Centro di Accoglienza di Empoli: 450 persone seguite nel 2017
450 persone seguite nel 2017 e 36 dai 17 ai 71 anni i volontari impegnati nelle attività. Questi due numeri significativi che raccontano il 2017 del Centro di Accoglienza di Empoli. Da 35 anni il Cae porta infatti avanti una serie di progetti che contribuiscono al welfare del nostro territorio.
Uno di questi è Attivamente, il progetto rivolto a ragazzi maggiorenni con disabilità lieve, stabilmente inseriti nel mondo del lavoro. Gli obiettivi sono vari: sviluppare il senso della collaborazione e della condivisione dei propri interessi, ma anche delle proprie difficoltà, sviluppare la capacità di riflessione sul proprio vissuto e sulle modalità sociali, potenziare le capacità di organizzare e strutturare il tempo libero e allargare la rete sociale. Le persone coinvolte nel 2017 sono state 450. Nel 2017 è proseguito il progetto "Gimme Five" che ha coinvolto 6 persone. ‘Dammi un 5’, da uno slogan confidenziale, per entrare in contatto con altri che fino a prima non si conoscevano, e dare una mano all’associazione e ai suoi progetti supportandola nelle piccole manutenzioni.
Collegato a Gimme Five nel 2017 è nato poi il progetto Galileo che punta alla creazione di una rete per lo svolgimento del volontariato nei servizi con minori, disabili, anziani o di supporto alle attività di manutenzione del progetto Gimmi Five. Nel 2017 con Galileo sono state seguite 27 persone dai 21 ai 71 anni.
Il Cae ha anche attivo uno sportello di Consulenza legale. Lo scopo è fornire gratuitamente conoscenze e strumenti legali anche in sede giudiziaria per il superamento di problematiche connesse a materie legali di vario tipo, diritto di famiglia, diritto penale, recupero crediti, sfratti, permessi di soggiorno, cittadinanza, soprattutto per soggetti in stato di precarietà economica e personale. Lo sportello garantisce colloqui del tutto gratuiti al fine di inquadrare la problematica legale e di informare il soggetto dei possibili strumenti azionabili.
Un progetto che impegna a fondo il Cae è il Centro Giovani di Avane. Il 2017 è stato per il centro un anno di consolidamento ma anche di lancio di nuove idee. Tra le novità la creazione dello Studio Officina alle scuole medie Vanghetti che coinvolge 15 ragazzi, il Centro estivo per ragazzi (25,30 ragazzi), l’Elba Experience per ragazzi e giovani (40 ragazzi), il Centro Giovani A...perto, un Open Space per i Giovani e la partecipazione del Centro Giovani ad eventi giovanili sul territorio. Per il consolidamento si intendono invece attività di socializzazione con bambini, ragazzi e giovani, i centri estivi bambini (45 bambini), il raccordo e lo stimolo con le associazioni della Vela e il lavoro nel quartiere con il Comitato e con i singoli abitanti per promuovere la partecipazione.
Rimane un progetto cardine per il Centro Giovani Avane e per il Cae stesso il Calcio Sociale, che dà la possibilità ai suoi circa 50 iscritti di fare sport in un ambiente educativo e di coesione sociale. Nel 2017 è partito il progetto della Settimana della memoria con la collaborazione con l’associazione ANPI, evento per ricordare Carlo Castellan, oltre ad alcune partite con il coinvolgimento degli ospiti dei centri di accoglienza CAS. Altre esperienze sono state poi quelle collegate al festival Mediterraneo siamo noi e la partecipazione al Triangolare della spiritualità a Roma Corviale.
Altro impegno è quello che va nella direzione della formazione e del volontariato in particolare con il corso di formazione finanziato dal Cesvot “La seconda parola è…Azione”. Tra gli eventi organizzati dal Cae anche quelli collegati alla Primula della solidarietà, iniziative finalizzate alla raccolta fondi per la ricerca medica.
Ai progetti del Centro di Accoglienza di Empoli partecipano le cooperative sociali Colori e Il piccolo Principe, l’associazione Vecchie e Nuove Povertà, l’associazione Noi da Grandi, il consorzio CO&SO Empoli e il Comune di Empoli. Tante realtà che collaborano insieme, sulla base dello slogan che si affaccia sulla strada di via Barzino, “Insieme si può!”, slogan ripetuto più volte durante l’assemblea e oggi ancora più attuale di quando, ormai 20 anni fa, fu coniato proprio dal Centro di Accoglienza di Empoli.
Fonte: CO&SO Empoli