Virgo Fidelis, le celebrazioni dei carabinieri nella Cattedrale di Arezzo
Stamattina, alle ore 11.00, nella Cattedrale di Arezzo officiata dal Vicario della Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, don Fabrizio Vantini, i carabinieri del Comando Provinciale hanno celebrato la Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri.
Al termine della Santa Messa, il Comandante Provinciale dei carabinieri, Col. Giuseppe Ligato, si è soffermato sulle ricorrenze del 77° Anniversario della Battaglia di Culqualber in Africa orientale e della Giornata dell’Orfano.
Ed è agli orfani, amorevolmente assistiti dall’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri, e alle vedove dell’Arma, primi destinatari del dolore per le gravi perdite di affetto, che è stato rivolto un affettuoso e riverente pensiero.
La ricorrenza della Virgo Fidelis ha un profondo significato che idealmente riunisce i valori di militarità e religiosità.
L’impegno che è stato solennemente rinnovato nella odierna celebrazione ha onorato la memoria di quei carabinieri che, continuando a credere nella Patria e sublimando il significato delle parole fedeltà e onore, caddero valorosamente nella cruenta battaglia di Culqualber, che ebbe fine proprio il 21 novembre del lontano anno 1941, durante la 2a Guerra Mondiale.
Per l’epica resistenza del I Battaglione Carabinieri mobilitato a difesa del caposaldo di Culqualber, venne concessa la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera dell’Arma, con la seguente motivazione:
“Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa d'impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi, contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell'intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per l'ultima volta in terra d'Africa, la vittoria delle nostre armi. Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa impari lotta corpo a corpo nella quale comandante e carabinieri, fusi in un sol eroico blocco, simbolo delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell'Arma”.
(Culqualber - Africa orientale agosto-novembre 1941).
Al termine della cerimonia il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Arezzo ha ringraziato tutte le Autorità civili e militari presenti, i cittadini aretini che con la loro partecipazione hanno voluto dimostrare la loro vicinanza all’Arma, i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’Arma, i Carabinieri in servizio e in congedo.
Fonte: Ufficio stampa