso gli occhi volontariamente”. Per Alberti “chi è indagato deve essere rimosso dall’incarico, non possiamo permettere che continui a truffare la Asl”.
“Porteremo la vicenda in aula al prossimo consiglio regionale con un’interrogazione per l’assessore Saccardi. Vogliamo sapere – spiega Alberti - a quanto ammonta il danno economico, quante persone sono effettivamente coinvolte e in quali ruoli, e il nome e cognome di chi avrebbe dovuto controllare che tutto ciò non accadesse. Inoltre, vogliamo una ricognizione su tutti i laboratori di analisi e su chi si occupa dei pagamenti a livello regionale, perché se per tanti anni a Prato hanno fatto quel che volevano, dobbiamo accertarci che non ci siano altri casi come questo. Chiederemo il commissariamento immediato del direttore sanitario del Santo Stefano, e visto che la Asl ha avviato un’indagine interna sulla vicenda, vogliamo essere messi al corrente e aggiornati costantemente”.
Fonte: Addetto Stampa Jacopo Alberti