Aeroporto di Firenze, dal Consiglio Regionale: via libera alla variante del Pit per Peretola
E’ iniziata in Aula, oggi 21 novembre, la discussione su una proposta di risoluzione in merito alla variante automatica al Pit (Piano di indirizzo territoriale) per Peretola. Una procedura prevista all’articolo 9bisdella legge sul governo del Territorio (65/2014), resasi necessaria per la “non conformità urbanistica” del Masterplan 2014-2029 di Peretola, e che permette al presidente della Giunta di esprimere parere favorevole nella conferenza di servizi per l’ampliamento dell’aeroporto prevista a dicembre.
L’atto è stato illustrato dal presidente della Commissione Territorio e Ambiente Stefano Baccelli (Pd).
Come ha spiegato il consigliere, sono due i punti di scostamento: il perimetro del parco urbano di Castello così come sancito dalla variante urbanistica approvata in via definitiva a novembre, e un pezzo a Ovest, direzione Prato, del Parco agricolo della Piana. La proposta di risoluzione non interviene sul Pit come integrazione al Piano paesaggistico, ma nella deliberazione del Consiglio regionale 61/2014 (relativa alla definizione del Parco agricolo della Piana e per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze) che tuttavia sopravvive solo in parte. La sentenza del Tar 1310/2016 ne ha, infatti, annullato i contenuti riferiti all’aeroporto di Peretola. “Il tema non è dunque la lunghezza della pista – ha sottolineato Baccelli – ma il necessario arretramento del parco regionale rispetto al Masterplan”. La variante automatica al Pit diminuirà la superficie del Parco agricolo della Piana di circa 9 ettari sui 7mila complessivi perché rientrano nel “sedime aeroportuale”. Il parco urbano di Castello invece, perderà circa 18/19 ettari sugli 80 previsti perché il verde pubblico inizialmente previsto dal Pit non trova più applicabilità.
“Da un punto di vista politico – ha proseguito Baccelli – questa proposta di risoluzione è tranchant. Chi voterà sì darà mandato al presidente Rossi di dire sì allo sviluppo dell’aeroporto di Firenze; chi dice no vuol porre la parola fine a questo progetto”. Baccelli ha inoltre rilevato che “si tratta di esprimersi a favore o contro la realizzazione dello sviluppo aeroportuale di Firenze, richiamando precedenti risoluzioni del consiglio”. “L’idea è sempre quella di un unico sistema aeroportuale toscano nel suo complesso, mantenendo specificità territoriali e funzionali dei due aeroporti” ha spiegato il consigliere, ricordando la vocazione a city airport per Firenze e di scalo per voli low cost a Pisa. Inoltre, la proposta impegna la Giunta ad attivarsi nei confronti dell’Autorità per la partecipazione “affinché il dibattito relativo al ponte di Signa e ai collegamenti viari sia portato avanti senza interruzioni”.
Giacomo Giannarelli (M5S) ha ribadito “quella che è sempre stata la posizione del Movimento 5 Stelle: l’aeroporto di Firenze deve avere funzione di city airport, devono essere realizzati collegamenti ferroviari veloci con Pisa e potenziare l’aeroporto di Pisa”. “Noi siamo sempre stati coerenti – ha proseguito Giannarelli – , la palla ora va al ministero che deve valutare il rapporto costi-benefici per prendere una decisione. A differenza di quanto è successo in passato, con il ministro Del Rio che ha fatto gli interessi dell’Emilia Romagna, noi stiamo lavorando nell’ottica dell’interesse nazionale. In questo senso troviamo che sia un’occasione per la Toscana favorire un collegamento di 54 minuti con Fiumicino e di 30 minuti con l’aeroporto di Bologna”. Dunque il consigliere ha annunciato “un voto fortemente contrario a questo atto, e ci riserviamo di chiedere pareri terzi sulla legittimità di approvare una risoluzione del genere”.
“Dispiace dover ribadire ancora una volta una posizione che abbiamo espresso più e più volte: Fratelli d’Italia è favorevole allo sviluppo del sistema aeroportuale toscano, Firenze e Pisa sono complementari e perderemmo un’opportunità a non valorizzare questo aspetto, tenendo presente il fatto che i soldi per un collegamento ferroviario veloce da Firenze a Pisa non ci sono”. Questo è il parere di Paolo Marcheschi (FdI). “L’orientamento della nuova pista garantirebbe maggior sicurezza per un aeroporto che oggi è tra i 10 peggiori al mondo, ma anche il miglioramento ambientale” ha proseguito il consigliere, il quale tuttavia ha espresso perplessità a votare questo atto, prevedendo in particolare problemi per quanto riguarda la variante per Signa.
“Noi diciamo sì al parco agricolo della Piana e al polo universitario di Sesto Fiorentino, sì alla ricerca e alla preservazione ambientale, e quindi no alla pista lunga” ha detto Tommaso Fattori (Sì-Toscana a Sinistra). “Siamo favorevoli a una programmazione aeroportuale regionale che serva effettivamente a ridurre il divario della Toscana con altri territori – ha aggiunto Fattori – e dunque a puntare sul potenziamento dell’aeroporto di Pisa e dei collegamenti con Firenze, lasciando a Peretola il ruolo di city airport”. “Allungare la pista del Vespucci non servirebbe nemmeno a garantire più sicurezza – ha concluso il consigliere – perché si tratterebbe dell’unica pista perpendicolare ai venti prevalenti, e per ottenere questo si vuole sovrascrivere di imperio gli strumenti di Comuni che hanno pagato già molto in termini di consumo di suolo e di inquinamento. Allora, mi domando, a che cosa serve pianificare?”.
Secondo Paolo Bambagioni (Pd) “oggi riusciremo a vedere chiaramente posizioni e scelte. E io dico: nessun tentennamento. Oggi deve uscire dall’Aula una posizione che permetta di superare il gap infrastrutturale della Toscana, siamo indietro di 20 anni. Non abbiamo governato lo sviluppo, lo abbiamo subito”. “L’aeroporto c’è, c’è una grande richiesta di atterrare in Toscana – ha proseguito il consigliere – come si fa a discutere ancora se questa cosa sia da fare o meno?”.
“Voterò no senza alcun dubbio – ha detto invece Monica Pecori (Gruppo misto-Tpt) -. Dobbiamo portare avanti piuttosto un progetto che potenzi la rete ferroviaria che porti rapidamente all’aeroporto di Pisa; a Firenze deve rimanere il ruolo di city airport”.
Monia Monni (Pd) ha ribadito che “è il momento di essere chiari e di decidere da che parte stare. Noi stiamo dalla parte dello sviluppo del sistema aeroportuale, che è determinante per lo sviluppo regionale e per la nostra competitività in molti settori. Noi siamo per la crescita felice, dobbiamo creare occasioni di crescita intelligente e questa è un’occasione che la Toscana non può mancare”. “Nelle posizioni contrarie – ha aggiunto la consigliera – io vedo molto campanilismo, oppure un ambientalismo fossilizzato su un’idea di ambiente involutiva”.
“Oggi votiamo il mandato al presidente della Giunta Enrico Rossi ad andare in Conferenza dei servizi per modificare il Pit – ha precisato Elisa Montemagni (Lega) – e questo è un fatto, così come è un fatto che la posizione della Lega a proposito non sia mai cambiata. La questione è che la modifica al Pit poteva essere fatta in via ordinaria, passando dal Consiglio regionale e dunque coinvolgendo anche le opposizioni, come noi avremmo auspicato. Invece non si è fatto e oggi si chiede a noi di dare mandato a Rossi, che non è il nostro presidente, per seguire il procedimento. Quello che contestiamo noi è la modalità, non il contenuto dell’atto, il fatto che sia stata impedita la partecipazione delle opposizioni”. Per questo la consigliera ha annunciato il voto contrario alla proposta di risoluzione e la contestuale presentazione di un documento a nome del centrodestra, in cui “si ribadisce il favore allo sviluppo del sistema aeroportuale e si chiede di velocizzarlo”.
“Nessuno ha mai messo in discussione che sull’aeroporto di Firenze dovessero essere fatti gli interventi necessari a renderlo sicuro per i cittadini, i piloti, gli operatori – ha sottolineato Andrea Pieroni (Pd) – Chiedo al mio presidente di portare in tutte le sedi la voce della Toscana, così come è stata sintetizzata nella risoluzione approvata il 25 novembre 2015. Assicuriamo così non solo un aeroporto adeguato e sicuro a Firenze, ma garantiamo a tutta la Toscana un balzo in avanti del suo intero sistema infrastrutturale”. A suo parere il sistema aeroportuale toscano deve svilupparsi in modo coerente con le funzioni specialistiche svolte dai due scali, con Firenze ‘city airport’ legato a un traffico business e Pisa un aeroporto intercontinentale legato soprattutto a un traffico low cost. In questo quadro dovrà essere monitorata con attenzione la qualità del nuovo lavoro che verrà creato.
“Non è soltanto una nuova pista, si tratta di un nuovo aeroporto. Questo percorso doveva essere abbandonato molto tempo fa, perché non è sostenibile” ha replicato Irene Galletti (M5S), che ha dichiarato di avere molta fiducia nelle valutazioni che saranno fatte in sede ministeriale in termine di costi e benefici. “Non potete illudere i cittadini su uno sviluppo che Pisa non vedrà, se Peretola andrà avanti sul proprio percorso”.
L’abbandono dell’aula al momento del voto è stato annunciato da Jacopo Alberti (Lega), contestando il “mandato in bianco” dato al presidente Rossi per la modifica al Pit. “E’ veramente anomalo - ha osservato - che una maggioranza chieda il voto delle opposizioni su uno strumento di variante urbanistica”.
“Arriverà un momento in cui ci direte come la pensate e una responsabilità ve la prenderete” ha replicato Nicola Ciolini (Pd), sottolineando inoltre la necessità di inserire i sindaci della piana nell’Osservatorio ambientale per favorire la partecipazione.
“Non prendete in giro i cittadini toscani. Oggi c’è da fare una scelta chiara. Dare al presidente Rossi oppure no la possibilità di andare avanti in un’opera strategica per il futuro della nostra regione” ha dichiarato Antonio Mazzeo (Pd). A suo parere la centralità di Pisa passa attraverso lo sviluppo dell’intero sistema integrato, indispensabile per dare risposte occupazionali a quel territorio e allo sviluppo di tutta la costa.
“Siamo ad un punto in cui c’è già stata la Via e si valuta il rispetto delle prescrizioni – ha osservato Elisabetta Meucci (Pd) – Forse il dibattito politico dovrebbe cambiare e tenerne conto, senza scendere in chiacchiere da bar sul fatto che gli aeroplani devono scendere in sicurezza”. Meucci ha rilevato inoltre che la risoluzione non incide sulla disciplina dei beni sottoposti a vincolo paesaggistico e che l’investimento è pari a 520 milioni, di cui poco più di cento sono a integrazione delle risorse private. “Sembra avere più importanza il fosso Smeraldino che 1100 abitanti con il passaggio degli aerei a 150 metri sulla testa – ha aggiunto – La nuova pista ne toccherà settanta”.
“Se fosse solo un mandato al presidente Rossi non avrei dubbi. Ma esprimo, e con difficoltà, una preoccupazione. Sono contraria allo sviluppo che si sposta nettamente su Firenze”. A parlare è la capogruppo di Art.1/Mdp Serena Spinelli, consigliera esponente dello stesso partito del governatore della Toscana, che sulla proposta di risoluzione per la variante automatica al Pit (Piano di indirizzo territoriale) e per l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola, ha sancito una frattura “non nei valori”, ma evidentemente di posizione. “Mi preoccupo di un intero territorio alle spalle di Firenze che è contrario, così si determina una cesura che non è corretto fare”. “Non credo che stiamo contribuendo allo sviluppo sinergico di Firenze e Pisa” continua e, in risposta alla vicepresidente Pd Monia Monni , “non so se sono di un ambientalismo polveroso, ma alla Toscana è molto più necessario il sottoattraversamento fiorentino”. “Spiace – ha concluso – che sul tema l’approccio costante sia quello di un dibattito fatto di piaggerie e populismi. Rende la politica molto faticosa”.
“Siamo e restiamo opposizione. Non firmeremo mai deleghe in bianco al presidente Rossi. La nostra posizione sull’aeroporto di Peretola è nota ed è sempre stata coerente. Basta guardare gli atti prodotti in Consiglio”. Lo ha detto il consigliere della Lega Marco Casucci che ha annunciato: “Il gap infrastrutturale attuale è responsabilità vostra. È di assoluto buon senso lasciarvi in mano la patata bollente”. E ribadendo la “confusione e le difficoltà interne alla maggioranza” ha denunciato “ennesime forzature”. “È necessario fare ma con le procedure corrette” ha spiegato.
“Forti dubbi” e “perplessità” sono quelli della consigliera regionale Pd Alessandra Nardini che ha dichiarato: “Solo sostenendo l’importanza e gli investimenti su Pisa si tutela il sistema tutto”. Nel suo intervento ha citato l’atto di indirizzo firmato con il collega Andrea Pieroni per “tenere ben salde le specializzazioni di Pisa e Firenze affinché entrambi possano crescere”, per “conciliare lo sviluppo con il rispetto per l’ambiente” e per “tenere alta la guardia sul tema occupazionale”. Per “coerenza” e in linea con le “indicazioni del mio partito”, ha annunciato voto favorevole, ma ha chiesto al presidente Rossi “conferma degli impegni assunti con l’atto di indirizzo già votato dal Consiglio nel 2015”.
“Questa discussione è inutile se non si parla di sistema infrastrutturale. Si continua a parlare di contrapposizione tra Pisa e Firenze ma il tema non esiste, la scelta è già stata fatta”. Lo ha dichiarato Marco Stellavicepresidente di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio regionale che a dibattito ancora in corso ha chiesto alla maggioranza di “sospendere i lavori. Forse avete bisogno di tempo per raccogliere le idee perché il dato politico emerso è chiaro: l’unica divisione che esiste in quest’Aula è quella in seno al centrosinistra”. “Questa è la maggioranza che ci ritroviamo oggi, una maggioranza divisa su uno degli atti più importanti per la Toscana. Gli elettori ne terranno conto” ha continuato. Poi l’esortazione a “dire la verità”. “Il centrosinistra è sempre stato contrario, almeno fino all’arrivo di Matteo Renzi e alla sua scelta per lo sviluppo del sistema”. “Chi ha perso è una parte della politica di centrosinistra” ha ribadito e confermato la posizione “sempre coerente” del centrodestra. “Non abbiamo mai cambiato idea quindi non accettiamo lezioni” ha continuato ricordando gli emendamenti presentati nella scorsa legislatura che volevano la pista a 2mila 400 metri: “Avete votato contro e nel Pit c’è la pista a 2mila metri. Se i nostri emendamenti, allora, fossero stati accolti, questa discussione non l’avremmo mai fatta”.
“La discussione di oggi non riguarda solo Firenze e Pisa, ma tutta la Toscana”, ha esordito il presidente della commissione Sviluppo economico Gianni Anselmi (Pd), invitando alla coerenza. “E’ il momento di ‘coerenziarsi’ –ha affermato – non si può fare gli ‘sviluppisti’ in questa Aula e magari, sul territorio, strizzare l’occhio a chi non lo è”. “I cittadini ci chiedono impianti, servizi, infrastrutture – ha continuato – non possiamo filosofeggiare, dobbiamo solo guardare allo sviluppo e alla crescita, per un innalzamento competitivo della nostra regione”. Un innalzamento che, secondo il consigliere, si traduce in terza corsia, alta velocità, aeroporto di Firenze e Pisa, Tirrenica e sviluppo dei porti. “Dal punto di vista politico chiudiamo la discussione – ha sottolineato – e votiamo un documento di coerenza”.
Il presidente del gruppo del Partito democratico Leonardo Marras (Pd) ha salutato il lungo dibattito e il coinvolgimento di tanti interlocutori, parlando di “materia da commentare”. “Farò una premessa da non fiorentino – ha affermato – su un’opera di interesse regionale sulla quale si è fin troppo discusso, non posso sentir dire che oggi, 21 novembre, c’è bisogno di ulteriori approfondimenti”. E parlando della strada decisa dalla Toscana a partire dal 25 novembre 2015, seguita da un percorso portato avanti senza indugi alcuni, “ora quella strada decolla – ha spiegato Marras – l’imminente conferenza dei servizi sarà decisoria e invito alla coerenza, invito al voto della proposta di risoluzione, senza genuflettersi al rito leghista aspirando a sedere nella Giunta di Cascina”. “La logica non può essere violentata – ha concluso – noi scegliamo di fare l’aeroporto di Firenze e se un ministro qualunque decidesse di rivedere questa decisione sarebbe non solo un grave danno per la Toscana, ma anche un vulnus nelle regole democratiche per lo stato di diritto”.
“Eccezionalmente mi sento di intervenire in questo importante dibattito, che sta caratterizzando una intera seduta d’Aula”, ha esordito il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani: “la mia vuole essere una valutazione istituzionale per la partecipazione e i tanti interventi, di fronte a un’occasione storica, a un atto significativo per il futuro della Toscana, con la parola definitiva del presidente Enrico Rossi alla conferenza dei primi di dicembre”. E invitando a non perdere questa occasione, di fronte a un imprenditore privato che offre la propria disponibilità investendo più della metà delle risorse: “o prendiamo questo treno oppure no – ha invitato Giani –quello di oggi è un voto storico, ne va del futuro della nostra regione, della sua innovazione e del suo sviluppo passando dall’aeroporto di Peretola”. “Ne va del senso di responsabilità che ognuno di noi sente nei confronti dei propri elettori – ha concluso –; io che ho iniziato i primi incontri a Peretola nel 1993 e nel 1995, per tornarvi più volte nel tempo fino a oggi, posso assicurare che votare sì risponde davvero al bisogno dei cittadini, in termini di lavoro, ricchezza e infrastrutture per il territorio”.
L’assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli ribadisce “la legittimità e correttezza del procedimento”, la tutela dell’ambiente, “il lago delocalizzato sarà il doppio rispetto alla precedente collocazione”, l’idea dello sviluppo integrato di Firenze e Pisa: “Il sistema aeroporti sta già producendo risultati positivi”. Replica alle opposizioni, con una convinzione: “Chi oggi si oppone allo sviluppo di Firenze, penso che lavori per Bologna, non per Pisa”. L’opposizione all’ampliamento dell’aeroporto fiorentino “non può più avere motivazioni ambientali, l’abbiamo chiarito. L’attuazione del Parco della Piana sta andando avanti. Oggi si vede chiaramente chi è per lo sviluppo e chi no. E sarà chiaro chi si caratterizza come forza di cambiamento e modernizzazione”. La Toscana – è la convinzione di Ceccarelli – ha bisogno di un pacchetto di infrastrutture strategiche, con l’aeroporto la terza corsia dell’A11, lo snodo dell’Alta velocità, la Tirrenica, la Due Mari, i porti”.
Il presidente della commissione Ambiente, Stefano Baccelli (Pd) risponde alle contestazioni della capogruppo della Lega, Elisa Montemagni, riguardo ai tempi di presentazione dei documenti in commissione. “Dal 15 novembre, i gruppi hanno avuto il tempo per preparare i loro documenti, non l’hanno fatto. La risoluzione del Pd è chiara, ora sono passate 24 ore, può essere valutata. Mi chiedo cosa sia accaduto questa notte – aggiunge –per far cambiare idea a una parte del centrodestra”.
Giacomo Giannarelli (Movimento 5 stelle) annuncia il voto contrario alla risoluzione e critica la posizione assunta dal partito democratico: “La tempistica e le modalità che si prospettano non corrispondono al vero, la conferenza di dicembre, alla quale Rossi parteciperà con il mandato assegnatogli oggi, non sarà risolutiva. I tempi saranno ancora lunghi”. Riguardo agli orientamenti del Movimento 5 stelle: “Non è vero che siamo contro tutte le infrastrutture, abbiamo nostre posizioni motivate, a volte favorevoli a volte contrarie, e non basterà aver inserito in questa risoluzione riferimenti anche ad altre opere per far passare l’idea che il nostro gruppo sia contrario a qualsiasi proposta”. Il Movimento 5 stelle annuncia anche l’astensione sull’ordine del giorno del centrodestra, che Giannarelli considera “un atto imbarazzante, sul quale ci asteniamo per rispetto dei nostri alleati di governo nazionale”.
Voto contrario alla risoluzione del Partito democratico così come all’ordine del giorno del centrodestra arriva da Sì-Toscana a sinistra. Il capogruppo Tommaso Fattori precisa la posizione: “Il documento del Pd ha il pregio della chiarezza. Si tratta di dire sì o no alla nuova pista da 2mila 400 metri. Chi dice sì, aggiungo io, dice no, indirettamente, al parco agricolo della Piana e allo sviluppo del polo scientifico di Sesto Fiorentino. Riguardo all’attuale aeroporto di Firenze bisogna chiarire che è sicuro, altra cosa sono le questioni ambientali”.
Paolo Marcheschi (Fratelli d’Italia) rivendica la “posizione unitaria che il centrodestra ha trovato con l’ordine del giorno” e annuncia la decisione di “non partecipare alla votazione sulla risoluzione della maggioranza”. Le forze del centrodestra, ribadisce Marcheschi “hanno saputo dare una risposta politica comune, cosa che non è riuscita alla maggioranza”.
La capogruppo Elisa Montemagni precisa che “la posizione ufficiale della Lega è contenuta nel documento che sottoponiamo all’approvazione dell’Aula. Siamo coerenti, andiamo a votare sul mandato a Enrico Rossi, che non è il nostro presidente. Non abbiamo mai detto di essere contro l’aeroporto di Firenze”. Una posizione, aggiunge, che “riprende quelle espresse più volte dal nostro candidato alle regionali, Claudio Borghi”.
Il vicepresidente del Consiglio regionale, Marco Stella (Forza Italia), esprime nella dichiarazione di voto la disponibilità a dare mandato a Enrico Rossi, “a condizione che la maggioranza riconosca la storia delle posizioni espresse da anni su questo argomento e la coerenza di Forza Italia”. Confessa la “grande difficoltà in cui ci troviamo”, di fronte a una scelta “che non facciamo a cuor leggero”. Poi commenta la decisione del Partito democratico di procedere al voto senza ulteriori composizioni: “Avete deciso di votare l’atto da soli, d’ora in poi i rapporti tra maggioranza e opposizioni saranno in questi termini”.
È il capogruppo Leonardo Marras a spiegare l’orientamento del Partito democratico: “Non deve esserci nessuno scambio. L’invito che Stella ci ha fatto richiama al dovere di riconoscere che non ci deve essere nessuno scambio, nessuna ipotesi di inciucio. Se c’è la volontà di votare il provvedimento, si voti. Il nostro non è un atto tardivo, ma accelerato”.
Aeroporto di Firenze, gli atti votati in aula
Via libera a maggioranza alla proposta di risoluzione per la variante automatica al Pit, Piano di indirizzo territoriale. L’atto è stato votato dall’Aula con 23 voti favorevoli e 7 contrari. Ha votato a favore il Pd, hanno votato contro Sì-Toscana a Sinistra, Monica Pecori (gruppo Misto – Tpt), M5S e Serena Spinelli (Art.1- Mdp). La Lega ha abbandonato l’aula, non hanno partecipato al voto Fi e FdI.
Approvato anche, sempre a maggioranza, un emendamento alla proposta di risoluzione firmato dai consiglieri Pd Nicola Ciolini, Leonardo Marras e Monia Monni, che richiama l’impegno per la Giunta a sostenere nei confronti del Governo ogni azione utile a inserire nell’Osservatorio ambientale istituito dal Ministero competente i Comuni interessati.
L’Aula ha poi votato due ordini del giorno collegati alla proposta di risoluzione. Approvato con 23 voti favorevoli l’ordine del giorno presentato dal Pd, firmato da Leonardo Marras, Monia Monni e Stefano Baccelli. Non hanno votano la Lega, Fi e FdI, si sono astenuti M5S e Serena Spinelli (art.1-Mdp), contrari Sì-Toscana e Monica Pecori (gruppo Misto-Tpt).
L’atto puntualizza che la conferenza dei servizi in programma il 7 dicembre è chiamata ad esprimersi sulla fattibilità delle proposte avanzate nel Masterplan dell’aeroporto Vespucci, su sui è già stato espresso parere favorevole con Via. Sono richiamati i contenuti di due risoluzioni approvate dal Consiglio (la n.35 del 2015 e anche la n.208 del luglio 2018, richiamata dall’emendamento proposto da Ciolini alla risoluzione), nelle quali “si affrontano complessivamente le questioni infrastrutturali di definizione e collegamento del sistema aeroportuale toscano” tra gli scali di Pisa e Firenze e porti della Toscana di Livorno e Piombino e il resto della Regione, nonché le necessarie soluzioni alle criticità infrastrutturali della piana fiorentina e delle prescrizioni assunte nella Via ministeriale per la realizzazione dei progetto di sviluppo dell’aeroporto di Firenze.
La Giunta è dunque impegnata a perseguire il potenziamento del sistema aeroportuale toscano nel suo complesso, “contemperando la necessità di consolidare il ruolo del Galilei di Pisa”, cui è attribuita una vocazione intercontinentale e di snodo centrale del turismo costiero. Il governo regionale è quindi impegnato a mettere in atto tutti gli strumenti necessari per lo sviluppo dell’aeroporto di Firenze garantendo, oltre un miglioramento ambientale nella zona Peretola-Brozzi-Quaracchi, prospettive di crescita economica e occupazionale tali da renderlo un solido approdo per i voli internazionali e interni.
La Giunta è impegnata ad attivarsi nei confronti del Governo “affinchè la conferenza dei servizi si esprima nel più breve tempo possibile, esprimendo parere favorevole per conto della Regione Toscana alla Conferenza dei Servizi decisoria del prossimo 7 dicembre”; ad attivarsi nei confronti del Governo per mettere in campo tutti gli interventi necessari a potenziare e velocizzare i collegamenti ferroviari tra Pisa e Firenze e per imprimere una forte accelerazione sulle altre opere infrastrutturali che costituiscono elemento fondamentale per l’incremento dell’attrattività territoriale della Toscana nel suo complesso, anche al fine di porre la parola fine alla crisi strutturale che attanaglia alcune realtà della costa.
Respinto l’ordine del giorno presentato dal centrodestra, a firma di Elisa Montemagni (Lega), Maurizio Marchetti e Marco Stella (Fi), Paolo Marcheschi (FdI). Nella votazione si è astenuto M5S. L’atto, che ripercorre gli stessi punti dell’impegnativa dell’ordine del giorno approvato dall’aula, si distingue perché vincola la Giunta ad attivarsi nei confronti del governo affinché la conferenza dei servizi si esprima nel più breve tempo possibile sul progetto di sviluppo dell’aeroporto di Peretola.
Aeroporto di Firenze, il commento di Bonafè
“Sull’aeroporto di Firenze la nostra linea è chiara e il Pd lo ha dimostrato oggi in Consiglio regionale. I consiglieri di opposizione, invece, per fare un dispetto a Firenze e alla Toscana, remano contro lo sviluppo di un sistema aeroportuale toscano efficiente e danneggiano tutta l'economia regionale. L’abbandono dell’aula delle opposizioni è una fuga dalle responsabilità verso la Toscana”. Così la segretaria del Pd toscano Simona Bonafè, dopo il via libera del consiglio regionale alla risoluzione per la variante al Pit per l'aeroporto Vespucci di Firenze. “Noi siamo per le infrastrutture che rendono la Toscana moderna e competitiva. Dall’altra parte, quando si tratta di mettere un bastone fra le ruote allo sviluppo della Regione, Lega e M5S nei fatti ricreano l’asse di governo nazionale. E anche stavolta, nella Lega, la linea è arrivata da Cascina, a cui tutti i consiglieri si sono silenziosamente attenuti” conclude Bonafè.
Polemiche sul Pit, Sì dice la sua
“Sì Toscana a Sinistra è l’unica forza da sempre coerente e trasparente che dice sì al parco agricolo della piana e sì al polo scientifico di Sesto fiorentino e di conseguenza no alla nuova pista, che sia di 2000 o di 2400 metri, puntando su Pisa come aeroporto strategico toscano, da connettere con il sistema dei porti regionali. Va riconosciuto che anche il PD, per quanto su posizione diametralmente opposta, esprime da tempo una posizione chiara, favorevole alla nuova pista di Firenze. Per il resto è solo caos e fumo negli occhi”, commenta Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra al termine della seduta consiliare di oggi.
“Che la maggioranza si sia spaccata è un fatto oggettivo e considero assolutamente positivo che la capogruppo di MDP Serena Spinelli abbia oggi votato contro il documento che dà semaforo verde alla pista di 2400 metri e contro la scelta di dare al Presidente Rossi il potere di variare il PIT nel corso della prossima conferenza dei servizi sull’aeroporto”, aggiunge Fattori, commentando la rottura interna alla maggioranza “ma anche interna a MDP, dato che Spinelli e Rossi fanno parte del medesimo gruppo”.
“Non mi pare che la destra stia meglio - commenta Fattori intervenendo in consiglio - giacché il documento che hanno portato in aula è un capolavoro di sofismi, scritto da un Azzeccagarbugli. Ci vorrebbero fini esegeti per ricavare da quel documento unitario se sono favorevoli o contrari alla nuova pista da 2.400 metri, ma sarebbe uno sforzo vano perché lì c’è scritto tutto e il contrario di tutto. Tant’è che la capogruppo della Lega rivendica in aula di avere la stessa posizione dell’allora candidato presidente Borghi, contrario alla nuova pista, mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia confermano di essere a favore della nuova pista, salvo poi votare contro gli atti del PD che dicono sì alla pista da 2.400 metri. Insomma, un vero caos e una nebbia fitta quando invece le forze politiche hanno il dovere della chiarezza su questioni così rilevanti. Ma evidentemente devono trovare un candidato sindaco comune a Firenze, e allora meglio nascondere le divisioni”, commenta Fattori.
“La confusione e la nebbia aumentano quando si osserva il voto delle forze politiche sugli atti presentati in consiglio, ossia l’atto della destra, - oscuro ma, a loro dire, favorevole alla nuova pista - e i due atti del PD, limpidamente a favore della pista da 2.400 metri. Salvo ‘Sì Toscana a Sinistra’ che, assieme alla consigliera Pecori, li ha bocciati tutti e tre, poi la geografia del voto è imperscrutabile, a partire dall’astensione del M5S sia sull’atto della destra che sull’ordine del giorno del PD. Un ordine del giorno che chiede ‘lo sviluppo dell’aeroporto di Firenze’ e un ‘parere favorevole per conto della Regione Toscana nella conferenza dei servizi decisoria convocata il 7 dicembre’, ossia il via libera alla pista da 2.400 metri così come contenuta nel Masterplan 2014-2029. Tanti auguri a chi cerca un po’ di chiarezza in mezzo a tutti questi balletti”, conclude Fattori.
Aeroporto, il parere di Nardini (PD)
Dalla Consigliera Alessandra Nardini, durante il dibattito nel Consiglio Regionale di oggi che ha visto tutto il gruppo PD votare a favore, arriva la richiesta netta di rispettare le vocazioni diversificate dei due scali toscani, di collegarli meglio e di garantire sui livelli occupazionali, tutelando lo scalo pisano come perno del sistema regionale. Di seguito una dichiarazione ripresa dal suo intervento in aula:
"Intervengo per esprimere e chiarire la mia posizione.
Lo dico con chiarezza e senza girarci intorno: sono tra coloro che hanno nutrito forti perplessità sull'integrazione societaria aeroportuale.
E credo che bene abbiano fatto l'allora Amministrazione Comunale, quella provinciale e gran parte del Partito Democratico pisano e pratese ad aver espresso posizioni critiche ed aver fatto una battaglia su questo tema.
Non è campanilismo il mio, so bene che qui siamo chiamati a tutelare non solo gli interessi del collegio in cui si è eletti, ma la Toscana tutta.
Ma io credo fermamente che solo tutelando l'aeroporto di Pisa ed il suo sviluppo si tuteli il nostro sistema aeroportuale tutto.
Per questo nel 2015, come già ricordato sal collega Pieroni, votammo una dettagliata risoluzione nel novembre 2015 dove mettevamo nero su bianco le condizioni che ritenevamo e riteniamo indispensabili all'interno di questo percorso: ricordo in particolar modo la richiesta di tenere salde le diverse specializzazioni e vocazioni dei due aeroporti, elemento indispesabile per far sì che entrambi continuino a crescere.
E per questo ribadisco la necessità di potenziare i collegamenti tra aeroporti di Firenze e Pisa, con investimenti sulla rete infrastrutturale. Come, altrettanto importante, la realizzazione della tangenziale nord-est.
Come la necessità, che ribadiamo su questo, e non solo su questo (penso alla geotermia), di conciliare sviluppo e rispetto del territorio, e quindi mi rifaccio alla necessità di mitigare l'impatto ambientale.
Concludo con la richiesta di tenere alta la guardia, più volte in quest'Aula lo abbiamo ribadito affrontando il tema, sulla tematica occupazionale.
Un tema non secondario perché l'integrazione societaria non determini meno tutele e diritti per le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti.
Per tutte queste ragioni, pur ribadendo le mie perplessità che citavo in premessa, ma prendendo atto dello stato di questo percorso, esprimeró un voto favorevole su questo atto, coerentemente con l'indicazione del mio Partito e della Giunta, espressione della maggioranza che governa questa Regione,
chiedendo al Presidente Rossi conferma degli impegni citati nella risoluzione del 2015".
Lega, l'opposizione di Alberti
“La votazione di oggi non riguarda l’aeroporto, essere a favore o contro lo sviluppo del Vespucci – ribadisce Jacopo Alberti, esponente della Lega – è un voto politico: chi è a favore sta con la maggioranza. E la Lega è all’opposizione. Sull’aeroporto – spiega Alberti - ribadisco che si esprimerà il Governo. La Lega è a favore dello sviluppo dell’aeroporto di Firenze, ma uno sviluppo che vada di pari passo con quello di Pisa, in un sistema aeroportuale che comprenda anche le altre infrastrutture fondamentali di collegamento”. Così il consigliere regionale, alla luce delle polemiche scaturite dal voto in aula sulla variante automatica del Pit.
“Da sempre chi sta all’opposizione vota contro a bilanci e varianti al Piano regolatore, anche se sono bellissimi e meravigliosi. Qui si chiedeva all’opposizione addirittura di avallare un mandato in bianco a Rossi su modifiche urbanistiche e Pit. Uscire dall’aula è stato un modo per dire agli elettori da che parte stiamo, e noi non stiamo né con Rossi né con il PD. Chi invece ha votato a favore è evidente che sta con la maggioranza – dice Alberti – maggioranza che ci ha presi in giro con questo atto, che abbiamo visto all’ultimo minuto in commissione. Voglio vedere, nei sette comuni dove il PD non governa più in Toscana, se qualcuno del Partito Democratico vota a favore del bilancio e delle varianti proposte dalla Lega”.
Torselli contro Nardella: "Qualcuno lo svegli"
“Qualcuno svegli Dario Nardella e lo riporti alla realtà, ricordandogli che il suo partito è il Partito Democratico, ovvero il partito che da un quarto di secolo governa ininterrottamente regione e comune. Subito dopo, ricordategli anche che lui stesso governa questa città da 15 anni: prima da presidente di commissione, poi, anche se a volte finge di dimenticarlo, 5 anni da vicesindaco di Renzi e infine altri 5 anni da sindaco. Se l’aeroporto di Firenze è ancora in questo stato penoso e se i cittadini di Brozzi, Peretola, Quaracchi e Le Piagge sono costretti a convivere con un aeroporto preistorico, la colpa è unicamente sua e del suo partito. Se negli ultimi 25 anni non avessero fatto solo chiacchiere e slogan, forse, oggi, la situazione infrastrutturale della Toscana sarebbe molto diversa”. Queste le dichiarazioni di Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale e Coordinatore Regionale del partito di Giorgia Meloni.
Centrodestra unito, frecciata a Rossi
"Il dato politico emerso è chiaro: l'unica divisione che esiste è quella in seno al centrosinistra. Questa è la maggioranza che ci ritroviamo oggi, una maggioranza divisa su uno degli atti più importanti per la Toscana. Gli elettori ne terranno conto". Lo affermano il capogruppo di Forza Italia, Maurizio Marchetti e il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (FI), che insieme agli altri consiglieri del centrodestra sono usciti dall'Aula al momento della risoluzione sulla variante automatica al Pit.
"Questo atto era irricevibile, era impossibile per noi votarlo visto che non si parla di sistema infrastrutturale, si trattava di dare una delega in bianco a Rossi - sottolineano Stella e Marchetti -. Si continua a parlare di contrapposizione tra Pisa e Firenze, ma il tema non esiste, la scelta è già stata fatta. Oggi tutto il centrodestra converge sulla posizione di Forza Italia, che mantiene la sua posizione di sempre: avanti con lo sviluppo dello scalo di Firenze, all'interno di un sistema aeroportuale regionale toscano solido e unico".
"Il centrosinistra è sempre stato contrario, fino a poco tempo fa - osservano i due esponenti forzisti -. A spaccarsi è il partito di Rossi, Mdp, con la capogruppo Spinelli che ha votato contro il governatore del suo partito. Rossi ha sempre una maggioranza? Noi non abbiamo mai cambiato idea quindi non accettiamo lezioni", aggiungono Stella e Marchetti, ricordando gli emendamenti presentati nella scorsa legislatura che volevano la pista a 2mila 400 metri: "Avete votato contro e nel Pit c'è la pista a 2mila metri. Se i nostri emendamenti, allora, fossero stati accolti, questa discussione non l'avremmo mai fatta".
FdI, Lega e FI contro il PD
“Oggi - affermano Elisa Montemagni, Maurizio Marchetti e Paolo Marcheschi, rispettivamente Capigruppo in Consiglio regionale della Lega, di Forza Italia e Fratelli d’Italia - abbiamo fatto intendere ad un Pd spaccato e da anni inconcludente, chi ha le idee chiare sul delicato tema dello sviluppo aeroportuale in Toscana. Prova ne sia-proseguono i Consiglieri-un apposito Ordine del giorno che è stato redatto congiuntamente dalle tre forze politiche. Con questo documento si riafferma con forza la necessità di potenziare il sistema aeroportuale nel suo complesso, mentre sul piano tecnico non spetta a noi dire quale sia il progetto migliore.”
“Il tutto, infatti - insistono i Consiglieri - è sul tavolo del Ministero e la valutazione sulla fattibilità spetta, dunque, alla conferenza dei servizi del prossimo 7 dicembre; chiediamo, a tal proposito, che la stessa conferenza si esprima nel minor tempo possibile. Nel frattempo, però, non possiamo che sottolineare il grave ritardo infrastrutturale della Toscana e come vi sia una decisa responsabilità della Sinistra che ha governato , negli anni, la Regione e, fino a ieri, anche tanti comuni toscani. C’è grande soddisfazione, dunque per il passo in avanti sia per il sistema aeroportuale toscano, sia per la conferma che l’alleanza di Centrodestra è viva e si prepara a governare questa Regione. La Sinistra, al contrario, perde un altro pezzo e un’occasione per dimostrarsi unita in un atto politico così importante. Bando a chiacchiere e strumentalizzazioni, il Centrodestra è favorevole allo sviluppo del sistema aeroportuale nel suo complesso e lo abbiamo messo nero su bianco nell’atto votato in Consiglio.”
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa