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Sportello lavoro: leggera crescita dell'occupazione a Montespertoli

Nell'ultimo triennio è drasticamente calato il numero di persone che si sono rivolte allo Sportello Lavoro di Montespertoli. Infatti, se negli anni più vicini alla crisi del 2008 i disoccupati che si erano registrati presso il servizio erano quasi 2.500 (2.488 nel 2012 e 2.425 nel 2013), nel 2015, 2016 e 2017 il dato si è attestato a quota 1.400 circa per ciascun anno. Oltre mille utenti in meno, dunque, che confermano anche per Montespertoli il leggero trend di crescita occupazionale degli ultimi anni riscontrato a livello nazionale. Tuttavia, si tratta di numeri ancora troppo elevati rispetto alla situazione occupazionale pre-crisi.

I dati sono stati forniti dalla cooperativa sociale Coop21 di Firenze, che gestisce il servizio Sportello lavoro per il Comune di Montespertoli dal 2011, ospitato dal gennaio 2018 nei locali della biblioteca comunale “E. Balducci” in via Sonnino 1.

Ma dal report dello Sportello lavoro si possono evincere anche altre tendenze. Per esempio, le difficoltà maggiori sul fronte occupazione riguardano soprattutto i cittadini con più di 45 anni, provenienti da vari settori dell'industria, come il legno, la produzione del cotto, ma anche dall'edilizia e dal commercio al dettaglio. “Molti di loro - fa sapere Matteo Ceccherini, psicologo coordinatore del servizio per Coop21 - si ripresentano ciclicamente allo Sportello, dopo qualche mese o magari un anno, perché di nuovo in cerca di occupazione”.

Complessivamente, gli accessi dal 2011 al 2017 sono stati 13.058, di questi il 42% degli utenti è in possesso della sola licenza media, il 21% ha una qualifica professionale, il 31% ha il diploma superiore mentre il 5% ha una laurea. Il 64% degli utenti presi in carico dal servizio sono cittadini italiani, il restante 36% è composto da oltre 30 nazionalità diverse. I gruppi più rappresentati sono: albanesi (7%), romeni (6%), marocchini (6%), macedoni (3,5%), senegalesi (2%).

Il settore dal quale proviene la maggioranza degli utenti in cerca di occupazione è quello dell'agricoltura (25%), segue quello dell'industria e dell'artigianato (19%). Il 17% dei disoccupati ha lavorato nel settore del turismo e della ristorazione, il 16% era impiegato nei servizi presso famiglie, il 12% nel commercio, il 5% nel settore socio-sanitario. Il settore dell'agricoltura genera il numero più elevato di persone che ciclicamente cercano lavoro; stessa cosa avviene per i lavoratori del turismo e della ristorazione, settori che occupano tanti addetti solo in periodi specifici dell'anno.

Ad ogni modo, sono numerosi i casi di disoccupati che sono riusciti a trovare una nuova occupazione grazie al fondamentale servizio di orientamento al lavoro fornito dallo Sportello montespertolese. Molto spesso, infatti, capita che gli utenti non siano a conoscenza delle opportunità lavorative che possono cogliere grazie alle skill presenti sul proprio curriculum.

“Lo Sportello offre al cittadino uno spazio accogliente dove prendersi del tempo per ricostruire la propria storia professionale e formativa - spiega ancora Ceccherini - L'obiettivo è quello di aiutarlo a trovare un'occupazione, naturalmente, ma anche di fargli riacquistare la fiducia in se stesso e l'autonomia”.

Inoltre, presso i locali in via Sonnino 13, nei giorni di lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12, si svolgono i corsi di lingua italiana per stranieri organizzati dall'ASEV.

“Oltre a sostenere il servizio dello Sportello lavoro, che aiuta le persone a orientarsi rispetto alle proprie potenzialità e alle possibilità lavorative offerte - sottolinea l’assessore al Lavoro, Formazione e Politiche giovanili del Comune di Montespertoli, Cinzia Farina - l'amministrazione comunale ha incentivato l'integrazione del servizio con la realtà locale, decidendo di allestire lo Sportello all'interno della biblioteca, in modo da creare sinergie, interazioni e flussi di utenti tra le offerte di servizi presenti. Inoltre, aprendo il servizio del nido d'infanzia ai bambini già dai tre mesi in su, abbiamo dato la possibilità a tanti genitori di avere più tempo per se stessi e quindi da dedicare al reinserimento nel mercato del lavoro. Perché solo trattando il tema lavoro come un aspetto da incentivare su più livelli, si possono offrire concrete opportunità di cambiamento. Tutto questo guardando la persona nella sua possibilità di autonomia e sostenendola in questo processo”.

Fonte: Comune di Montespertoli - Ufficio Stampa

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